Non ho capito il commento se si riferiva a me.
Io ho semplicemente detto che un atleta avrà la sua programmazione da rispettare.
Se non lo fa, non si allena serio, dal momento che si affida a qualcuno.
Un amatore che lo fa per tenersi in forma se stacca una settimana non muore.
Un amatore che si pone degli obiettivi deve stare sul pezzo e a parte acciacchi veramente invalidanti, allenarsi.
Poi bisogna separare le cose.
Atleta? Poco da dire, vedi su.
Amatore "fitness" che "va in palestra"? Se ti prendi pause conta quasi più come mangi.
Vuoi intraprendere un percorso di "costruzione fisica" (non scrivo bodybuilding perché è una parola enorme)?
All'inizio avrai i newbie gains, poi stagnerai.
Se non ti "apri" un po', ti informi, ti ascolti e metti qualche "fondamenta" pseudoteorica al tuo allenamento (nulla di megagalattico) non ne uscirai. Devi abbracciare il dubbio.
Qui di solito si fa selezione naturale.
Continui passando per errori, tieni mentalmente e con l'esperienza capisci pian piano certe meccaniche.
Preferisci il divano.
Inutile negarlo.
Questa strada non è assolutamente per tutti.
Significa aprirsi il c.ulo per guadagni minimi nel breve.
Ecco perché conta la costanza.
Puoi perdere tempo, non ottimizzare, ma alla fine se hai curiosità, ti fai certe domande senza perdere il capo e impari a sentirti, un minimo di quadra la troverai.
Ognuno col suo tempo.
Nel lungo il guadagno minimo diventa ampio.
È la somma che fa il totale, come diceva Totó.
Scritto così sembra facile.
Tutto il contrario!
Dopo è anche vero che non stiamo parlando di matematica.
C'è anche chi rimane fermo nel proprio guscio e pur allenandosi da tempo è sempre immobile...
Ma li, se una persona è lucida, 2 domandine dovrebbe cominciare a farsele prima.
La palestra è "per tutti"? In un certo senso, si.
Andare in palestra con obiettivo ipertrofico lo è? ASSOLUTAMENTE NO.
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