Sono nuovo del forum.
Ho trovato questo post a cui penso di poter dare risposta. Premetto che, dopo averli testati a lungo, ho anche iniziato a vendere i foamroller in rete perchè sono sicuro si tratti di un economico e valido prodotto.
Utilizzo i foamroller da circa 8 anni e, prima di questa data, pochi in Italia sapevano di cosa si trattasse. Oltreoceano si trovavano in ogni negozio già dieci anni fa.
Se hai dei punti dolorosi o zone contratte, rigide, è un problema che devi risolvere in modo appropriato e sicuramente non nel pre-workout. Sconsiglio di usare il foamroller in modo prolungato e profondamente nel pre allenamento perchè potrebbe succedere proprio quanto hai descritto nel tuo post. Anche se il concetto è diverso, è un po' ciò che succede con lo stretching statico nella fase di riscaldamento. Quindi l'utilizzo del foamroller nella fase di riscaldamento è diverso da quello del post workout dove posso dedicarci più tempo ed in cui posso, contemporaneamente all'automassaggio, portare in allungamento le varie catene miofasciali.
Il foamroller unisce assieme i benefici dello stretching con quelli dell'automassaggio. Molte persone estremamente rigide che non avvertivano benefici con lo stretching, hanno invece ottenuto validi miglioramenti inserendo il foamroller nel programma giornaliero di allenamento.
Riassumendo, i 2 principali benefici dal punto di vista sportivo:
- prevenzione, di sindromi dolorose
- miglioramento della flessibilità, del gesto atletico, della qualità del movimento (con possibile minor consumo di energia)
- crea consapevolezza del proprio corpo, si impara durante l'utilizzo
Dal punto di vista terapeutico l'utilizzo costante ha, in generale, i benefici del massaggio ed è utile per alleviare o prevenire molte sindromi dolorose.
Molti sportivi utilizzano il foamroller la sera per 10 o più minuti, abbinato ad una palla di circa 20 cm di diametro, e lavorano di volta in volta un po' di più nei distretti in cui sentono maggior bisogno.
Un'ultima cosa : lavorare sui punti di innesco dei dolori richiede qualche conoscenza e gli strumenti più efficaci per lavorarci diventano le dita, le nocche, i gomiti del terapista con i quali si riesce ad esercitare una sostenuta pressione in una superficie anche molto piccola.
Spero di essere stato utile
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