Ciao,
spero di non essere troppo OT.

Premetto che non sono un esperto di biomeccanica. Riporto quindi come solo spunto di discussione un articolo apparso su Project Invictus (Project Invictus | Trazioni, prese e dolori da palestra).


Sostanzialmente si sostiene che entrambe le prese hanno svantaggi dal punto di vista biomeccanico a secondo del grado di estensione del gomito.


"Quando il gomito è esteso, la supinazione forzata genera tensione a livello sia del tendine del bicipite che a livello dei muscoli epitrocleari, ben più delicati; questa tensione si ripercuote a livello della giunzione osteotendinea o entesi ... Quando invece il gomito è flesso, la pronazione forzata genera tensione in un’altra regione, sulla superficie dorsale dell’avambraccio, e lateralmente, quasi a proiettarsi lungo il decorso del muscolo brachioradiale. In analogia a quanto detto a proposito dei muscoli epitrocleari, questa tensione andrà a scaricare sull’entesi dei muscoli epicondiloidei."


Come possibili rimedi viene citato il variare spesso la presa, "considerare una variante utilissima: le trazioni a presa neutra o parallela. Non è la soluzione definitiva, però questo tipo di presa (che può essere sia stretta come una maniglia a triangolo del pulley o larga come il famoso trazibar) è quella che genera tensioni meno accentuate". Ed infine gli "anelli: questo fantastico attrezzo permette di eseguire gli esercizi di trazione in maniera assolutamente rispettosa dei muscoli epitrocleari ed epicondiloidei, poiché si può iniziare la trazione in presa prona, e quindi esente da tensioni di sorta, e terminarla in presa supina, sempre esente tensioni parassita".


A questo punto lascio la parola agli esperti