prima scoperta importante (parlo per me).
traduco;
trovare la stance e l'extrarotazione corrette nello squat:
-talloni alla larghezza delle spalle (più o meno), piedi in extrarotazione (20/30° circa) e braccia tese in avanti.
-scendere in buca senza considerare troppo la perdita lombare, una volta raggiunta la massima profondità, lasciar cadere le mani sul pavimento e "rilassare" i muscoli
-ora provate ad extra/intra-ruotare i piedi fino a trovare la posizione più comoda.
a questo punto, l'atleta dovrebbe potersi alzare senza muovere i piedi e senza sentire la necessità di riposizionarli diversamente.
il difficile sta qua:
bisogna trovare un'incastro badando in ordine a: iperestensione della schiena, comodità dell'atleta nell'eseguire il movimento e rotazioni di caviglie, ginocchia, anche ecc ecc.
Iperestensione: la schiena può perdere LEGGERMENTE la curva lombare, ad esempio, gli atleti con un'upper leg lunga sono quasi impossibilitati ad eseguire questo movimento senza perderla, idem gli atleti con poca mobilità nelle anche o ancora quelli con poca flessiblità negli arti.
comunque lo stretching o determinati complementari aiuteranno molto il perfezionamento dell'esecuzione.
comodità: la genetica ci rende diversi, per questo non vi è una regola generale per cercare il proprio incastro/stance, bisogna provare e riprovare.
rotazioni: (Scusate ma non conosco il termine corretto); in alcuni casi, l'atleta può trovarsi bene con una stance molto larga.
in questo caso, l'allenatore dovrà valutare che: Caviglie, ginocchia e anche, seguano un movimento naturale.
ad esempio, una larghezza eccessiva dei talloni può portare ad un movimento innaturale delle caviglie, e le forze di taglio potrebbero causare infortuni o mancanze di stabilità, e ricercando l'incastro giusto, noi stiamo cercando una base solida sulla quale caricare kg e kg di ghisa.
Nell'immagine si può vedere come la stance troppo larga porta una flessione dannosa su caviglie e ginocchia.
in via definitiva, si può affermare che in posizione di "relax alla massima profondità", le ginocchia devono essere all'incirca sopra le punte dei piedi (leggermente più avanti), e le cosce, devono essere orientate nella stessa direzione del piede stesso, ovvero se l'atleta è in posizione di "relax alla max prof.", posizionandosi in direzione del ginocchio, l'allenatore dovrebbe vedere che: piede, stinco e coscia siano ipoteticamente l'uno sopra all'altro nella stessa direzione.
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