Non volevo intervenire perchè sono di parte![]()
Per me avete ognuno una parte di ragione...
- Ben vengano le torme di appassionati che si informano da soli come possono, sperimentano, studiano, e a volte ottengono risultati migliori di chi lo fa x vocazione professionale. D'altronde il puntare sulla quantità più che sulla qualità può essere utile, spesso i confronti culturali anche se disomogenei portano ottime cose, sempre sapendo discernere tra l'utile e il facezio. (e qui ha ragione Kobez)
- E' pur vero però che la differenza tra chi si legge un articolo su internet la sera o affitta un libro in biblio e tra chi invece passa la giornata (se non l'intera vita) a studiare certe cose è palpabile. La formazione universitaria, specialmente in ambito medico, è mooolto severa...visto che poi i baldanzosi giovani laureati andranno in futuro a "lavorare" sulla salute/vita degli altri, si deve ESSERE SICURI di avergli fornito una competenza solidissima; d'altronde una cosa è leggersi il libro di biologia delle superiori, x quanto esauriente, e un'altra fottersi 3 mesi della propria esistenza su un dannatissimo manuale di fisiologia di 1700 pagine che costa un quarto di stipendio. (e qui, sul "potere" della scienza intesa come studio esatto e rigoroso, dò ragione a Lupo).
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