Citazione Originariamente Scritto da Tersite Visualizza Messaggio
mi pare evidente che l'errore nella scelta dei cibi sia tipico di chi è alle prime armi non di tutti i bber e un po' di qualunquismo nelle tue parole traspare, però impressioni a parte quelli che tu chiami prodotti biologici quasi la metà delle volte non lo sono, specialmente quelli confezionati dove il controllo è più difficile, e non lo dico per fare controinformazione, te lo dico perchè le seguo personalmente per le associazioni dei consumatori che rappresento.
Il biologico è un business, sono vietate procedure e sostanze ma come sempre la corrispondenza del prodotto al marchio dipende dai controlli. Ci sono botteghe biologiche che fanno pagare le mele 4 o 5 euro al chilo dichiarandole biologiche poi arrivano dall'ungheria o dalla romania e sono ricettacoli di sostanze che da noi sono vietate da vent'anni (tipo il bentazone).
L'unico modo di blindare la sicurezza alimentare è la produzione diretta o l'acquisto diretto dal produttore di cui si conoscono le metodiche di produzione. Conosco aziende agricole in zona che vendono ai gruppi di acquisto e i cui dipendenti preferiscono andare alla coop perchè sanno cosa usano per coltivare cibi...

La dicitura "biologico" è come il "made in Italy" è solo un nome non significa niente...
Come non essere d'accordo con te?
Se ne era già parlato, ma rinfresco la memoria con 2 esempi lampanti.
1-Provate a prendere l'Autobrennero direzione San Michele all'Adige: vedrete file di meleti di un marchio famoso. Bene: il problema è che in mezzo ci passa l'autostrada!!!
2-Io ho un campo "bio" e di fianco a me ce n'è uno "normale". A distanza di 1 Km c'è un distretto industriale che emette fumi ecc.. Ora: se dovesse piovere pioggia acida dovuta all'inquinamento, toccherebbe solo il campo "normale" oppure anche il mio bel campo "bio"?