Ele, 500 gr a settimana sono 2Kg al mese!
2 Kg al mese sono 24 Kg in un anno![]()
Vedi un po' tu......![]()
E' questo che volevo dire con il discorso di prima.
Attenti, molto attenti, al vedere i cibi come nemici.
Già il fatto di escluderne alcuni, visti come nemici, o come compagni cattivi, è un segno di paura, di fobia.
Scordarsi di certi alimenti è come scordarsi di vivere: è impossibile.
Verrà sempre la voglia di assaggiare, di gustare, di provare.
Ed a quel punto come ci si comporta? Si guarda a questi cibi come si guarda ad uno spinello da fare solo il sabato in compagnia?
Mah...
E' un paradosso, ma pensateci.
Come può il bisogno di essere piacevoli e sani, portarci all'escludere delle cose piacevoli e sane?
Cosa porta dentro di noi a spostare quell'equilibrio iniziale, verso un bisogno sempre crescente di controllo su se stessi, e verso un continuo metodo scientifico applicato sulla nostra vita?
Vi chiedo scusa se cerco di parlare aldilà del mero body building, ma il crescente numero di persone così scrupolose già dai 12/13 anni, mi preoccupa un pochetto... (per non parlare di bambine con DAP a 8 anni).
Ottime riflessioni Branco...praticamente concordo quasi con tutto quello che hai detto...![]()
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Ad ogni modo, a mio parere, se nel corso di una dieta ipocalorica si ceca di limitare ( e specifico bene LIMITARE, NON ELIMINARE) alimenti tipo pane, pasta, cereali raffinati, ecc...(insomma, tutti quei cibi che se inizi ad assumerli senza controllarti c'è il rischio che non ti fermi più...) è minore il "pericolo" di ricadere nello sgarro...voglio dire: se non hai questi cibi "intorno" è anche difficile che ti venga la voglia di assumerli...Del resto si tratta comunque di tenere questo regime solo per la fase ipocalorica, fino a quando non si sia raggiunto l'obiettivo finale...
Resta comunque di fondamentale importanza il non "demonizzare" i carboidrati...
E' proprio questo che voglio specificare.
Obiettivi. Punto.
Il problema è che spesso si rischia di prenderci talmente gusto, che l'apparenza diventa l'unico obiettivo, correndo l'alea del non fermarsi e del non accontentarsi. In questo modo si cade nell'errore della perseveranza, che pian piano diventa mania, puntiglio, ragione di vita.
Non voglio fare lo jettatore, voglio solo precisare ancora una volta che la bellezza sta nell'armonia delle cose, e non nell'iperconsiderare alcuni aspetti di sè a discapito di altri.
La dieta, come lo sport, come il sesso, come il lavoro, come il cinema, come la lettura, (e potrei continuare all'infinito) è componente della vita, da incastonare assieme a tutte le altre cose belle e brutte.
Una mancata autostima sufficiente, porta inevitabilmente a sfociare nell'iperconsumo di ognuna di queste attività, rendendo schiavo chi la pratica: la stessa persona che all'inizio la praticava con piacere, scevro da ogni schiavitù psicologica.
e secondo me il preblema e anche un altro :
tolgo questo tolgo quello no carbo ..... e mi faccio una bella dieta ...
poi arriva uno e li chiede : ma scusa a quante calorie stai al giorno ?
risposta : bo!
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