Stron.zate, stron.zate ed ancora STRON.ZATE!
Io la pensavo come te (e non ti sto attaccando, bensì sto dicendo la mia opinione), nel senso che mi dicevo: "Se siamo stupidi e non ragioniamo, la colpa è della società che ci inculca (e ci incu.la) dei modelli effimeri ed irraggiungibili per i più. La colpa è della società che ci fa credere di essere accettati solo se siamo conformi".
Poi però, ho iniziato a pensare un po' più profondamente e mi sono reso conto che è tutta una scusa per spostare le cause al di fuori di noi stessi.
Ebbene sì. Lo facciamo tutti i giorni nelle piccole/grandi cose, semplicemente perchè è più semplice incolpare qualcun altro (meglio se una fantomatica, eterea ed irraggiungibile "società") piuttosto che ricercare le cause dentro di noi.
Se qualcosa ci va storto, la colpa è di questo o di quell'altro, e noi siamo gli sfortunati di turno che si auto-commiserano.
Ma alla fine la "società" siamo noi...
Sarà che ho fatto e continuo a fare un percorso interiore per cercare di capirmi meglio e per cercare di capire meglio gli altri, fatto sta che mi sono convinto che ognuno di noi è composto da "spicchi" ognuno importante nel bene e nel male. Un po' come un grafico a torta.
Tanto maggiore sarà uno spicchio, tanto minore saranno gli altri spicchi, ma il totale è sempre un angolo giro di 360°.
Questo è il motivo per cui sto imparando ad apprezzre le persone per lo spicchio che di volta in volta mi interessa di loro, senza cercare di cambiarle (chi si ostina a voler cambiare gli altri lo fa perchè non riesce a cambiare se stesso).
Il fatto è che chi vede Brad Pitt per l'enorme spicchio che viene mostrato in pubblico, non immagina che ha altri mille spicchi sottovalutati e scadenti.
I difetti sono alla base di tutti noi, e sono importanti quanto i non-difetti e non credo siano negativi al punto da dover essere limati, se non fortemente disabilitanti.
Pensate che Einstein non avesse difetti? Leonardo? D'Annunzio? Leopardi? Lorenzo il Magnifico? E Giulio Cesare epilettico?
Quindi, senza fare moralismi, credo che ognuno possa fare molto più di quanto crede e vuole per accettarsi cambiando di volta in volta la dimensione di ogni spicchio che lo compone, consapevole che comunque gli spicchi rimarranno sempre.
Le persone non cambiano.
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