bella domanda, sul serio, mi hai rubato l'idea per il mio 3d di presentazione (che ancora non ho fatto ma presto farò)
parto dalla superficie, ovvero quelle che sono le motivazioni pratiche che mi hanno portato ad avvicinarmi ai pesi
ho sempre avuto le gambe deboli e piccole, sottodimesionate e fragili, che mi ha condotto ad una lussazione della rotula (giocando a calcetto) da cui sono derivate una serie infinita di distrosioni al ginocchio in varie attività sportive (scatti in salita, ripetute sui 400m, sci, tennis) che, va da se, mi ha molto limitato nella mia precedente pratica sportiva... perciò lo stimolo era quello di rafforzare gli arti inferiori
questo è quel che mi racconto, poi c'è la verità
e la verità è che lo faccio per narcisismo, e rivincita nei confronti sia di me stesso che del mondo che mi circonda (che paroloni!).
ho sempre fatto sport individuali di (molta) fatica, perchè lo sport per me è confronto con gli altri ma soprattutto con se stessi. i pesi sono l'epitome di questo concetto. quando fai una gara di triathlon olimpico (secondo me uno degli sport piu "solitari" esistenti, per tante ragioni) in fondo non sei mai solo, ma il confronto e lo stimolo ti piovono da tutte le direzioni continuamente, che tu lo voglia o meno ci sei immerso nel confronto, ad ogni bracciata, pedalata o falcata.
quando sollevi un peso non è questione di chi ti sta attorno: o hai la forza di sollevarlo e rimetterlo a posto o non ce l'hai. punto.
è vero che anche in palestra hai il confronto, e lo hai ancora di piu grazie ad internet, ma alla fine quel dannato peso lo sollevi o non lo sollevi, niente vie di mezzo.
quando ti tuffi per i tuoi 1500 SL sai che il tempo non è una "costante", non è solo da quello che dipenderà la tua prestazione... gli altri concorrenti possono andare piu forte di te, o piu lenti, tu puoi essere in forma perfetta o non esserlo, il risultato finale sarà una sommatoria di eventi sempre indipendenti tra loro.
il "plus" del sollevare pesi è che, per la prima volta, nonostante la mia vocazione solitaria, mi sento veramente SOLO nel farlo. l'avversario è il bilancere e le ruote di ghisa sopra di esso, e la sua resistenza passiva è quanto di piu frustrante abbia sperimentato (ho provato un anno di freeclimbing, forse solo questo ha qualcosa di simile)
ecco da cosa deriva "il perchè" faccio pesi: poter dire "io l'ho fatto e tu no" ad ogni nuovo massimale, inutile che ci giro intorno. e, piu forte di tutto, la smania narcisitica di sentirmi in qualche strano (ed errato, secondo me) modo "migliore" di chi non ha un fisico come il mio. banale no? eppure la verità è sempre banale!
ciao
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