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Discussione: Live Campionati Europei di PL IPF 2009

  1. #46
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    Citazione Originariamente Scritto da ado gruzza Visualizza Messaggio
    SI, MI SEMBRA SIA (dal mio piccolo angolo di visuale) UN FENOMENO ASSAI ASSAI PIù DIFFUSO RISPETTO ALLA MEDIA "nazionale"
    ok! ti ringrazio molto per la tua disponibilità! trovo importante avere più punti di vista per giudicare le cose.

    ...poi potrei discutere sulle motivazioni della superiorità del rugby italiano sul calcio, ma non vorrei risultare pedante, e sono sicuro ci saranno migliori luoghi e occasioni

  2. #47
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    Volentieri.
    Alla prossima

  3. #48
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    Se fossi un pler pro, senza pensieri, con un'equipe "natural" chi mi segua (massaggiatore, medico sportivo, fisioterapista)e volessi migliorare li farei si 7 gg di squat alla settimana.

    Dato che si parlava di atletica, ho fatto atletica per tanti anni, a contatto con allenatori olimpici e campioni che hanno vinto ori olimpici, (ho gareggato più volte contro Bordin, Pizzolato, Poli e più volte contro un giovanissimo e già fortissimo Baldini).

    Il fatto è che si ragiona sempre in termini di intensità 100% quando si parla di squat 7 volte alla settimana, sempre on/off, sempre bianco/nero, sempre vado a tutta o niente, e quasto significa allenarsi con la clava.

    In atletica, ma in nessuno sport, si fanno più allenamenti nel microciclo sempre alla stessa intensità, non esiste proprio, non solo, ma si stimolano diversi comparti energetici. E poi è da vedere se un giorno con la panza all'aria ti fa recuperare di più di un giorno in cui fai squat leggeri......(e questo ancora di più per chi squatta 350-400 kg......... è proprio il contrario....).

    Per non parlare poi di una personalizzazione sempre necessaria, ricordo una frase bellissima di Bondarchuk: "c'è chi reagisce bene al volume, chi all'intensità e chi alla varietà".
    Ultima modifica di Dimitry; 24-06-2009 alle 10:48 AM

  4. #49
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    Con queste scherzosi frasi di Dimitry “ Se fossi un pler pro, senza pensieri, con un'equipe "natural" chi mi segua (massaggiatore, medico sportivo, fisioterapista)e volessi migliorare li farei si 7 gg di squat alla settimana” Alla quale aggiungerei “ ed anche stipendiato” Potremmo mettere la parola fine a tutta sta bella discussione e mi sembra che non ci sia bisogno di commentare.
    Comunque rimanendo nella realtà delle cose l’allenamento per il PL non è né l’atletica né il ciclismo e ne qualsiasi altro sport e purtroppo ragazzi miei se non ci sono i “fatti” le chiacchiere stanno a zero . In una gara internazionale tra il primo squat e l’ultimo stacco possono passare anche 5 ore ed in tutto questo tempo ci si cambia e ci si stressa più di una ballerina di cabaret.
    Vedere per intero una gara di PL alcune volte diventa pallosissimo.
    Si possono tirare fuori tutti i nostri trascorsi, i nostri amici e tutte le imprese da palestra di quelli che alleniamo o abbiamo visto allenare e tutto quello che vi pare, del perchè quelli so belli e gli altri so forti, ma se le parole ed i pensieri assimilati dalle proprie convinzioni e le “proprie verità” non sono accompagnati da ripeto “fatti oggettivi” tutto rimane poco credibile.
    Io rimango in attesa per quello che posso… quando qualcuno tirerà fuori nel “PL”anche italiano qualche grosso campione con il metodo della multifrequenza, degli squat quasi tutti i giorni, delle panche , degli stacchi ecc con medie o basse percentuali ed anche qualche picco verso le alte (diciamo alla Russa) e che logicamente faccia carichi di una spanna superiore ai più forti tra gli agonisti che si allenano soltanto 3 o 4 volte alla settimana tra cui ricordo che ci sono anche atleti di livello internazionale di cui non faccio i nomi ma posso garantirvi che sono molti e sempre tra i primi posti (altrimenti converrete che non conviene stressarsi) soltanto allora la cosa potrà essere mostrata in maniera diversa.
    Ricordo inoltre una cosa basilare sulla quale meditare parliamo di allenamento per atleti che vogliono rimanere Natural e parliamo di Powerlifting non di atletica, di salti di lanci, di vela di rugby ecc..
    Tanto per la cronaca, ma tanto non cambia nulla al succo http://www.powerliftingwatch.com/node/11737
    Ciao a tutti.

  5. #50
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    stipendiato il minimo cazzarola,ho detto senza pensieri, mi vuoi far allenare anche 4-5 volte al gg per 20-30 minuti a volta come i bulgari e devo avere anche il pensiero di dover lavorare..

    A parte gli scherzi, Ho iniziato dall'atletica, ma ho detto poi in nessuno sport...si parla di teoria di allenamento, esistono testi di teoria di allenamento, l'organismo è uno, unico, funziona per tutti allo stesso modo, le vie anaboliche e cataboliche sono sempre quelle, uguali per tutti, dal maratoneta, al centometrista, al rugbista al pler, al bber.

    Il miglioramento per tutti è sempre sintesi proteica, o di enzimi o di proteine strutturali, o proteine vettrici, o di messaggeri chimici, non si scappa. Quello che cambia è la C degli enzimi delle vie, e la V della sintesi come risposta ad una attivazione genica, da cui le tre individualità che dicevo.

    Questa storia che il Pling o il bbing sono "speciali" e che i plers e i bbers vengono da marte comincia a stufarmi così come probabilmente sta stufando pure Ado.


    Così come è irritante il fatto che senza "benzina super" non si possa fare una minkia, mentre con la benzina poi fare le meglio o le peggio cose a seconda dei punti di vista.
    Ultima modifica di Dimitry; 25-06-2009 alle 07:24 PM

  6. #51
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    A Dimi.. mo' me fai diventà come Verdone.....
    in primis sono anche istruttore da molti anni per FGI.
    Conosco la "fatica" ho corso fino da dilettante nel ciclismo fino a metà anni 70 , (sulle Dolomiti ci ho lasciato l'anima) ci si allenava tutti i giorni.
    Conosco la fatica della maratona e della corsa nei primi anni 80 ne ho fatte un paio più molte altre corse per andare a presso a quel matto di mio fratello più grande che sempre a quei tempi nè ha vinta qualcuna di maratona ora è un tecnico delle FG quindi conosco un po' anche il mondo dell'atletica.
    Quello che tu dici per me è un ovvietà, ma dato che ho praticato tra le altre cose anche il PL ma solo dopo i 33 anni con qualche buon risultato per mia esperienza ti dico che la cosa è un po' diversa nell'approccio dei due diversi tipi di sport e di fatica e non perchè il PL ( e non il BB che sinceramente non amo molto) sia uno sport per uomini superiori.

  7. #52
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    Giorgio io non sono molto daccordo in realtà.

    Non puoi negare che da quando ci sono i russi i powerlifting a livello mondiale è cambiato dalla a alla z. Come?

    1) hanno equiparato i risultati del powerlifting al sollevamento pesi. Fino a ieri l'altro il 25esimo classificato ai mondiali di pesistica andava sul podio ai mondiali di powerlifting (almeno in squat e stacco da terra). Oggi non è più così. 210 di squat profondo e raw è uno standard comunissimo per un 56kg. Nel powerlifting fino a ieri l'altro lo era per un 75kg di altissimo livello.

    2) hanno professionalizzato lo sport. da amatoriale a professionistico. chiaro è che un professionista arrivato a 37 anni è "usurato", come in tutti gli sport.
    Ripeto i sollevatori di peso (anche quelli stranatural) non fanno 3 allenamenti a settimana di un ora l'uno. Nessuno, non ha nessun significato. Questo lo fanno gli amatori. Io sono un amatore, e alleno amatori e facciano 3 o 4 allenamenti a settimana, ma si vede.
    Il doping non centra una cippa. Anzi il doping allunga la carriera nel powerlifting= meno infortuni, testosterone a palla anche a 55 anni. Vedi WPC tutti dopati persi (altro che russi) e arrivano tranquillamente a 50 anni ai massimi livelli. Che però in rapporto ai 25enni russi sono livelli minimi. Perchè questi sono professionisti.

    3)hanno insegnato al mondo che se già hai poco tempo di allenarti, non ha molto senso perderlo per lo più in esercizi estetici.
    fino a ieri l'altro il powerlifting era mezzo bodybuilding e mezzo powerlifting. Qualcuno ci ha ottenuto ottime cose, ma questa non è una regola assolta, e gli atleti russi, polacchi e ucraini nel powerlifting lo dimostrano.
    Come lo dimostrano TUTTE LE NAZIONI DEL MONDO nel sollevamento pesi. L'utilizzo del metodo distribuito altro non è che aumentare il volume negli esercizi fondamentali razionalizzando le % di carico in relazione agli scritti dei questo o quell'altro studioso. Nient'altro, non c'è bisogno di fare 7000 sedute settimanali.

    Io se potessi farei fare almeno 2 doppie sedute giornaliera ad un atleta. La prima con carichi molto moderati e la seconda con carichi moderati in fase preparatoria. Ma non mattina bicipiti pomeriggio parte alta del deltoide alla poliquin (chiacchiere e poco distintivo) ma squat e panca piana in entrambi i casi ed esercizi defaticanti per rigenerare le articolazioni.

    Sono davvero punti di vista, e le olimpiadi sono state vinte con i metodi più disparati. Ma non con la fobia del sovrallenamento e del cortisolo (non che tu ce l'abbia, anzi, lo dico per chi legge). Anzi.
    Però la storia che i russi sono dopati è una (perdonatemi) stronzata pazzesca.
    Non sono natural di certo, ma non sono più dopati degli americani (ma per niente) ma malgrado questo li massacrano ogni volta.


    LA QUESTIONE è IL PROFESSIONISMO NON IL DOPING.
    NELLA PESISTICA DOVE SONO TUTTI PROFESSIONISTI I RUSSI (E I COACH SONO PRESSOCHè GLI STESSI, L'ISPIRAZIONE è LA STESSA) SONO TRA LE NAZIONI PIù FORTI, MA NON SONO UN IRA DI DIO COME NEL POWERLIFTING. PERCHè QUI SONO GLI UNICI PAGATI DALLO STATO E PROFESSIONISTI.
    CHIUSO IL DISCORSO RUSSIA.

    4) sarà un caso che quasi tutta la squadra americana di powerlifting ha abbandonato i metodi speudo bodybuilding/strongman per seguire gli schemi dell'ex allenatore russo? (malgrado questi siano il demonio?)
    Non è Sheiko un genio, è che è cresciuto con medvedyev e prilepin e noi con swazy e franco columbo.

  8. #53
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    Caro Ado, per quanto riguarda il punto 1 e 2 e 3 concordo “quasi” su tutto.
    Riconosco ai Russi ed agli atleti dell’est in genere tutti i meriti che conosciamo e di cui si parla da anni (mai asserito il contrario) oltre al fatto che un campionato Europeo o mondiale senza gli atleti Russi diventa un campionato impoverito tra l’altro gli atleti russi ed in genere il popolo russo lo ritengo molto vicino e nutro estrema simpatia come del resto per gli atleti (seri) ed il popolo americano, anche se le tue difese a spada tratta non me la raccontano giusta … sicuramente sei ancora stipendiato dall’ ex KGB o stai fidanzato con una sventola Moscovita.

    Comunque il tutto fuoriesce dai parametri della discussione ch’erano ben diversi, il resto per me sono ovvietà.
    La discussione era su atleta, agonista, natural, ed allenamento .
    E’ concepibile che un atleta agonista natural di ottimo livello possa allenarsi con squat 5 o 6 volte a settimana di modo che possa ottenere il massimo ?
    La mia “convinzione” è che non serve assolutamente ne bastano due a settimana. Stop, e non pensa serva a nulla nel PL (fermi i paramteri iniziali) fare il doppio allenamento con gli esercizi defaticanti o rigeneranti. E’ una questione di punti di vista come tu dici.
    L’utopia del professionismo per il PL italiano è lontana 20 anni con molto ottimismo….e lo sappiamo,.. quindi è una discussione senza alcun senso promulgare l’impossibile perché non ci sono possibilità di confermarlo.
    Inoltre come dici il doping non c’entra una cippa, avevo già detto che non facevo alcuna campagna. Sull’argomento è’ stato detto e ridetto di tutto nei forum sempre nel rispetto dell’omertà sportiva e della scarsa obiettività con discorsi castrati.
    La “cippa”, logica per molti, della quale sono convintissimo è che i “professionisti” Sheiko e compagnia bella senza il doping non avrebbero creato i mostri malgrado tutti i metodi e sistemi adottati e rimarrebbero nello standard e questo vale per tutti e senza demonizzare nessuno.

    Riguardo i metodi BB e Poliquin (malgrado Poliquin ha del suo) è un altro discorso e rimane sempre fuori dai parametri iniziali comunque voglio stupirti … quando una decina di anni fa c’era un giovane e promettente atleta a Trento al peso di kg. 76 che totalizzava 125-110-190 nelle mie schede i bicipiti ed altre amenità del genere già non comparivano e da diversi anni. Ciao

  9. #54
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    Citazione Originariamente Scritto da ado gruzza Visualizza Messaggio
    Sopratutto se si conta che in italia, salvo rarissimi casi costoro fanno gli stessi identici allenamenti del bodybuilder frustrato di 72kg.
    mi spiace ma non è così... non si allenano come bodybuilder, tant'è che i bicipiti non sanno nemmeno cosa sono... in super ten non c'è posto per chi fa allenamenti da BBer...o ti alleni diversamente come ti dice il preparatore atletico della tua squadra, sennò in campo ti uccidono o non ci arrivi nemmeno e vedi solo la panchina

  10. #55
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    Grazie della risposta Giorgio.
    A titolo chiarificatore: parlando di roba estetica non parlavo certo dei tuoi metodi. Un abbraccio (agonistico)

    Ten.
    Il problema SONO I PREPARATORI. A parma abbiamo 2 squadre in super ten, ho visto e mi sono allenato con alcuni al top, conosco i preparatori. Ti garantisco che la pianificazione per la forza fa spavento tanto è penosa.
    Ricordo un Sudafricano, nazionale Under e nei giri più grossi che al mensile test di panca piana con me faceva 140 (abbastanza penosi), il giorno dopo con il suo preparatore 180. Uno dei due non ne capisce una sega di pesi.

    Non a caso collaboro con un giovanissimo coach di un settore giovanile che è frustratissimo dalle stronzate che i preparatori della squadra A lo costringono a fare.
    Tanto per dirti deve far fare gli esercizi con buffer di nascosto, togliere i junk exercise di nascosto ecc. ecc. Pare che i risultati siano dalla sua parte ma ha davvero l'ostracismo più totale degli ignorantissimi preparatori italiani.
    Ovviamenti ci sono casi eccezzionali, mi dicono che a Vercelli c'è un tizio che sta introducendo metodologie distribuite nell'allenamento del rugby. Ma per lo più (almeno nella mia zona) non ci siamo.

  11. #56
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    ho molti amici che giocano nell'oramai ex overmach... non mi sembrava che si allenassero male...da quello che mi dicevano, panca, girate, strappi e stacchi erano all'ordine del giorno... in nazionale mi dicevano che praticamente fanno solo circuiti, ma quello è un altro discorso... mi informerò meglio

  12. #57
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    Sicuramente le girate le fanno. Anche perche' credo abbiano un insegnante di sollevamento pesi in sala.
    Ma non basta, a quei livelli far fare le girate per essere un buon preparatore, anche se in italia, la pensano tutti cosi'. *non e' certo un limnite del rugby soltanto*. Anzi.
    Solamente il rugby sarebbe uno sport dove una prepazione fisica pesistica adeguata farebbe miracoli sulla prestazione. Miracoli.

    Ti riporto un pezzo di quello che sara' la dispensa di un seminario alla facolta' di medicina di Parma *corso di scienze delle attivita' motorie*> e parte dell'introduzione ai futuri corso allenatore FIPL che saranno in essere presumibilmente nella prossima annata sportiva *dopo l'estate*.
    Perdona la lunghezza.

    Già da anni nell’atletica leggera Squats, ogni tipo di distensioni e varie forme di Stacco da terra sono abbondantemente utilizzate. Abbiamo a noi piani di allenamento di formidabili Lanciatori della DDR che utilizzavano le Power Lifts con la stessa frequenza e intensità di un Powerlifter di qualificazione internazionale. Anche i velocisti è noto usino spesso gli esercizi del Powerlifting come coadiuvante per incrementare la forza esplosiva e la forza massimale (qualità che in seguito esamineremo).
    L’utilizzo di questi mezzi allenanti all’interno delle specialità dell’atletica rende chiaro come per qualunque sport in cui doti come velocità, esplosività, forza di partenza, potenza, forza assoluta siano determinanti, nasce la necessità tale per cui i preparatori imparino tecniche e applicazioni delle alzate fondamentali.

    La realtà è però più problematica di quanto possa apparire da questa nostra breve digressione. Per quanto sia vero che l’importanza delle Power Lifts sia universalmente riconosciuta, è allo stesso tempo vero come la potenzialità tecnico/fisiologica di queste alzate sia spesso soppressa da una montagna di disinformazione tecnica:
    a) i preparatori provenienti da altri sport realmente preparati in materia ed in grado di insegnare e di inserire con criterio le alzate in un piano di lavoro sono veramente pochissimi, come si dice in questi casi: si contano sulle dita di una mano;
    b) le Power Lifts sono generalmente associate ad un bruto e casuale sforzo massimale. La mancanza di una adeguata conoscenza tecnica fa si che nelle sale pesi di tutta la penisola queste vengano utilizzate senza alcun tipo criterio allenante. Per lo più vengono eseguiti sforzi ripetuti, lentissimi, circamassimali, dove l’inconsapevole atleta utilizza si e no il 50% delle unità motorie che potrebbe utilizzare (a causa di orrendi rimbalzi o strane peripezie articolari) se solo il preparatore fosse in grado di dare le giuste indicazioni tecniche d’esecuzione;
    c) vedi punto b): una cosa che ogni Powerlifter ha perfettamente compreso è l’importanza della dinamica (velocità, esplosività) d’esecuzione. Paradossalmente se entrate in una sala pesi di una palestra di atletica vedrete i velocisti allenarsi in maniera assai più lenta e pachidermica rispetto allo stesso tipo di allenamento visto in una palestra di Powerlifters. Questo perché chi programma gli allenamenti di forza in Italia non ha generalmente le conoscenze adeguate;
    d) fare forza spesso viene inteso come far stiracchiare qualche brutta e lentissima ripetizione con un carico casualmente pesante ai propri atleti. Attivazione, dinamica, massimo reclutamento delle unità motorie sono vocaboli quasi del tutto sconosciuti. (dire che basterebbe venire a vedere qualche gara nazionale per notare come anche con carichi per definizione massimali l’accelerazione abbia un ruolo vitale);
    e) il mito delle alzate olimpiche. Come vedremo in seguito, queste sono una fonte fondamentale ed insostituibile per lo sviluppo di forza e potenza. Ma c’è un problema: nella stragrande maggioranza delle sale pesi nessuno riesce a fare Squat oppure Stacco da terra con una tecnica appena sufficiente. Per non parlare della Panca piana dove il numero di infortuni alla cuffia dei rotatori per anteposizione della spalla parla da solo. Bene, in questo panorama, pensate sia possibile insegnare almeno decentemente uno strappo o uno slancio? Imparare correttamente questi esercizi richiede anni di impegno per diversi allenamenti settimanali, sotto l’occhio scaltro di un coach capace.
    Questo in Italia è nulla più che fantascienza. Per ovvi motivi di tempo, denaro e qualità umane. Il risultato: Rugbisti di 110 chili di peso corporeo che allenano l’esplosività con girate di potenza con 80 chilogrammi. Immaginate bene, che un atleta di quella struttura, con meno di 130 o più chili (peso che riescono ad usare pochissimi atleti) non dovrà certo adare ad attingere alla componente esplosiva per completare queste alzate, anche se queste sono, per loro natura, esplosive.
    Nel concludere, torniamo al primo esempio, quello relativo al Bodybuilder natural. Possiamo aggiungere che, anche qui, a seguito di una pregevole intuizione verso l’importanza delle alzate di potenza non è seguita molto spesso, una corretta applicazione di queste. Fatto in sé che, vista la preponderante attenzione che questi metodi pongono sul sistema d’allenamento basato sui multiarticolari, rende l’incapacità di utilizzare correttamente questi potenti mezzi allenanti il primo motivo di fallimento per molti atleti natural. Se non si riesce ad arrivare ad un decoroso reclutamento motorio l’atleta è:
    costretto ad utilizzare carichi troppo bassi, svilendo tutto il discorso sullo stress sistemico e sugli adattamenti ormonali;
    oppure, non avendo mezzi tecnici per giudicare la qualità delle proprie alzate, l’atleta arriva via via ad un deterioramento tale di queste, al punto da creare altissimi tassi di stress articolari e sistemico, in relazione al pochissimo lavoro che va a cadere essenzialmente sul muscolo. Di qui la grande facilità nel cadere nell’overtraining.
    Nulla è più negativamente stressante che cercare di incrementare i carichi in una alzata scorrettamente eseguita.

  13. #58
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    Citazione Originariamente Scritto da ado gruzza Visualizza Messaggio
    Solamente il rugby sarebbe uno sport dove una prepazione fisica pesistica adeguata farebbe miracoli sulla prestazione. Miracoli.
    visto che se ne parla ne approfitto...
    in linea di massima come imposteresti il lavoro in palestra per uno sport come il rugby?

  14. #59
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    Cosa??? Corso di allen atore FIPL???
    Questa me la segno e al 99% ci sarò!

    Scusate l'OT ma l'entusiasmo ha avuto la meglio!

  15. #60
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    bellissimo articolo, rep
    in effetti una adeguata preparazione in palestra eviterebbe pure infortuni che sono piu propensi seguendo allenamenti scorretti

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