Ragazzi, ho letto il tutto e... che dire, come sempre è una parte di un problema molto vasto.
Posso dire questo, per quello che mi riguarda: il porno è l'estremo della mercificazione e della vendita del proprio corpo. Quello che mi fa riflettere è che è vero un punto: le persone che vi partecipano sono disumanizzate a orifizi e organi, perchè c'è questo e basta nella massa di pornografia che si vede.
Lasciamo fare a chi piace farlo o meno, mi vorrei soffermare su un aspetto.
Il quantitativo abnorme e tutto uguale desensibilizza lo spettatore che chiederà cose sempre più "estreme" solo per essere colpito. Se prima c'erano 100 titoli con persone anche alla fine famose, oggi l'offerta è immensa e ditemi voi quanti guardano questa roba senza andare avanti con il cursore al finale perchè tanto sanno già di che si parla.
Ma la desensibilizzazione è pericolosa, perchè porta a pensare che il livello minimo a cui siamo insensibili sia la normalità. La sessualità, invece, non è quella dei pornazzi. Ma questo è il messaggio che passa.
Non solo: la vendita del proprio corpo (il porno ne è una forma) mixata alla diffusione degli strumenti mediatici di oggi porta a dare a questa un valore sociale. Eva Henger (gran fi.ca eh) che diventa presentatrice di Paperissime Estate lo deve grazie alla sua carriera di pornostar.
E così anche altre che hanno raggiunto uno status (boh... jenna jameson ma anche rocco siffredi). Ma questa gente... cosa ha fatto nella vita? Avere una nerchia enorme è un valore o fottersi interi eserciti è un merito?
Perchè questo è il messaggio che passa: fai la putta.na di alto bordo e avrai successo, la Società te lo riconosce. Perchè studiare? Perchè farsi il culo? Perchè fare l'operaia? Prima il porno, confinato ai giornalini e alle videocassette creava una serie di miti sempre molto limitati, adesso, invece, questo tipo di sesso assume proprio un valore di riferimento.
E questo è sbagliato. Un ragazzino di 15 anni ha oggi accesso a roba di cui non ha il controllo, e l'idea che si fa del sesso è del tutto distorta. Chi cade nel tranello poi pensa che per essere "in" debba farsi almeno 2 insieme, o avere amplessi di 40' minimo. Si creano aspettative che non possono essere soddisfatte perchè non reali, e poi le varie depressioni e tutto il resto.
Poi, ragazzi, se va sempre bene tutto, se ci diamo due belle pacche sulle spalle e facciamo due rutti maschili perchè "va bene così", ok, poi però non lamentiamoci con commenti della serie "ah dove andremo a finire".
Perchè se diventa "normale" lavorare su un set porno di notte e fare l'insegnante di giorno, poi però non lamentiamoci quando ce la ritroviamo fra i coglio.ni nella classe dei nostri figli.
Il problema è che quando si affrontano queste cose, c'è sempre chi parla di "censura" e di "bigottismo".
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