Che ne pensate ?...
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MACCHINE? SI', GRAZIE
Chi di voi non ha sentito in palestra espressioni, riferite con compiaciuta aria da intenditore, come: sì, va bene la panca Scott o i bicipiti ai cavi, ma vuoi mettere un bel curl col bilanciere? Oppure, d'accordo presse e leg extension, ma per le gambe che c'è di meglio di un classico squat?
Mi sembra la storia del bianco e nero in fotografia rispetto al colore.
C'è indubbiamente un po' di mitizzazione in queste frasi, anche perché pronunciate, stranamente, da chi fa largo uso di macchine e più non ricorda il giorno dell'ultimo stacco.
Sembrerebbe quindi che le macchine, responsabili dell'affascinante aspetto delle palestre d'oggi, siano tanto snobbate a parole quanto utilizzate in pratica.
Perchè questa contraddizione? Noi duri del body building dovremmo dunque vergognarci di affidare la crescita dei nostri muscoli a un sistema a contrappesi? E si noterebbe poi la differenza fra un paio di spalle sviluppate sollevando manubri o distendendo l'asta del Multi-Power?
Io sono d'accordo che un fisico erculeo si potrebbe ottenere anche con attrezzi liberi e pochissimi esercizi fondamentali: squat, panca , rematore e lento, classicamente, ma anche stacchi, parallele e barra fissa, in alternativa, aggiungendo poi qualcosina, come polpacci e addominali, per completezza.
Diciamo anzi che queste sarebbero le basi, efficacissime, per un fisico potente e muscoloso. Oggi molti praticanti non se lo ricordano o nessuno glielo ha mai detto e sprecano il loro tempo in una miriade di esercizi ben poco validi per una solida costruzione muscolare. E' logico che sono influenzati dai servizi delle riviste sui campioni, dimenticando che loro campioni non sono e in questo modo non lo diventeranno mai.
E qualche responsabilità potrebbero averla anche i vari istruttori che, cedendo alle mode e alle manie del momento, preferiscono lusingare i clienti con routine dispersive e fantasiose, guidandoli fra le giostre di macchine luccicanti, colorate e cromate, anziché orientarli a un sicuro sviluppo con indirizzi di concreta efficacia.
Vieni, dicono allo stupefatto neofita prendendolo per mano, ti mostrerò ora le meraviglie tecnologiche di questo affascinante cammino, tra itinerari di cromo, acciaio ed epossidiche coperture, appena rinfrescato da morbide, insonorizzanti moquettes e amplificato da specchi che rimandano le immagini centuplicate: vedi quanti universi ti si svelano che non conoscevi, quali prospettive inconsuete per i tuoi muscoli atrofici, quante possibilità di gioire in modo sempre diverso nei paradisi del fitness.
Che sono, al confronto, il Walhalla degli eroi, i giardini di Allah con le splendide Uri, i campi di Ye'lew o la felice regione degli Asen?
Ti insegnerò a trasformarti da un progetto abbozzato e imperfetto in un insieme compiuto di potenza armoniosa, a lasciare quel bozzolo angusto ed oscuro, che ora è il tuo corpo, per liberarti in una forma radiosa e sicura, a spiccare il
volo possente del drago sulle ceneri combuste della tua debolezza.
E intonando il cantico dei cantici, procedendo come il gran sacerdote cui nulla sfugge dei misteri dell'uomo, introduce il meschino sempre più abbagliato dai rutilanti scenari nelle ubriacanti vertigini di alterazioni metaboliche e fantastiche mutazioni, purchè sia comodo, non si affatichi e paghi la quota con riconoscenza.
Inconsapevole che il fosforescente mondo che attraversa, come un magico acquario, tra panorami di efficienza fisica e promesse di trionfanti riscatti, lo gratificherà abbastanza, forse, ma, con quell'assetto e impostazione, lo svilupperà ben poco.
Non è infrequente vedere in ogni palestra principianti con 27 di braccio che eseguono le estensioni singole per tricipiti ai cavi in supinazione: una finezza. Mi si stringe il cuore. Ma quando mai svilupperanno tricipiti, non dico pieni e carnosi, ma decenti, in questo modo?
Ora, un conto è l'uso improprio di macchine e apparati, un conto è l'utilizzo corretto per quello che possono offrire, anche in termini di vantaggio.
Che ne presentino è indubbio, sarebbe quindi assurdo non approfittarne.
Le camme di cui sono dotate consentono un'efficace tensione sul muscolo compensando le variazioni dei bracci di leva durante il movimento, le leve a pedale assicurano una comoda partenza, anche con carichi elevati, i carter di protezione garantiscono contro incidenti, sedili appositamente inclinati salvaguardano da eccessive pressioni la schiena, offrendo al cavallo un buon ancoraggio. Questo in generale. Vediamo ora qualche voce in particolare.
SICUREZZA. Sono stabili e robuste. Chi non ha mai visto il principiante scaricare un pesante bilanciere sugli appoggi tutto da un lato, piastra dopo piastra, fino a farlo schizzare dalla parte opposta con notevole pericolo per l'incolumità dei vicini? Nel Multi-Power questa manovra è permessa in tutta tranquillità, senza rischi per pavimenti e atleti. Lo stesso libera, entro certi limiti, dall'obbligo dell'assistenza dei partner. Uno può forzare fino al cedimento, limitando sempre più, per decremento della forza, l'escursione del movimento, che verrà interrotto alla minima altezza semplicemente agganciando con una flessione dei polsi.
EQUILIBRIO. Le guide imposte dalla struttura consentono un movimento fluido e simmetrico, senza sbandamenti nè oscillazioni nè asimmetrie, guadagnando in regolarità e precisione d'assetto.
CONCENTRAZIONE. Escludendo l'attenzione dalla necessità di bilanciamento consentono di concentrarci sul muscolo.
Obietta il critico: ma, e la coordinazione, che pure è una qualità dello sportivo? Rispondo, quale coordinazione? Il body building non richiede gestualità complesse, come ad es., la ginnastica artistica, dove sequenze di movimenti ed equilibri debbono essere perfettamente correlati. Non abbiamo giri, rotolamenti, rovesciamenti, capovolte, salti, ribaltamenti o slanci circolari. I nostri gesti sono semplici e le traiettorie elementari: il problema non esiste. Se in panca dobbiamo provvedere a che il bilanciere non ci caschi addosso, per anomale variazioni d'angolo, e questa incombenza se la prende la macchina, a noi sta benissimo. Nostro scopo è sviluppare i muscoli, non la coordinazione. Mica facciamo danza.
CONTRAZIONE MUSCOLARE. L'ampiezza di movimento nelle croci su panca con manubri è necessariamente limitata dall'ingombro dei manubri stessi. Nella pectoral machine l'escursione è già più ampia. Nei cavi incrociati si può addirittura migliorare appunto incrociando le braccia con aumento dell'adduzione, maggior accorciamento muscolare e ampiezza di movimento, cosa che aumenta la resa plastica. Altro vantaggio è la tensione continua, senza punti morti - come può accadere con gli attrezzi liberi - durante tutta l'escursione articolare (es., bicipiti con contrappesi ai cavi). Più stress sul muscolo, più crescita.
CONTROLLO DEL MOVIMENTO. L'assetto stabile, sicuro, ancorato, appoggiato, disteso (come nella pressa orizzontale), consente al corpo, non più in precarie condizioni di equilibrio, di concentrarsi totalmente sul controllo volontario del movimento, per realizzarlo, senza più preoccupazioni, nel modo più preciso ed efficace possibile (es., allineamento con l'asse del ventre muscolare).
ISOLAMENTO. Dato che il sistema è fatto di catene cinetiche muscolari, l'isolamento è sempre una cosa difficile. Ciò nonostante è indubbio che alcune macchine, come il leg extensor, possono incidere su alcune fasce del quadricipite, senza coinvolgere glutei e bassa schiena, come fa lo squat. L'esclusione di muscoli stabilizzatori, sinergici, etc. può in effetti realizzare un sovraccarico sul muscolo relativamente isolato. Il leg curl consente flessioni in relativo isolamento difficili da realizzare in altro modo.
GRADUAZIONE DEL CARICO. Per molte persone, anche atleti, dallo sfavorevole rapporto peso/potenza, è pressoché impossibile all'inizio sollevarsi alla sbarra fissa. Quanti rugbisti grandi e grossi che venivano a potenziarsi ho visto restare appesi come salami, incapaci di muoversi. Il lat machine rimuove questa difficoltà, graduando il carico e rinforzando progressivamente l'atleta.
COMODITA'. Vi sono attrezzi che offrono piani di appoggio in posizioni critiche, rendendo più comodo, più sicuro e meno traumatizzante l'esercizio (come in certe macchine per rematore con appoggio ventrale che scarica la colonna o altre con cuscino toracico). Se una macchina ci consente l'uso del donkey calf, questo è molto più comodo e stabile di un compagno che ci salti sul bacino in equilibrio precario. Comodità deve significare quindi allenamento più redditizio, non più piacevole come molti credono. Le macchine non lavorano per voi, non queste, almeno, lo sforzo è sempre vostro e la comodità offerta va bilanciata con un impegno maggiorato.
TECNICHE. Fare delle ripetizioni negative è sempre problematico per indisponibilità dei partners (panca orizzontale) o difficoltà varie. La chest press orizzontale della Technogym consente di effettuarle da soli in assoluta sicurezza e semplicità; altre macchine, come le presse o il leg extensor, consentono di spingere con due gambe e ritornare con una (provate a fare lo squat su una gamba sola!). Stripping: mattoncini e spinotti consentono un approccio veloce e sicuro nelle tecniche di scarico: lo stesso atleta impegnato può in due secondi provvedere e alleggerire. Non sarebbe male che le macchine fossero progettate anche in vista di queste esigenze, tenendo i mattoncini a portata di mano.
.....continua.....
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