
Originariamente Scritto da
PistolPete
Non mi ha detto nulla, mi ha detto che, giustamente, le variazioni vanno viste nel tempo ed i parametri sono giusti. Non è che mi dice aumenta 25g di carbo, quello lo faccio io se stallo da un po'. Naturalmente mi da un piano alimentare con delle grammature a seconda delle mie caratteristiche, cambiato nel corso del tempo viste le variazioni ponderali.
La mia perplessità non è nel non mettere peso, possono giocare mille variabili, allenarmi troppo, poco male, riposo, stress, ecc..
Ma se all'inizio, data la mia situazione quasi tragica (aggettivo forte, ma non si discosta di tanto dalla verita) si parlava di salute, adesso si parla di acquistare peso buono in conseguenza ad un'attività sportiva. Perché per la società civile sarei nella soglia bassa del normopeso.
Da qui la mia perplessitá: ho assoluta riconoscenza perché è stata bravissima, ha avuto un approccio graduale portandomi da fare fatica a mangiare 50g di pasta a macinare 3000 calorie, mi ha fatto riacquistare 17kg, quindi non ho nulla dire se non stenderle un tappeto rosso. Dall'altro lato mi chiedo, se in questo particolare momento, in cui il peso è sicuramente basso ma non un problema "salutistico", se abbia tutte le competenze giuste per valutare quello che faccio, seppur da amatore, quasi per 10 ore a settimana. Che è diverso da consigliare un ragazzo che va in palestra a fare tapis roulant o vuole stare in forma.
Vedró, ormai sono due anni, la mente è un po' stanca. Gli stalli sono normali e non credevo fosse facile, non sono ingenuo. Ma da questo punto di vista mi sembra di perdere tempo con questi verbi al futuro.
Poi, meno male che sono diventato malato di palestra e non vedo sempre l'ora di andare, se lo dovessi fare solamente per necessità "extra" sarebbe tragica.
Non so come fa la gente a durare andandoci solamente per dovere.
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