Introito proteico & Testosterone
L'effetto diretto di una dieta iperproteica sui livelli di T non è stato ancora studiato bene suhli esseri umani. Alcune ricerca sulle diete ad alta percentuale proteica sono stata fatte su persone obese e sulla perdita di peso. Quello che segue non può essere applicato a voi, ma vi servirà come esempio per comprendere meglio i fenomeni di una dieta iperproteica.
In uomini obesi, alimentati con 600Kcal/die di cui 400 solo da proteine (50%carne,50%caseine), si è riscontrato un calo del T simile a quello che avviene in un periodo di digiuno. Normalmente, quando i reni filtrano il T fuori dal flusso ematico, una parte di questo viene reimmesso nel sangue.
Le ricerche dimostrano che una dieta iperproteica genera un maggior numero di Chetoni. Quindi si è concluso che i chetoni hanno la priorità rispetto al T ad essere filtrati dai reni ed ad essere riimmessi nel flusso ematico.
Quindi la potenzialità di una dieta chetogenica come la Atkinc o la CKD o la Bodypus o la dieta metabolica si riscontra nella maggiore escrezione urinaria di T dirante la fase di cheto, questo perchè un'alimentazione iperproteica può influenzare il metabolismo di una grande varietà di prodotti chimici.Anche altri alimenti possono influnzare il metabolismo di alcune droghe nell'organismo. Cavoli e cavoletti di Bruxelles hanno la capacità di alterare le funzioni di alcuni enzimi epatici. Quindi attraverso manipolazioni alimentari si può variare la vita media di una droga o farmaco nel sangue. Da vari studi risulta che una dieta a più alta percentuale proteica rispetto ai carboidrati ed ai grassi permette una metabolizzazione più rapida di alcune droghe presenti nel flusso ematico. Da qui quindi ci si chiede se una alimentazione incentrata sul un alto consumo proteico possa influenzare l'attività di alcuni enzimi epatici implicati nel metabolismo di ormoni steroidei endogeni. Difatti è stato evidenziato che un alto introito proteico fa scemare la diminuzione di T. Diminuendo la riduzione di T si va incontro ad un leggero aumento di DHT e/o androsterone ematico, questo è positivo, ricordiamo che una risuzione di DHT permette un aumento del T biologicamente attivo (quello che interagisce con i tesuti). Comunque i livelli di DHT non sono stati misurati, invece si è notato un aumento della perdita urinaria di T, ma questa misyra non è statisticamente importante. Da dire che i soggetti non erano in chetosi, quindi la chetosi non aumenta l'escrezione urinaria di T. A prova di tale aumento vi sono molteplici studi che evidenziano una rimozione di T attraverso le urine quando l'introito di protidi supera quello di carboidrati.
Uno studio opposto prende sette soggetti maschili non atleti tra i 23 e i 43 anni e vuole dimostrare come una dieta iperproteica abbassi i livelli totali di T nel sangue. Invece l'effetto di una dieta ricca di glicidi verrà esposto nel capitolo seguente.
La dieta iperproteica consisteva in un introito calorico tra le 2400 e 2500kcal/die di cui il 44%protidi, 35% carboidrati(CHO) ed il 21% lipidi. I soggetti avevano un peso coeporeo che variava tra i 64 ed i 72 kg. Prendiamo come media 68 Kg quindi circa 150 pounds. Facendo vari calcoli si ricava che gli uomini mangiavano in un giorno circa 270gr di protidi, 215gr di CHO e 58gr di grassi. Comunque il T totale non era così alto come da programma. La misura più importante riguardava la frazione bioattiva di T (quella legata all'albumina ed il T libero o fT). Nei soggetti che seguivano la dieta iperproteica il livello totale di T era del 28% più basso rispetto ai soggetti nutriti con una maggiore percentuale di carboidrati. Questo è importante poiché il livello di T è calato in tutti i 7 soggetti sotto studio, questo calo variava tra il 10 ed il 93%. In questi stessi 7 soggetti il livello di T legato alla SHBG (quindi non bioattivo) scendeva all'incirca del 39%, con una variabile tra il 19 ed il 64%. Ciò dava limpressione che il livello della frazione bioattiva di T fosse più alta nei soggetti alimentati con un maggior introito proteico, ma di questo non siamo certi poiché i livelli di T legati alla SHBG e quelli del fT non sono stati misurati. Notando però che il livello della proteina SHBG era calato del 39% ed il livello totale del T solo del 28%, si pensa che vi sia più T bioattivo che possa interagire con i tessuti.Si è però anche notato un certo aumento dell'ossidazione dell'Estradiolo nei soggetti nutriti con alto tasso proteico, in un range aumentato del 14,15%. Sfortunatamente il livello di estradiolo non è stato misyrato. Questo ci porta a pensare che un elevata ossidazione di estradiolo possa diminuire i livelli di T attraverso il feedback negativo attuato dall'estradiolo. Rimane comunque difficile giungere ad una conclusione esatta, ma se questo è ciò che accade realmente allora una dieta iperproteica potrebbe abbassare la capcità anabolica del T. Sfortunatamente questo non è stato verificato in laboratorio, ma di una cosa siamo certi: la diminuzione di T è data o da un aumentata escrezione urinaria come T o come metabolita solforato o da un'aumentata conversione in estradiolo e la sua ossidazione epatica.
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