Il fatto é che - comprensibilimente - con la mole di informazioni che circolano su Internet i siti attendibili cercano un po' di proteggersi. Se anche ci fosse una persona su un milione che soffre di una particolare patologia, é meglio essere il più possibile restrittivi in modo che quella particolare persona non abbia problemi.
Bisogna abituarsi a non cercare troppi riassunti, ma documentarsi su libri e avere tempo da dedicare allo studio. Altrimenti rivolgersi di persona a gente specializzata.
Non no ragazzi, forse ho riassumto un po' troppo e non era chiaro. La tossicità non è riferita alla vitamina C in sè, che è idrosolubile e se ne va tranquillamente dall'organismo attraverso le urine...
Il senso era che poichè aumenta l'effetto del farmaco e la permanenza di questo nell'organismo, visto che la pillola viene presa ogni giorno per lunghi periodi (anni in genere), se a questo si associa un uso costante di vitamina C ad alti dosaggi si rischia effetti tossici sul lungo periodo per il fegato. Rischio che in genere corrono sopratutto gli americani che sono consumatori abituali di quantità notevoli di vari tipi di vitamine (vi è mai capitato di vedere i barattoloni di vitamina C nei drugstore?? Io rimasi sorpresissima la prima volta.)
Cara anfibietta ti sei spiegata benissimo. In effetti mi lasciò perplesso anche la dichiarazione di Colgan secondo cui c'erano casi di vero e proprio avvelenamento da vitamine. Sono necessarie dosi veramente massiccie di pillole multivitaminiche per raggiungere tali livelli, ma negli USA é pratica comune prendere megadosi di vitamine... e poi mangiare al McDonald's. Come se bastassero quelle!
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