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L'androstenedione è uno steroide precursore dell'ormone maschile testosterone prodotto dalle ghiandole surrenali e dalle gonadi ed è bandito dal Comitato Olimpico internazionale.

Esso avrebbe la doppia funzione di sviluppare i muscoli, di aumentare la forza muscolare e la resistenza allo sforzo. Questo effetto sarebbe visibile come un aumento del testosterone misurato nel sangue.

L'androstenedione è prodotto normalmente nel nostro organismo dalle ovaie delle donne, dalle ghiandole surrenali e dai testicoli e può essere convertito nei tessuti periferici in testosterone da un enzima, la 17-beta-idrossi-steroide deidrogenasi.

Un suo parente stretto chiamato Dhea (deidroepiandrosterone) è popolare per le stesse presunte virtù e viene propagandato come rimedio contro la vecchiaia. Essendo entrambi prodotti naturalmente dal nostro corpo avrebbero come vantaggio di essere difficilmente scopribili ad un controllo e di essere privi di effetti collaterali.

Un recente studio pubblicato nella rivista della associazione medica americana «Jama» e commentato in «Lancet» smentisce entrambe le credenze. Per andare alla radice della questione si somministrarono oralmente dosi moderatamente alte di androstenedione, corrispondenti a quelle usate normalmente dagli atleti come doping, ad un gruppo di 20 giovani atleti di 19-29 anni di età aventi livelli normali di testosterone.

Si controllò in seguito l'effetto sia a livello della grandezza delle fibre muscolari che sulle prestazioni atletiche e la resistenza allo sforzo durante un periodo di allenamento totale di due mesi. Paragonando la forza muscolare e la resistenza allo sforzo dei giovani trattati con un gruppo di controllo dalle medesime caratteristiche di allenamento e di età, non si notava alcuna differenza tra i due gruppi.

Il livello di testosterone nel sangue non era pertanto variato o per lo meno non era variato tanto da poter evidenziare un risultato tangibile sulla composizione corporea. Tali risultati non erano inattesi in quanto precedenti studi su animali avevano dimostrato delle proprietà androgeniche molto deboli di tali preparati.

Sembra inoltre dimostrato l'effetto dell'androstenedione nel ridurre il colesterolo «buono» nel sangue chiamato Hdl e di aumentare le concentrazioni nel plasma sanguigno e nelle urine dei livelli di estrogeni femminili (sia estrone che estradiolo) fino ad arrivare con l'uso prolungato ad una ginecomastia.

Un precedente studio nelle donne ha dimostrato che una singola dose di androstenedione provoca invece l'aumento della concentrazione di testosterone (ironia del metabolismo ormonale). E' in questo senso che ormai negli USA l'androstenedione è stato soppiantato dal 4-androstenediolo, 5-androstenediolo, 19-norandrostenedione e dall' ultimo arrivato 19-nor-5-androstenediolo evoluzione biochimica dello stesso principio di base che era l'androstenedione.

Questa rapida evoluzione (pochi mesi n.d.r.) col fine di sviluppare un preparato mirato, con una emivita più longeva e minor rischi correlati ad un uso prolungato.

Articolo tratto e personalmente rielaborato da "Tuttoscienze"