I PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’ALLENAMENTO



Nel processo di allenamento intervengono differenti leggi: biologiche e fisiologiche, biomeccaniche, pedagogiche, psichiche e logiche.
Esse vanno tenute tutte in debito conto affinché possano esse adeguatamente sfruttate ed è quindi importante che il tecnico possieda un ottimo livello culturale e scientifico e sia supportato da una valida equipe di collaboratori.
Nella scienza dell’allenamento la conoscenza e la raccolta di queste leggi ed i compiti di intervento per assolvere ad esse sono disciplinati dalla formulazione di altre leggi di natura generale che la scuola di Harre, di stampo socialista, definiva principi didattici.

Tali principi, che costituiscono una selezione delle leggi basilari per l’intervento nel campo specifico dell’allenamento sportivo, dovrebbero esser noti a tutti gli educatori, gli insegnanti, i tecnici ed i preparatori atletici.
Essi sono validi per qualsivoglia processo pedagogico organizzato e dunque pure per l’allenamento sportivo in cui sono stati trasferiti; di conseguenza, possono essere applicati agli obiettivi specifici dell’allenamento.

Oltre a ciò, tuttavia, sempre seguendo le leggi che caratterizzano l’allenamento, il collettivo di Harre formula altri fondamentali principi, denominati precisamente principi del carico, che di proposito non sono inseriti tra i principi didattici teorici, in quanto esulano dalle leggi generali della natura del corpo umano come anche dai principi base della struttura dell’allenamento e dell’insegnamento sportivo ma vanno a costituire delle specificità nel processo di pianificazione di un programma d’allenamento, nella sua struttura in base alla disciplina praticata nonché della periodizzazione in fasi in ragione degli obiettivi prefissati e sul contenuto in termini di carico calcolato in relazione al livello dell’atleta.
Questi principi sono appunto tutti inerenti al concetto del carico di allenamento (già trattato nei post precedenti, n.d.r.) e non possono essere presi in esame isolatamente, a causa dell’indissolubile collegamento che li unisce e per il quale sono riconducibili a sistema, ovvero ad un insieme logico e preordinato che obbliga ad assimilarli e studiarli nella loro globalità e nella conseguente relazionalità.

I principi si riferiscono ad ogni aspetto e compito del processo di allenamento, ne determinano il contenuto, i mezzi o le esercitazioni impiegate, la metodologia scelta, l’organizzazione di tutte le fasi della preparazione: costituiscono una guida imprescindibile ed impegnativa per l’attività dell’allenatore, sia perché facenti riferimento all’applicazione complessa e consapevole delle leggi generali del processo unitario formativo – educativo, sia in quanto in essi si rispecchiano le esperienze generalizzate della pratica concreta.



Harre ed i suoi collaboratori individuano 8 principi fondamentali del carico di allenamento e, precisamente:

- principio della progressività del carico,
- principio della continuità o del carico per l’intero anno,
- principio della periodizzazione e costruzione ciclica del carico,
- principio della consapevolezza,
- principio della sistematica,
- principio dell’evidenza,
- principio della razionalità,
- principio della stabilità.



A mio avviso questa parte rappresenta la più interessante, compendiosa con riguardo all’argomento ed innovativa per la scienza sportiva del tempo di tutta la pur voluminosa trattazione della Teoria dell’allenamento di Harre, al punto che l’ho addirittura scelta per dare il titolo al presente thread (“I principi dell’allenamento nella Teoria di Harre”)
.

Proverò pertanto, a partire dalla prossima volta, ad illustrarvi detti principi portanti uno per uno, con le molteplici reciproche relazioni e connessioni intrecciate tra loro, dedicando un post per ogni principio formulato e sempre nel doveroso rispetto che merita la filosofia di concetto e di stesura originaria.