Mi faccio una domanda molto abusata, sicuramente da babbeo.
Questa è l'unica attività fisica, non lo chiamo sport perché solo il powerlifting ha codici chiari, in cui una persona deve domandarsi quante volte allenarsi a settimana, se il muscolo ha recuperato ecc... quando giocavo a basket non mi sono mai chiesto se avessi una microlesione al quadricipite, se mi facesse male una spalla, quando avevo voglia andavo e facevo anche 7 su 7.
Partiamo dal presupposto di una persona sana, che ha tempo, sa gestire le sue forze, sa di aver recuperato. Se si sente di andare in palestra perché stare a farsi tante menate? Che vada cristiddio.
Lo dico perché per la passione che mi è venuta fuori ed il maggior tempo libero mi sento bene ed ho voglia di andare più di quello che faccio, anche 5/6 su 7.
Dall'altra parte quelle menate che discuto, un po' mi fanno pensare, perché vado si in palestra per passione, non me lo ha prescritto il dottore, ho una scheda che è modulata in volume per 4 volte a settimana, sto lontano dal cedimento e voglio incrementare la mia forza di base senza stare a tirare allo spasmo niente, ma semplicemente impegnandomi al massimo. Dall'altro lato ho anche un altro obiettivo: con l'incremento della forza, mettere su anche massa che ho perso.
Ed è qui che torna qualche pippa. Quale frequenza è giusta? Il muscolo cresce a riposo quindi devo recuperare di più? Devo seguire l'istinto?
Non ci sarà una risposta univoca, altrimenti tutti si comporterebbero di conseguenza. Quindi, ho deciso che queste 2 settimane mi comporteró come mi sento, a sensazione, naturalmente modulando lo sforzo. Sulla base di questo guarderò i risultati sul mio fisico per fare esperienza su quanto oggettivamente io possa recuperare, perché molte volte la mia testa supera il fisico. Una volta appurato questo, troverò la mia frequenza ottimale. Se non parto dall'esperienza sul campo, non posso pensare di programmare niente. Dall'altro lato non voglio, però, perdere mai la componente istintiva che mi contraddistingue.



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