Premessa, io inizio con alcuni tra i tanti metodi d'allenamento, poi si può sempre continuare ed aggiungerne altri..
Heavy Duty:
Teoria d'allenamento: In questa tipologia d'allenamento sostenuta da Mike Mentzer, bisogna scegliere un carico tale da arrivare ad utilizzare, nell'ultima ripetizione (che solitamente sono 6-10), tutta la propria capacità momentanea. In altre parole va scelto un peso nè troppo leggero nè troppo pesante, tale da arrivare al cedimento nell'ultima ripetizione.
Obiezione: Non ci sono ricerche che supportano la teoria secondo la quale bisogna raggiungere l'esaurimento momentaneo.
Teoria d'allenamento: Come già detto prima chi si allena con l'HD (che non è l'hard-disk ) tiene un range di ripetizioni tra 6 e 10. Mentzer infatti si era fatto sostenitore del principio secondo il quale un numero inferiore a 6 reps (ripetizioni) non stimola sufficentemente le proprie riserve, mentre superare le 12 reps porterebbe ad un eccessivo coinvolgimento cardiorespiratorio ancor prima di arrivare all'esaurimento muscolare.
Obiezione: In questo caso non si tiene assolutamente conto delle differenze individuali, cosa che molte volte fa proprio la differenza (scusate il gioco di parole). Inoltre non vi è alcuna prova scientifica che stabilisca che il range di reps ideale sia tra 6 e 10-12. Al contrario è dimostrato che alcuni soggetti possono trarre notevoli benefici sia con un numero di reps inferiore a 6 che superiore a 12. Non viene nemmeno considerato in questo caso il principio del SAID che ho descritto nella prefazione.
Teoria d'allenamento: L'HD presuppone un'intensità d'allenamento molto alta e quindi una forte motivazione sia fisica che mentale.
Obiezione: Su questo si può essere d'accordo, ma va sottolineato il fatto che non tutti sono capaci di allenarsi in questo modo, non tutti devono allenarsi in questo modo e non tutti vogliono allenarsi in questo modo. Sono cose da considerare per non andare incontro a sicuri fallimenti.
Teoria d'allenamento: L'HD prevede di allenare ciascun muscolo con la minor frequenza possibile.
Obiezione: Innanzitutto trovo piuttosto astratto questo concetto.. che vuol dire minor frequenza possibile? E poi sarebbe un po come dire di allenare un muscolo il più frequentemente possibile. Non è un concetto facilmente quantificabile e comunque non si tratta tanto di frequenza d'allenamento ma piuttosto di capacità di recupero. Con una capacità di recupero maggiore ci si potrebbe allenare anche più frequentemente, ma la cosa è molto soggettiva. inoltre ragionando in questo modo si ignora anche il principio della GAS, rischiando di sotto o sovrallenarsi.
POF (Position Of Flexion):
Teoria d'allenamento: Il cosìdetto POF di Steve Holman sostiene di toccare il muscolo da tre angoli, in modo da poterlo allenare nel totale raggio di movimento. L'esempio più semplice per capire bene questa metodologia d'allenamento può essere fatto sui bicipiti. Se vogliamo allenare i suddetti muscoli con il POF faremo: curl manubri su panca inclinata (esercitando una posizione di stretching del bicipite), curl con bilancere (che rappresenta la posizione intermedia, nella quale c'è anche la sinergia dei deltoidi) e il curl concentrato (per dare enfasi alla posizione di contrazione/picco). Così facendo si dovrebbe ottenere una stimolazione muscolare unica, attivando il riflesso miotattico nella posizione di stretching, usufruendo della sinergia dei deltoidi nella posizione di mezzo e aumentando la resistenza nella posizione di contrazione/picco.
Obiezione: Non ci sono ricerche che sostengono questa tesi, tesi comunque molto interessante e sicuramente unica. Io ho provato il POF (l'ho provato solo per i bicipiti) e ho avuto delle buone sensazioni, ma parliamo comunque di un'esperienza limitata e comunque non praticata sulla totalità dei muscoli. E' provato inoltre che non bisogna attaccare un muscolo di angolazioni diverse, ma scegliere 1-2 esercizi e sottoporre il muscolo alla massima tensione. Non mi ricordo nel POF di specifici riferimenti al numero di reps, frequenza e così via. In ogni caso non ci sono ricerche che sostengono tutto ciò.
Body Contract:
Teoria d'allenamento: In questa tipologia d'allenamento, Dan Duchaine articola il work-out in questo modo:
1° giorno: spalle, bicipiti e tricipiti (muscoli piccoli che necessitano di un recupero minore);
2° giorno: gambe, polpacci, addominali (muscoli più grandi che necessitano di un recupero maggiore);
3° e 4° giorno: riposo;
5° giorno: torace e schiena (muscoli, come le gambe, più grandi che necessitano di un recupero maggiore);
6° e 7° giorno: riposo;
Si carica il 70% di 1RM (ripetizione massimale) e si fanno 12 reps fino all'esaurimento dell'ATP di riserva entro 40 secondi, dopodichè un partner aumenta il carico fino all'85% di 1RM e si fanno ulteriori 3 reps negative. Questo perchè, secondo Duchaine, il 70% di 1RM coinvolge la maggior parte delle fibre, l'85% le coinvolge virtualmente tutte ed una % superiore all'85%, pur essendo più traumatica, ne coinvolge di meno. La contrazione eccentrica (negative) più produttiva si ha dopo aver raggiunto l'esaurimento concentrico.
Obiezioni: Il principio secondo il quale bisogna effettuare un workout una volta a settimana per ogni parte del fisico non può essere applicato su tutti. La frequenza d'allenamento ideale dipende dalla capacità di recupero del soggetto, allenarsi più o meno frequentemente può portare a sovra o sottoallenamento. Ci sono molti casi, sia dal punto di vista del soggetto che dal punto di vista dei vari muscoli, in cui una frequenza di una volta a settimana non basta, e magari può essere adatta per un muscolo e non per un altro etc. Inoltre ci sono troppi numeri, troppe leggi. 3 set da 15 reps (12+3) che terminano in 40 secondi.. Beh, non vi è alcuna prova scientifica che i numeri 3, 15 e 40 siano la chiave per il successo.. non so magari provate a giocarli al lotto.. magari ottenete qualche risultato migliore. In ogni caso non possono essere una legge per tutti i soggetti e per tutti i gruppi muscolari. Inoltre a questi numeri aggiungerei anche le % di carico.. i livelli d'intensità proposti possono sicuramente essere efficaci, ma, come ormai ripeto in continuazione, non per tutti e in tutte le circostanze. Voi tutti siete sicuri di eseguire 12 reps con il 70% di 1RM?? E se io ne faccio di più, tranquillamente di più? E se invece ne faccio di meno? E poi, conosco il mio 1RM? Insomma anche il principio del SAID viene ignorato da questo metodo.
Duchaine inoltre propone 1 settimana di pausa al mese, a meno che non ci sia un supporto chimico. Beh, a parte che non viene specificato di che supporto chimico si stia parlando (anche se facilmente intuibile), nono ci sono ricerche che stabiliscono la reale efficacia di questa settimana di pausa. Certo che una settimana di stop ogni tanto oppure un certo periodo di scarico periodico non fa sicuramente male, ma "imporre" 1 settimana di pausa completa ogni mese non è detto che sia sensato.
E' discutibile anche la struttura del workout, dato che non possono essere aggiunti o sostituiti esercizi. Questa imposizione ovviamente è un errore a prescindere, dato che, al solito, non tutto va bene per tutti.. questa è una legge!
HIT (High Intensity Training):
E' una metodologia in parte simile all'Heavy duty, al quale si ricollega anche il metodo "superslow" e secondo il quale:
1- Bisogna allenarsi ad alta intensità, ragiungendo quindi l'esaurimento muscolare;
Senza dubbio che raggiungere l'esaurimento muscolare va a costituire un workout intenso, ma questo non è detto che rappresenti la chiave per un maggiore/migliore adattamento. Principio della GAS ignorato.
2- Bisogna cercare di aumentare, anche di poco, il carico e le reps ogni volta rispetto al precedente workout.. bisognerebbe insomma seguire una doppia progressione.
Per molti di voi già quest'affermazione si commenta da sola. Per certi aspetti non ha nemmeno senso. Ignora i principi del SAID e della GAS e, quasi certamente, ignora anche l'atrofia!
3- Bisogna svolgere da 1 a 3 set per ogni esercizio, in quanto sembrerebbe che non ci sia alcuna differenza significativa nell'eseguire un esercizio per una, due o tre volte.
Questo principio è del tutto smontato da diversi studi e ricerche che hanno dimostrato proprio il contrario.
4- Bisogna raggiungere l'esaurimento muscolare entro un certo numero di reps, indicate in range di 15-20 per le cosce, 10-15 per le gambe e 6-12 per la parte superiore del corpo.
Anche questo è un principio del tutto sballato che non considera le differenze individuali. Soggetti con muscoli a contrazione rapida, possono allenarsi con un minor numero di reps e set, viceversa quelli che hanno muscoli a contrazione lenta.
5- Bisonga eseuire le reps con la giusta tecnica, cioè in modo lento e controllato e non rapido ed esplosivo per evitare di esporre i muscoli, articolazioni e tessuti connettivi a forze potenzialmente pericolose.
I movimenti "lenti" non sono sempre efficaci. Questo non significa che l'esecuzione raccomandata dall'HIT sia sbagliata, anzi, soprattutto nelle prima fasi dell'allenamento risulta molto valida, ma non può essere estesa a tutto e a tutti. Prova a far allenare sempre in slow reps un atleta di velocità. E poi l'HIT parla di sicurezza muscolare e articolare.. e poi mi parla di movimenti lenti..?!?!! Ricordiamoci che la vita è fatta di movimenti ballistici e che molte volte gli infortuni avvengono al di fuori delle palestre, proprio perchè non siamo allenati ai movimenti ballistici, quindi veloci ed esplosivi.
6- Bisogna enfatizzare i gruppi muscolari maggiori.
Beh su questo si potrebbe anche essere d'accordo in parte.. solo in parte. Infatti, ad esempio, per un bodybuilder potrebbe essere più importante allenare per primi i punti deboli, magari per altri no, ma per lui si.
7- L'allenamento di forza va fatto 2-3 volte a settimana a giorni alterni, infatti 48-72 ore sarebbero sufficenti, secondo i sostenitori dell'HIT, per smaltire un workout di forza e ricostruire le scorte di carboidrati.
I tempi mensionati sopra a volte sono sufficenti a volte no, dipende, oltre che dal soggeto, anche dal muscolo coinvolto. A riguardo ricordo che i muscoli grandi, quelli a contrazione rapida, le donne recuperano meno rapidamente di quelli piccoli, quelli a contrazione lenta, degli uomini e che è più veloce il recupero da un allenamento con movimenti lenti che veloci, oltre che più si avanza con l'età maggiore è il tempo di recupero a prescindere. Molti atleti si allenano 2 volte al giorno.. allora? Come la mettiamo? Ragazzi ricordiamo le differenze individuali.
8- Bisogna annotare accuratamente i propri workout.
Su questo si può solo concordare pienamente. E' un ottimo metodo per verificare il percorso che si sta seguendo e per avere anche termini di paragone con diversi periodi e per poter eventualmente capire e correggere i propri errori.
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