Il cielo sopra Berlino
Come gli angeli di Wenders vagavano nella metropoli tedesca quali entità invisibili per osservare la popolazione, leggere nei pensieri della gente ed ascoltare dialoghi senza esser percepiti, così anche per noi, alfieri poveri ma orgogliosi del powerlifting mediterraneo, vale senza dubbio la pena di recarsi nella capitale teutonica e da Berlino poi fin oltre la ex cortina; oltre quel muro che non esiste più ma che la mia generazione ben ricorda, per respirare l'aria densa di uno sport spartano ed antico, di una ghisa veramente pesante e inaccessibile, come appare quella degli atleti del sollevamento dell'Est Europa a noi sportivi di tradizione latina e sangue italico.
Per un lifter che esce dai confini nazionali verso un'avventura continentale tutto ciò che trovasi ad est è tuttora emozionante ed a giusta cornice si presenta nel suo incredibile livello tecnico, organizzativo e fisico in un Open Championship.
Dovunque si svolga la rassegna europea, loro, i più forti sono presenti: russi ed ucraini su tutti ma anche baltici e scandinavi.
Partecipare ad un Campionato d'Europa Assoluto è un onore e un impegno principalmente per tale ragione, se poi la location trovasi in una delle tipiche città della ex DDR il pathos è grande.
Per questo è stato sintomatico giungerere con l'aereo a Berlino, fino a poco più di vent'anni fa terra di confine e proseguire in macchina; il muro è ormai caduto ma idealmente Powerlilly ed io lo valichiamo ancora per recarci a Chemnitz, in Sassonia, più vicino alla Repubblica Ceca che alla capitale della Germania, non a caso denominata Karl Marx Stadt dal '53 al '90 e che di quel periodo plumbeo conserva a proprio simbolo la statua del grande filosofo davanti agli edifici della Bruckenstrasse, a poche decine di metri dall'albergo dove alloggiamo insieme a tutte le nazionali partecipanti.
Ai tempi della Repubblica Democratica Tedesca trovava sede in questi edifici il Partito Socialista Unificato e tale circostanza è rammentata da un enorme pannello con l'esortazione in tedesco, francese, inglese e russo che recita: " Proletari di tutto il mondo unitevi"
Ma la nostra indomita Powerlilly non teme l'incontro con il gotha del powerlifting europeo, pur nel sacrosanto rispetto che certamente meritano le fortissime atlete chiamate a lottare per un podio per noi inavvicinabile.
Roberta è semplicemente orgogliosa di partecipare al suo secondo Europeo Open, di essere stata scelta per rappresentare i colori azzurri nella categoria -52kg., quindi di esserci, imparare, scendere in pedana e misurarsi con se stessa, con i suoi precedenti risultati e - perchè no - con qualche possibile primato nazionale master.
La gara è fissata per mercoledì 6 maggio, subito dopo la cerimonia ufficiale di presentazione, insieme alla competizione della categoria -47kg.
Roberta è al peso kg51.7 e quindi tranquillamente in categoria, senza però essere, come accaduto talvolta in passato, eccessivamente sotto al limite.
L'entrata di squat a 140kg. non dovrebbe creare problemi in quanto analoga a quella scelta 3 settimane prima per i Campionati Italiani.
Un'entrata coperta ed impegnativa il giusto consente di solito di approcciarsi con gradualità alla gara, di calzare definitivamente il corpetto e di avviare il progressivo restringimento delle fasce.
Pure per la seconda prova optiamo per l'identica misura scelta in occasioni degli Assoluti nazionali: 145kg. sono ormai una garanzia per Powerlilly e dovrebbero lasciarle sufficiente benzina per il terzo determinante squat.
Ad aprile ha migliorato il proprio pr, che aveva stabilito nella Coppa Italia dell'ottobre scorso, portandolo a kg.150.5, così da realizzare il nuovo primato italiano master I. Per migliorarlo ancora non possiamo tuttavia in questa sede ricorrere al mezzo chilo, in quanto ciò sarebbe consentito solo per un improbabile record d'Europa.
Quindi il tentativo si staglia a kg.152.5, in considerazione d'altronde del fatto che non abbiamo nulla da perdere.
Roberta è molto reattiva ma ha un'indecisione a metà corsa che la induce a sbilanciarsi indietro e le potrebbe costare cara; riesce ciononostante a recuperare con ottima scelta di tempo ed a chiudere con il nuovo record master, realizzando nel contempo il 5° squat europeo di categoria nella manifestazione.
Il gruppo unico non permette purtroppo molto riscaldamento prima delle prove di panca, cosicchè nell'indugiare dapprima con il raw e poi con le boards per calzare la maglia, entriamo in pedana senza aver effettuato alcuna prova geared al petto, come ci eravamo al contrario prefissi.
Più volte abbiamo notato che Roberta soffre questa condizione, al punto da fallire spesso l'entrata.
Infatti, come accaduto con lo stesso carico di kg.77.5 agli Italiani in aprile, la prima prova è nulla complice pure un'assistenza iniziale dello spotter non del tutto inappuntabile.
Dal momento che rischiare sarebbe pericoloso ed inutile, ripetiamo il tentativo con lo stesso carico e questa volta non ci sono problemi di sorta.
L'esito della 2^ prova mi convince che si può azzardare qualcosa in più rispetto agli 80kg. del suo pur recente PR e, una volta assicurataci la prova valida, possiamo rischiare di salire a kg. 82.5.
Powerlilly trova l'assetto ideale, ha ormai preso le giuste misure alla maglia e sfodera una terza prova magistrale, che le regala il nuovo personale.
Lo stacco ultimamente ha causato dei problemi ma sappiamo che un'entrata a 150kg. non dovrebbe comportare sorprese.
La sorpresa si presenta invece in seconda prova, con kg. 157.5, dove un'infilata effettiva ancorchè non eclatante le procura il giudizio di invalidità.
Sarebbe veramente un peccato perdere tutti quei chili in una competizione che si sta volgendo nel migliore dei modi e dove si prospetta un ulteriore piccolo traguardo: il proprio personale sul totale.
Questa volta Roberta è stanca ma determinata ed attenta, non commette errori e chiude con decisione la prova, ottenendo il suo miglior totale di carico, con kg. 392.5 nonché il suo miglior punteggio Wilks di sempre.
Completa la gara al 6° posto assoluto, togliendosi pure la soddisfazione di essere il più alto punteggio italiano femminile di questo contest.
Sulla strada del ritorno la competizione è già inserita tra gli eventi trascorsi, prospettandosi davanti a noi la gara FIPL di giugno (alla fine ci siamo orientati per la Coppa Bertoletti di bench press) e soprattutto la Coppa Italia di ottobre, con una probabile ulteriore chiosa internazionale ancor più succulenta a novembre.
Gli angeli di Wenders però ci abbandonano sopra Berlino; oltre non erano autorizzati nel film e non lo sono neppure ora.
Un improvviso incendio sviluppatasi al Terminal 3 di Fiumicino, dove saremmo dovuti arrivare, provoca la sospensione del nostro volo e origina un'inenarrabile corsa all'ultimo aereo per l'Italia.
Dopotutto un film necessita di un finale mozzafiato adeguato e se quel "Cielo sopra Berlino" vinse il premio per la miglior regia al Festival di Cannes, chissà che i nostri angeli custodi alla regia non prevedano un remake in occasione dell'open World Championship dal titolo....
"Il cielo sopra Hamm"!
Ultima modifica di Tonymusante; 04-06-2015 alle 10:06 AM
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
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