deficit deadlift e deadlift off boxes sono la stessa cosa: tu stai su un rialzo di qualche cm (quanto è soggettivo, prova con 5cm per iniziare)
deadlift from boxes è lo stacco dal ginocchio, con i dischi che poggiano su dei rialzi
deficit deadlift e deadlift off boxes sono la stessa cosa: tu stai su un rialzo di qualche cm (quanto è soggettivo, prova con 5cm per iniziare)
deadlift from boxes è lo stacco dal ginocchio, con i dischi che poggiano su dei rialzi
Ultima modifica di °°sOmOja°°; 19-04-2015 alle 09:04 PM
Navigando in rete ho scoperto l'arcano. In pratica nelle tabelle di Sheiko che si trovano in giro ci sono errori di traduzione. I "deadlift off boxes" in realtà sono sempre i "deadlift from boxes"...cioè gli stacchi dai blocchi. Infatti tra i vari programmi ad un certo punto ci sono tipo 4-5 singole di "deadlift off boxes" al 100% dell'1RM. E' lo stesso Ado Gruzza ad averlo detto in un suo vecchio post, ed ha aggiunto che in pratica gli stacchi a percentuali più alte sono gli stacchi dai blocchi, mentre quelli a percentuali più basse sono gli stacchi con deficit.
Quindi il bilanciere in partenza deve trovarsi appena sotto il ginocchio? Invece nel "rack pull" (che credo sia sempre uno stacco parziale...no?) a che altezza dovrebbe essere il bilanciere?
sulla base di quanto ho potuto appurare parlando con alcuni coaches all'estero e vedendo allenare i loro atleti, credo che qualche leggera differenza esista e sia dovuta a situazioni soggettive.
In pratica:
sullo stacco deficit ovviamente nessun dubbio, l'atleta si trova in piedi sui blocchi e il bilanciere è a terra;
riguardo allo stacco "from boxes" sarebbe appunto il nostro pin pull, ovvero l'atleta stacca dai perni/rialzi/pin di una gabbia e compie un movimento parziale per allenare i lockouts e riappoggia ogni volta il bilanciere sugli staggi ripartendo da quella posizione (tranne che non si tratti di singole alzate);
nel "deadlift off boxes" il termine off andrebbe interpretato nell'accezione originale di "fuori da" e quindi "fuori dai pin/appoggi/rialzi; l'atleta quindi staccherebbe il bilanciere da posizione rialzata per non compiere l'intero movimento e sollevare più peso ma poi non lo riappoggerebbe sui perni nella fase eccentrica dopo il lockouts ed eseguirebbe tutte le ripetizioni previste restando in tensione con il bilanciere sopra il ginocchio senza scaricare lo sforzo sui pin; si tratterebbe in pratica di una serie di shrugs a rom molto più ampio.
Con la solita dissacrante ironia che mi contraddistingue, mi ero persino posto il problema secondo cui Sheiko, infastidito dalle continue domande, avesse inserito provocatoriamente un esercizio ambiguo, giocando sulle difficoltà di traduzione e terminando subdolamente il suo programma con un invito ad andare a staccare letteralmente "off boxes" ossia....."fuori dalle scatole"!!
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Pare tuttavia che la mia tesi non abbia riscosso molti favori tra gli studiosi del bolscevico, nonostante io continui ad essere profondamente persuaso in tal senso.![]()
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
La settimana prossima dovrei iniziare lo Sheiko (il programma da 3 giorni a settimana, quello "nuovo" preso dal forum di Sheiko). In sostanza si dovrebbe fare il #37, poi il #30 e poi il #32 (sono stati tutti leggermente modificati da Sheiko in persona).
Però alcuni esercizi complementari presenti nel programma non mi vanno a genio, per vari motivi. In particolare, le croci con manubri da fare a mo di stretching, proprio non mi piacciono e mi danno pure qualche fastidio. Secondo voi le distensioni con manubri (su piana o vanno bene pure su inclinata?) e/o le parallele svolgono altrettanto bene il lavoro di stretching dei pettorali?
Si potrebbero poi inserire le trazioni, press con kettlebell ed un pò di lavoro (qualche serie) di bicipiti e tricipiti? Dite che è meglio inserire qualcosina alla fine di ogni allenamento, oppure si potrebbe fare una piccola sessione "accessoria" al sabato?
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