Effetti della dieta sulla secrezione di testosterone parte I

L'asse I-I-T (ipotalamo-ipofisi-testicoli)

Le ghiandole comprese in questo asse sono:l'ipotalamo,l'ipofisi e le gonadi maschili o testicoli.
La sequenza degli eventi culmina con la produzione e il rilascio di Testosterone e parte dall'ipotalamo.
Nell'ipotalamo vi sono delle cellule nervose che rilasciano un ormone chiamato Gonadotropina-rilasciante ormone (GnRH) un RF (releasing factor) che stimola la produzione dell'ormone Luteinizzante (LH). Il GnRH è un decapeptide (catena di 10 aminoacidi), viene rilasciato nei vasi sanguigni connessi con l'ipofisi anteriore (adenoipofisi) e, come prima ho detto; stimola questa a rilasciare l'ormone LH. L'LH viene secreto nel flusso ematico e va a legarsi con i recettori nelle cellule di Leyding dei Testicoli. Questo stimola l'attività di un enzima,P-450scc o “enzima di scissione della catena laterale del colesterolo”. Dopo una serie di 5 tappe enzimatiche, il colesterolo è convertito in testosterone. L'organismo regola il livello ematico di T circolante attraverso vari meccanismi.Una volta entrato nel flusso ematico , circa il 44% del T viene legato ad una proteina chiamata “sex-hormone-binding-globulin (SHBG)” o “testosterone- binding-globulin(TeBG), questo per mostrare la grande affinità per il T rispetto all'Estradiolo(E2,un estrogeno).
Circa il 54% del T viene legato dall'albumina e da altre proteine, lasciando solo il 2% libero dalle altre proteine. Questo T libero è definito “Testosterone libero (fT). Dagli ultimi studi si crede che solo il fT o il T legato all'albumina è realmente utilizzato per l'interazione con gli altri tessuti del corpo. Di questo T utilizzato per l'interazione con gli altri organi, una parte si lega a recettori steroidei situati in molti tessuti ,come i muscoli scheletrici dove stimola direttamante la sintesi proteica o nel cervello e negli adipociti dove viene convertito in E2 da un enzima (aromatase enzyme). In altri tessuti, come la prostata, viene convertito in dihydrotestosterone(DHT) dall'enzima 5-alpha-reduttasi. O il T o la sua conversione in E2 o DHT possono inibire la sua stessa produzione.
E2 e T esercitano un più forte effetto inibitore rispetto al DHT sulla produzione di T. Tale processo è chiamato “inibizione di Feedback-negativo”. Questo è il motivo per cui l'utilizzo di seroidi, enzimi inibitori e proormoni provocano la caduta, nel momento in cui nn vengono più utilizzati, della secrezione endogena di T. Difatti se il livello ematico di T è elevato aumentano anche i segnali inibitori alla sua produzione. Il risultato è che l'organismo produce meno T.
Un altro problema è quando i livelli di T scendono senza aver utilizzato farmaci, di questo ce ne occuperemo nel capitolo che segue. L'organismo dispone di meccanismi regolatori molto dinamici ed i motivi di un calo della produzione ormonale sono molteplici, noi ci occuperemo di quelli inerenti l'alimentazione.

Effetti dell'assunzione calorica sulla produzione di Testosterone

Molti credono che l'unico modo per ripulire il corpo dal grasso in eccesso sia il digiuno o una forte restrizione calorica. In molti però tale metodo non sempre funzione.
Allora che effetto ha una deprivazione calorica sulle risposte ormonali dell'asse I-I-T dell'organismo? Un digiuno protratto per 5 giorni abbassa i livelli di LH,T e fT del 30-50%. Questo avviene perchè, l'organismo, privato dell'energia necessaria, rilascia meno GnRH dall'ipotalamo. Questo comporta uno stimolo troppo lieve per il rilascio di LH, per cui il rilascio di LH in ogni intervallo di tempo tende sempre più a diminuire provocando una sempre minore stimolazione al rilascio di T. La caduta della produzione di T comporta la perdita di massa muscolare che si ha dopo un periodo di digiuno.
Una severa restrizione calorica, sia imposta con una riduzione dell'assunzione alimentare, sia con un'attività fisica eccessiva, abbassa i livelli di Testosterone. Non abbiamo dei numeri precisi, ma comunque una restrizione calorica del 15% non abbassa i livelli di T. Questo è importante per chi si sta programmando un piano alimentare, difatti se si esagera con il taglio delle calorie si può dire addio ai propri muscoli. La buona notizia è che se si ritorna ad un introito calorico posistivo (tante calorie ingerite quante sono quelle spese) i livelli di T tornano normali. La brutta notizia è che se si è occupati in persistenti esercizi di alto volume protratti troppo nel tempo, un introito calorico maggiore non farà tornare nella norma i livelli di T. Difatti quando dei soggetti maschi venivano sovranutriti per indurre un aumento di peso, ecco che tendevano ad una diminuzione dei livelli di T tanto quanto ad un aumento di massa grassa. Non sarebbe saggio, quindi, limitare la propria assunzione calorica sotto le 1000kcal del'energia di mantenimento (sotto il 15% del proprio fabbisogno basale).
Inoltre si è notato che un aumento della massa grassa in poco tempo e/o lievi e persistenti aumenti di adipe abbassano i livelli di T . Questo avviene a causa di una relazione inversa tra insulina e T e/o
l'enzima (aromatize) preposto alla conversione di T in E2(estradiolo, estrogeno). Abbiamo chiaro che un aumento della massa grassa aumenta l'attività di quell'enzima nelle cellule adipose e quindi la conversione di T in estradiolo. Il legame con l'insulina è invece molto più complesso ed ancora poco chiaro. Alcune ricerche hanno evidenziato un legame tra insulina e regolazione del rilascio del T. Ad un gruppo di atlei è stato fatto bere un pasto liquido ricco di carboidrati e proteine, che ha innalzato i livelli di insulina, questi hanno mostrato un calo di T durante l'allenamento. Questo può essre dovuto o ad un aumento della quantità di T presa dai tessuti, come i muscoli scheletrici, aumentando la sua escrezione con le urine o ad una diminuzione della sensibilità dei testicoli a produrre T.
Oltre ad essere in relazione con l'introito calorico, i livelli di T possono essere anche legati alla idratazione ed al sonno. Una perdita del 3.8% del peso corporeo dovuta alla disidratazione durante un esercizio leggero non affligge i livelli di T, ma comunque con la disidratazione non si scherza, è consigliabile bere molto ogni giorno, all'incirca 30cc di acqua per kg di peso corporeo. Anche la carenza di riposo può abbassare i livelli di T. Disturbi durante il sonno dovuti anche ad un diverso ciclo giorno/notte possono abbassare i livelli di T del 50%. Quindi cercate di dormire almeno 7 o 8 ore a notte.

traduzione a cura di Ct-7b (Anto)

Nella II tratterò il legame tra T e i vari macronutrienti.