Partiamo con lo scomporre il nome: 'Rimini' e 'Wellness'. Questa è una fiera del mondo del fitness a 360° e chi pensa di andarci con la speranza di vedere culturismo o solo un certo tipo di 'palestra', sbaglia in pieno poichè, da molti anni, questa non è più la vecchia fiera California. Rimini Wellness è una fiera che spazia dai corsi musicali alle macchine pesi di forza, dal funzionale al riabilitativo avanzato, dalla fisioterapia alla promozione editoriale. Diciamo che è un grande calderone generalista in cui si può trovare un pò di tutto. Parto col dire che quest'anno ho visto davvero poca gente in termini di affluenza, soprattutto nella giornata di domenica la fiera era mezza vuota con molti stand semi deserti e poca partecipazione generale. Il sabato la situazione era migliore, ma molta meno gente della scorsa edizione. La location è a mio modo di vedere le cose perfetta poichè è facilmente raggiungibile, la struttura è fantastica e lo spazio infinito e ben organizzato. Unico difetto la viabilità che non è in grado di sopportare un affluenza così grande e quindi vede il crearsi di code interminabili con tempi di percorrenza di oltre mezz'ora per 3 Km. Al RiminiWellness c'è la possibilità di fare di tutto: spazio espositivo, gare di MMA e altre discipline, stand integratori, corsi indoor e outdoor e molti seminari formativi. Il lato formativo è una cosa di cui si parla poco, ma la scelta di seminari e workshop cui partecipare è davvero vasta: personalmente quest'anno ho assistito a 7 seminari in due giorni. Quello che emerge da questa fiera è l'assenza di novità importanti rispetto agli scorsi anni: non c'è un qualcosa che emerge in maniera preponderante e rimangono come 'novità' il funzionale e il queenax. Se vogliamo trovare una novità vera, anche se impalpabile, nominerei il sistema 'CLOUD' di Technogym e il 'MYZONE' di Matrix che sono due piattaforme virtuali che vedono la discesa in campo del 'virtual coach' (allenatore a distanza) con la possibilità di monitoraggio remote del cliente. Il mondo del personal training invece viene ridisegnato con l'aggiunta dello 'Small group training' come modello di business su cui investire. Per quanto riguarda gli attrezzi cardio ho visto due macchine molto interessanti della PRECOR che ho già avuto modo di utilizzare, delle ottime stazioni polifunzionali PANATTA e quella che TECHNOGYM presenta come grande novità e cioè la stazione polifunzionale OMNIA. Personalmente non sono rimasto entusiasmato da quest'ultima e rimango convinto che il KINESIS rimanga l'ultima vera novità rilevante degli ultimi anni. Interessante per l'utenza generalista anche l'ARKE'. Per quel che ho potuto vedere la ZUMBA continua a spopolare nel fitness musicale, mondo che vede anche l'inserimento di altre discipline che francamente mi lasciano molto molto perplesso da tecnico. Il padiglione integratori è in una posizione centrale della fiera, stand molto curati e direi ottimo marketing. Pochi, pochissimi culturisti agli stand tra cui emergevano Firas Saied e il nostro Alessandro Galli: l'azienda che mi è sembrata più aggressiva è stata la 4+ di Padova che aveva allo stand l'Arasay Sosa e il mio amico Emanuele Tagliaferri. Per quanto riguarda marketing-business e formazione Technogym si conferma un altro pianeta rispetto al resto delle aziende presenti e per varietà della proposta e per professionalità. Personalmente ho frequentato due workshop Matrix, due seminari di fkt (massaggio sportivo pre gara, taping kinesi terapico) e tre seminari Technogym (Wellness Coach, Small group training, Ability training). Il bilancio di questa fiera è dunque positivo, ma possiamo dirci in tutta franchezza che quest'anno gli operatori del settore saranno rimasti un poco delusi per la mancanza di vere novità trainanti e credo che lo siano anche gli espositori per il feedback minore degli scorsi anni.
Nota a margine di costume è che noto con estremo dispiacere come il mondo del bodybuilding si faccia sempre riconoscere dappertutto: le uniche persone con vestiario improponibile come se fossero usciti dalla gold anni '80 con camminate improponibili e posture che dire impostate è poco. Francamente non è una bella immagine quella che una certa parte di queste persone da. Non meno schifo mi hanno suscitato tutte quelle ragazze vestite da Zumba che zompettavano da un corso all'altro puzzolenti come capre, ma questo è un altro discorso.
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