Ciao Etto..già che ho aperto questo nuovo thread, ti ringrazio qui


Ho appena finito di leggere un bellissimo libro di Robin Cook dove trae a fine storia alcune considerazioni interessanti sull’industria farmaceutica: vi riporto fedelmente alcuni punti salineti dal lui affrontati :

"Oggi stiamo assistendo alla graduale ma accelerata intrusione del mondo degli affari nella medicina. Bisogna rendersi conto che la mentalità di una società per azioni condizionata dai suoi bilanci è diametralmente opposta ai tradizionali aspetti di altruismo su cui è stata fondata la pratica della medicina.
I grossi affaristi vedono il cambo della medicina come un’industria altamente redditizia, che garantisce grossi guadagni, un minimo rischio e investimenti a basso capitale. A dimostrare questo spostamento verso interessi di natura commerciale basta osservare il recente fenomeno del fiorire negli Stati Uniti di associazioni a scopo di lucro per la cura della salute dove vengono prescritti i medicinali più costosi senza tener conto della vera utilità di questi prodotti rispetto al vero problema del paziente.
Anche la ricerca si è orientata secondo le direttive del mondo degli affari, le riviste specializzate hanno guardato all’evoluzione delle cose con un curioso disinteresse accademico; i medici sono entrati a far parte della ghenga imprenditoriale.
Il punto importante è che le industrie farmaceutiche sono società che non esistono per il bene pubblico, per quanto esse si sforzino di convincere la gente del contrario. Il loro obiettivo è quello di fornire dei proventi ai loro azionisti.
Il preponderante interesse commercialedelle industrie farmaceutiche è sottolineato dalle assurde somme di denaro (miliardi di $ l’anno) che esse spendono per fare la pubblicità ai loro prodotti, nel tentativo soprattutto di influenzare non solo il cliente ma anche il medico il quale sfortunatamente ne è una facile preda.
Attualmente in America l’industria farmaceutica ogni anno spende più in attività di promozione e in pubblicità che nella ricerca! Secondo Pills, Profits and Politics, tali somme superano anche il totale delle spese sostenute da tutte le facoltà di medicina degli Stati Uniti.
Ci sono casi in cui il bene pubblico è ignorato con consegenze molto gravi: alcune ditte farmaceutiche hanno immesso sul mercato dei prodotti, pur essendo consapevoli che avrebbero potuto essere pericolosi o inefficaci o entrambe le cose, semplicemente per ricavarne dei profitti.
La professione del medico, dello scienziato e del ricercatore stà cambiando. Quello che è stato il suo fulcro ciò l’interesse per la salute del consumatore, stà perdendo terreno di fronte agli interessi economici e commerciali. Il pubblico ha il diritto e il dovere di sapere che tipo di sistema si sta sviluppando."



Pur essendo notizie gia note a molti di noi, mi sembrava carino proporre questo discorso, anche se non so quanto di tutto ciò possa esser generalizzato..l'autore parla di ciò che avviene negli Stati Uniti, ma credo che la cosa interessi anche il nostro paese.