Non posso far altro che quotare ultra, uno dei pochi che all'elasticità mentale e a un'esposizione sempre educata associa sempre e comunque il concetto che esiste doping e Doping. E poi fa sempre piacere quando una persona che ricorre alla chimica lo ammette senza problemi, accettando il fatto che una % di dannosità dei farmaci (solitamente inversamente proporzionale alla propria cultura/esperienza in materia) esiste.
Se tutti parlassimo solamente quando SAPPIAMO di cosa parliamo, preferendo invece evitare facili sparate a zero su argomenti sui quali le nostre cognizioni rasentano lo zero, elimineremmo il flagello del "sentito dire", che tanto nuoce all'immagine del bodybuilder medio.