“Crom è forte. Se muoio andrò al suo cospetto. Mi chiederà "Qual’è il segreto dell’acciaio?" e se non lo so, mi scaccerà dal Valhalla e riderà di me”.

Bene cari lettori, un mio amico ha hackerato www.valhalla.com/~crom/ e ha downloadato il file SecretOfTheSteel.pdf, perciò potrete conoscere questo famigerato segreto senza che dobbiate schiattare per partecipare al quiz alle porte del Paradiso dei Guerrieri.

C’è però un problema: non vi piacerà. Non vi piacerà perché è semplicissimo nella formulazione, estremamente crudele nell’applicazione. Non vi piacerà perché non è foriero di novità della serie “ah ecco!” con il coniglio che esce dal cappello per dirvi come migliorare la panca scaccolandovi i punti di pressione dentro il naso. Non vi piacerà perché “sono sempre le solite cose”, ma stavolta queste “solite cose” saranno definite come le uniche funzionanti.

La memoria muscolare non esiste

Vi ho fatto male, nevvero? Eh sì, ragazzi, la memoria muscolare è una grande cazzata. Nei muscoli non esiste NIENTE che abbia capacità di memorizzare nemmeno un bittino scacio scacio. “Si ma un mio amico che era 20 anni che non faceva panca ci ha messo 3 settimane a superarmi”. Vero: ma non sono i muscoli suoi differenti, è la sua testa.
Cosa hanno in comune queste situazioni:
  • Un tizio che fa squat
  • Un tizio che va in bicicletta
  • Un ictus al cervello (ictus, colpo in latino, stroke in inglese)
  • Un tizio che gioca ad un videogame.
E anche queste qua:
  • Gioco alla WII e il mio kart finisce sempre fuori strada alla stessa curva, il giorno dopo guido da Dio.
  • Faccio panca per settimane e non mi riesce addurre le scapole, poi di botto… adduco e spingo.
  • E dieci anni che non tocco un peso, mi infilo sotto il bilanciere e a furia di singole arrivo al 70% del mio massimale di sempre. Il giorno dopo striscio come un invertebrato per arrivare al lavoro, ma questo è un altro discorso.
  • Per 20 anni mi sono allenato in un certo modo, trovo un altro metodo e miglioro di colpo ben oltre le mie più rosee aspettative.
  • Ho 50 anni e mai ho toccato un peso, a dispetto delle previsioni negative degli “amici” il miglioramento di forza è pazzesco.
In comune a tutto questo c’è la presenza di un cervello che impara o re-impara, con i suoi tempi e i suoi modi. Se vogliamo capire come imparare uno squat eccezionale è necessario capire come il cervello recupera a seguito di una ferita, se vogliamo capire cosa è la memoria muscolare dobbiamo capire come il cervello apprende.

Un problema è che le conoscenze sono troppo polarizzate, specifiche, dedicate. Nessun allenatore studia il recupero post-ictus, nessun neurologo studia perché il culo sale troppo velocemente in uno stacco. Il link fra le conoscenze rende, devo dire, tutto molto chiaro e a me ha veramente impressionato.

Vi ricordate la scena di 2010 l’Anno del contatto quando HAL 9000 chiede se sognerà quando la Discovery sarà disintegrata? HAL 9000 era un computer a memorie olografiche, il controllore di tutte le funzionalità della nave, ricevendo gli input sensoriali e generando ordini esecutivi.

Il nostro corpo ha un controllore, noto a tutti ma di cui tutti ignoriamo veramente l’incredibile potenza: il Sistema Nervoso Centeale o SNC. La nostra cultura di base associa al cervello una incredibile capacità di apprendimento e di memorizzazione ma una assoluta staticità morfologica. Se ci pensiamo un pochinino, questa posizione è del tutto ingiustificata: il cervello è plastico, riesce ad alterare la sua struttura per adattarsi all’ambiente.

Per inciso, le memorie olografiche esistono e saranno forse anche commercializzate per la loro devastante capacità di memorizzazione. Per inciso, la memoria del cervello umano è incredibilmente più elevata della più elevata memoria olografica.

Cercherò, con molta umiltà di fronte all’immensità della materia, di presentare del materiale per la creazione di un modello coerente di “sistema di allenamento” basato sulla neurofisiologia, filtrando le informazioni per ciò che ci riguarda. Mi preme dire che mai come questa volta dovete non fidarvi ma sviluppare per conto vostro una base di conoscenza su queste tematiche.

Integrare…


Ecco l’unità base del Sistema Nervoso: la cellula nervosa, chiamata neurone. Ce ne sono di diversi tipi, ma poiché a noi interessa “solo” la funzione che questo affare svolge, per noi i neuroni saranno di un tipo solo.

Il neurone è composto da una testa e da una coda (non ditelo in giro): la testa è detta nucleo e contiene la parte intelligente, quella che “pensa”, la coda è detta assone ed è quella che trasporta a destinazione il risultato dell’elaborazione del nucleo. L’assone si ramifica in più terminazioni.
Intorno al nucleo sono presenti dei dendriti, ramificazioni che aumentano la superficie del nucleo stesso.

Ok, ma se il nucleo elabora e l’assone invia il risultato alle terminazioni, chi fornisce le informazioni da elaborare e chi riceve le informazioni elaborate? Ma è semplicissimo, banale direi: altri neuroni!


Et voilà: una terminazione di un neurone “tocca” un dendrite del nucleo di un altro neurone: il punto di contatto si chiama sinapsi, pertanto il neurone “prima” della sinapsi, cioè quello che invia, viene detto presinaptico mentre quello “dopo” la sinapsi, cioè quello che riceve, è detto postsinaptico.