Salve, avrei bisogno di una idea geniale riguardo il seguente problema: sto tutto il giorno fuori casa sette giorni su sette, quindi per i miei 3 pasti giornalieri (delle 11.00, dell'13.30 e delle 16.30 - colazione e cena a casa) faccio panini, anzi, è necessario che prepari la sera prima panini come supporto alle proteine ambulanti (pollo pesce e formaggio).
Ora, il pane del panettiere purtroppo mi gonfia la pancia, facendo qualche ricerca su internet ho scoperto che questa è una caratteristica dei panificati lievitati, ma anche del grano "creso" il quale sarebbe un ibrido assai produttivo per il coltivatore (produce più frumento di quello "antico") ma contiene anche più glutine, alimento scientificamente difficilmente digiberile per la razza umana (da qui l'espluà dei malati di celiachia - in passato gli allergici al pane sarebbero stati guariti con l'esorcismo). Conclusione: comprato il grano al negozio biologico (no ogm), non mi rimane altro da fare che fare il pane in casa, ma senza lievito, cioè pane azzimo. L'ho comprato al supermercato e devo dire che cala come l'acqua, solo che si sbriciola facilmente e quindi non può essere un buon supporto per le proteine ambulanti. Così, neppure il pane azzimo è una soluzione; farlo poi in casa sette giorni su sette sarebbe sclerante.
Rimangono i frullati, frullati di pesce? Di pollo? Di uova? Di frutta?



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E poi le fette quadrate sono troppo sottili, piccole e friabili per contenere saldamente 100g di tonno. Inoltre secondo i miei calcoli dovrei assumere max 40g di pane per ognuno dei 3 pasti pomeridiani, al fine di ottenere un totale di 200g circa come assunzione quotidiana di carboidrati: 40x3=120 (+ 50g di craker di segale al mattino + 1 frutto la sera).


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