Questo di solito e’ il commento proveniente da elementi sinistroidi non necessariamente militanti della prima ora ma in quanto in Italia è diffuso un sentimento, diventato pressoché generale, di invidia sociale e sottovalutazione del bello immesso da una certa ideologia marxista (ma dalla quale sono ormai influenzati anche coloro che non si reputano tali) per la quale la denigrazione è l’unica arma per fronteggiare la superiorità dell’altro e che nella fattispecie porta, anziché ad ammettere i meriti e la forza dei bodybuilders, a liquidarli tutti indistintamente come montagne di muscoli senza cervello.
Questo giudizio nasce dall’odio di classe, elemento tipicamente di derivazione marxista. Sei più capace, sei competitivo, hai di più, sei piu' forte o sei più bello? Scatta la denigrazione e la corsa a sminuire o infangare i meriti, giusto per appiattire e mediocrizzare.
Segnalibri