
Originariamente Scritto da
VIERI
Per mille anni e ancora oggi quando, come l'uomo ragno, sento vibrare qualcosa d'indefinibile mi volto di scatto e vedo una bella fig*et**a, provo quasi la soddisfazione di un arciere che ha infilzato il bersaglio.
Oppure un raggio di luce su una coscia, o su un petto femminile che ti spara adrenalina fusa in vena. E' un riflesso condizionato da cui non posso liberarmi,
mi è congeniale ma col tempo e l'esperienza ho cominciato a percepire il vuoto assoluto di certi corpi eleganti, la mancanza di "sostanza" in certe superficialone, prodotte in serie come bamboline di polipropilene.
Esperienza ha significato abbracciarne più di una, forse non come costei ma siamo lì, forse il numero di serie sul culetto era diverso...
E vedere un po' spoetizzare queste forme prive di spessore, lo so,sono vecchio, quasi morto, ma non scemo

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