L'aspetto l'ho affrontato già in altri forum, trovai un articolo sul pl di Protasenko dove egli divideva gli aspetti centrali, nervosi da quelli periferici di un sollevamento massimale.
Tra gli aspetti periferici, biochimici, la prestazione dipende anche dalla capacità del creatin fosfato di ricaricare rapidamente l'ATP nel corso di tutta la prestazione, a partire dall'eccentrica, dove c'è, il fermo, dove c'è, e concentrica.
Tale considerazione poi in me ha trovato riscontro dagli scambi che ho avuto negli anni con trainers famosi di altri sport.
Quindi mi riferivo all'allenabilità del meccanismo di ricarica del CP tramite lavori di resistenza alattacida, ovvero della capacità di reiterare a breve distanza di tempo, prestazioni alattacide "brillanti" con carichi elevati e poche reps senza sconfinare nella glicolisi e nello scadimento quindi della tecnica. (tra l'altro, dopo 5-6 cicli non solo glicolisi, ma è proprio l'impulso nervoso che si degrada......).
Quindi dicevo che fare 5 e poi più cicli ha senso in un discorso ipertrofia, diversamente, fare solo 1 o 2 cicli si prefigura come un lavoro di resistenza alattacida di altissima qualità ed intensità per i plers e ancora di più fare in rest-pause, dove si sale ancor di più in intensità.
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