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Discussione: Running su tapis roulant: primi passi

  1. #31
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    Ciao Normal.
    Faccio copia-incolla dal sito "OLIVIERO" per darti un'info sulle scarpe...
    E' un articoletto non troppo tecnico, ma in grado di dare un paio di suggerimenti.
    _______________________


    Scegliere le scarpe running

    Solo questo anno sono passati probabilmente centinaia di migliaia di runners sotto gli striscioni d’arrivo delle varie maratone o gare di lunga distanza nel mondo: ai piedi di ciascuno un concentrato di moderna tecnologia dei materiali il cui scopo è migliorare la prestazione minimizzando al massimo lo stress e le sollecitazioni della corsa.

    Le moderne Scarpe running hanno quindi due esigenze che possono essere in contrapposizione: permettere la più rapida ed efficace risposta elastica del piede esaltando così il più possibile lo sfruttamento biomeccanico della corsa e dall’altra ammortizzare il trauma dovuto all’impatto con il terreno che il piede subisce ad ogni passo. E’ nel giusto compromesso appunto fra il proprio livello (principiante, amatore, top level) e il tipo (allenamento sulle lunghe o medie distanze, gara) della prestazione, la biomeccanica della corsa e dell’appoggio plantare, il peso corporeo e le caratteristiche morfologiche che ogni runner deve scegliere le Scarpe running a lui più adatta.

    Appoggio plantare
    Nella scelta delle Scarpe running a lui più adatta è fondamentale stabilire il proprio appoggio plantare. Quando il peso del corpo, dopo la fase di volo, si scarica sul terreno l’arco plantare tende a cedere verso l’interno, con un effetto ammortizzante grazie alla trasformazione di questa energia meccanica in energia elastica che inoltre viene restituita, in collaborazione ad altre strutture, al passo successivo. Questo spiega l’importanza di scegleire le Scarpe running più adatte alle proprie esigenze.

    Esistono tre casi di appoggio plantare:

    * Piedi normali: il passo avviene regolarmente ed è presente ammortizzamento del peso corporeo (il piede poggia sul calcagno e il peso va spostandosi verso la punta del piede passando prima sull’arco plantare con una lieve inclinazione: si tratta della pronazione)
    * Supinazione: l’ammortizzamento avviene solo in parte, e comunque non in maniera corretta, dal momento che la pronazione non è adeguata poiché la parte interna del piede rimane sollevata e scarsamente flessa (se la parte resta rigida allora si parla di supinazione)
    * Pronazione: non è presente ammortizzamento durante l’esecuzione dei passi perché l’arco plantare non è concavo abbastanza, quindi tendini e articolazioni sono sottoposti a sovraccarico

    Struttura delle Scarpe running

    Tomaia: è la parte superiore delle Scarpe running e viene realizzata in materiale sintetico (Nylon mesh) che ha caratteristiche di traspirabilità, robustezza e leggerezza. Il logo/marchio del costruttore spesso riveste anche carattere funzionale facendo parte del sistema di sostegno dell’allacciatura e linguetta e comprende frequentemente bande riflettenti anti-investimento.

    Retropiede-Conchiglia: avvolge il tallone e ne controlla il movimento sopportando intense sollecitazioni torsionali che raggiungono la massima intensità all’atto dell’appoggio delle Scarpe running sul terreno. Questo comporta la necessità di utilizzare materiali resistenti, con interni confortevoli ed anti-abrasione che garantiscano la massima resistenza del complesso conchiglia, tomaia ed intersuola. Anche la zona del tallone delle Scarpe running presenta in molti modelli dei sistemi riflettenti per rendere visibile il runner agli automobilisti durante gli allenamenti nelle ore serali.

    Intersuola: è la parte delle Scarpe running più direttamente interessata all’ammortizzazione: grazie ai nuovi materiali garantisce migliore assorbimento dell’impatto sul terreno con spessore nettamente inferiore. Questo permette un lavoro più fisiologico del piede che risulta meno “ingessato” nella scarpa. Il materiale di base, da tutti comunemente utilizzato è l’EtilVinilAcetato, realizzato per iniezione ed abbinato ed integrato con altri sistemi ed elementi strutturali brevettati da ciascuna azienda. Avremo così i vari tipi di Alpha-, P- e T-Gel dell’ Asics, l’ adi-Prene dell’ Adidas, l’HydroFlow della Brooks, il DA2 della Diadora, il sistema “a bagno d’aria” 2A della FILA, la tecnologia WAWE ad onde antishock della Mizuno, l’ Abzorb della NewBalance, le semisfere in Pbax dei sistemi Max, Zoom e Tuned Air della Nike, DMX della Reebok, il sistema GTO della Saucony. Anche la zona dell’arco plantare delle Scarpe running riveste una funzione critica, in quanto deve essere garantito, anche a seconda della categoria della Scarpe running, il supporto necessario senza perdere ne in stabilità ne in flessibilità (anche in questo caso le varie aziende hanno adottato diverse ed efficaci soluzioni tecnologiche).

    Battistrada: ha lo scopo fondamentale di aderenza e trazione delle Scarpe running e contribuisce all’ammortizzazione: si utilizzano quindi materiali diversi con caratteristiche di resistenza all’abrasione (gomma vulcanizzata, cristallina o al carbonio) per le parti abitualmente più sollecitate (bordo esterno del tacco e zona meta-tarsale) e più morbida (gomma espansa) per le altre zone.

    Classificazione delle Scarpe running

    I criteri che determinano la categoria delle Scarpe running sono sostanzialmente:

    * L’ambito di utilizzo: da gara, allenamento su distanze corte, medie o lunghe e di conseguenza la velocità di corsa: ritmo lento (sopra i 4′15″ /km), medio (3′30″-4′15″), veloce (sotto i 3′30″)
    * Il tipo di appoggio: appoggio in pronazione (forte, media, minima), neutro o in inversione (piede “rigido” o “supinatore”) e quindi la necessità o meno di correggerlo.
    * Peso dell’atleta: si considera leggero un atleta sotto i 60 kg, medio tra 60-75 kg e pesante sopra i 75 kg.

    Le Scarpe running sono classificate a seconda di queste caratteristiche:

    A1 superleggere: le Scarpe running della categoria superleggere sono le più veloci. Di forma curva e di peso contenuto (massimo 250 grammi nella misura 9 US), presentano poco dislivello tra avampiede e tallone, sono quasi sempre piatte e con potere ammortizzante molto limitato. L’alleggerimento comporta inoltre una drastica riduzione dei vari sistemi di controllo del movimento per garantire la massima libertà di azione, ottima flessibilità e una risposta reattiva. Queste Scarpe running sono indicate per le gare su strada di atleti leggeri-veloci . Vietate invece ai podisti pesanti, ai lenti e ai pronatori.

    A2 intermedie: le Scarpe running della categoria intermedie sono caratterizzati da un peso compreso tra i 250 e i 290 grammi nella misura 9 US. Queste scarpe presentano un buon compromesso tra controllo del movimento nel retropiede e flessibilità nell’avampiede, sono generalmente di forma semicurva e hanno un dislivello medio tra avampiede e tallone. In alcuni casi sono dotate di supporti di controllo del movimento il cui intervento è comunque limitato. L’ammortizzamento È quasi sempre buono. Gli atleti più in forma e quelli leggeri possono usare questo genere di scarpe anche per gli allenamenti. I podisti più pesanti o i meno veloci le possono utilizzare come Scarpe running da gara.

    A3 massimo ammortizzamento: alla categoria massimo ammortizzamento appartengono le Scarpe running di peso superiore ai 300 e inferiore ai 400 grammi, di forma dritta o semicurva, con un buon dislivello tra avampiede e tallone per salvaguardare tendini e articolazioni da infortuni. Per cercare di ottenere il massimo effetto ammortizzante e una buona flessibilità spesso è sacrificato il controllo del movimento. Queste Scarpe running sono quelle più usate dai podisti negli allenamenti e, di norma, sono le più indicate per qualsiasi chilometraggio (da 2 a 100 km a piacere). Sono l’ideale per gli atleti con l’appoggio neutro o in inversione (piede rigido). Inoltre, il 90% dei corridori che utilizzano plantari personalizzati usano Scarpe running di questa categoria.

    A4 stabili: le stabili sono Scarpe running di peso compreso i 300 e i 400 grammi, a forma dritta, create per correggere l’eccesso di pronazione, ovvero per chi ha il piede piatto e tende a piegare le calzature all’interno. Resistono ai movimenti del piede sull’asse longitudinale mediano senza che si verifichi una deformazione permanente nella loro struttura. In alcuni modelli di peso contenuto si può trovare un buon compromesso tra ammortizzamento e stabilità. Tutte le Scarpe running di questa categoria sono decisamente sconsigliate ai supinatori, cioè ai corridori con piede rigido che appoggiano anche d’avampiede all’esterno.

    Trail Running: per il trail running, la corsa fuori strada che si pratica in completa libertà sui viottoli di campagna, i sentieri dei boschi, i greti dei torrenti, le dune del deserto, le Scarpe running devono essere “speciali”. Le calzature di questa categoria sono infatti dei piccoli carri armati, leggeri ma indistruttibili, capaci di garantire il massimo della prestazione anche sui fondi più scivolosi e difficili. La suola deve avere un disegno che non trattiene la terra ed è realizzata in materiali che assicurano aderenza anche sul bagnato e con le basse temperature. L’intersuola, oltre a proteggere il piede dalle asperità del terreno, deve assicurare una buona ammortizzazione. La tomaia è studiata per contenere bene il piede ed essere rinforzata nei punti dove possono verificarsi impatti, come ad esempio sulla punta. La calzata dev’essere perfetta, il piede non deve assolutamente “ballare” e le Scarpe running devono dare una sensazione di tenuta.

  2. #32
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    qui

    http://images.google.it/imgres?imgur...G%26biw%3D1280

    puoi trovare un suggerimento...ma è solo un suggerimento...il parere di un tecnico che ti valuti dal vivo è come MASTERCARD........NON HA PREZZO !!!

    Buon workout.

    eraser

  3. #33
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    Predefinito i miei progressi......

    a distanza di circa 2 mesi (considerando che per circa 25 gg. sono stato fermo perchè in vacanza) e 4 kg persi è il momento di fare un primo bilancio dei miei progressi con la corsa sul tapis roulant.
    Ormai sto seguendo un programma di training presente sul tapis che prevede 40 minuti di corsa così suddivisi: 3 min. a 3 km/h, 1 min. a 4 km/h, 1 min. a 5 km/h, 30 min. a 7 km/h, 1 min. a 5 km/h, 1 min. a 4 km/h, 3 min. a 3 km/h.
    Percorro circa 4 km bruciando circa 400 calorie.
    Faccio questo allenamento per almeno 5 gg. su 7.
    Secondo voi, se arrivassi a fare quei 30 minuti a 8 km/h e riuscissi a correre per almeno 4 volte a settimana alternando un paio d'ore di tennis, farei un buon allenamento perdendo anche qualche kiletto in più o devo aumentare un pochino?

  4. #34
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    Citazione Originariamente Scritto da normalman Visualizza Messaggio
    a distanza di circa 2 mesi (considerando che per circa 25 gg. sono stato fermo perchè in vacanza) e 4 kg persi è il momento di fare un primo bilancio dei miei progressi con la corsa sul tapis roulant.
    ____________________

    Ciao Normal.
    Se un mio paziente mi facesse questo ragionamento mi incaz.zerei di brutto...
    25 giorni di vacanza sono 25 giorni in cui dedicare 30-45-60 minuti al giorno al jogging.
    il resto sono chiacchiere (leggasi "scuse" )

    ____________________

    Ormai sto seguendo un programma di training presente sul tapis che prevede 40 minuti di corsa così suddivisi: 3 min. a 3 km/h, 1 min. a 4 km/h, 1 min. a 5 km/h, 30 min. a 7 km/h, 1 min. a 5 km/h, 1 min. a 4 km/h, 3 min. a 3 km/h.
    Percorro circa 4 km bruciando circa 400 calorie.
    ____________________

    come già ti ho detto il calcolo del consumo calorico è assolutamente TEORICO...lascia perdere...
    ____________________

    Faccio questo allenamento per almeno 5 gg. su 7.
    Secondo voi, se arrivassi a fare quei 30 minuti a 8 km/h e riuscissi a correre per almeno 4 volte a settimana alternando un paio d'ore di tennis, farei un buon allenamento perdendo anche qualche kiletto in più o devo aumentare un pochino?
    ____________________

    se vuoi davvero perdere qualche "kiletto" in prima battuta devi migliorare il tuo piano alimentare (cerca di limitare tutti gli alimenti che sono costituiti da "farine", le patate e la frutta).
    e vai a correre nel parco...

  5. #35
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    Predefinito i miei progressi......

    Ecco i miei progressi:
    60 minuti, 6 km percorsi, velocità max 8 km/h, calorie bruciate 500 circa.
    Il tutto per 4 volte a settimana.
    Intervallate da 3 orette di tennis.
    Spero basti per perdere qualche kiletto.
    Intanto mi sento già molto più in forma e i pantaloni sono più larghi.

  6. #36
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    Citazione Originariamente Scritto da eraser Visualizza Messaggio
    se vuoi davvero perdere qualche "kiletto" in prima battuta devi migliorare il tuo piano alimentare (cerca di limitare tutti gli alimenti che sono costituiti da "farine", le patate e la frutta).
    e vai a correre nel parco...
    visto che non hai letto il mio suggerimento mi/ti quoto il post soprastante...

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