come sintetizzato da te, il discorso è piuttosto lungo e complesso e, soprattutto, non sarebbe corretto generalizzare per tutte le discipline, le differenti necessità individuali o di gruppo (sport di squadra), le numerose situazioni diverse che si possono presentare e le caratteristiche individuali di ogni atleta.
Tuttavia il mio modo di vedere predilige di non effettuare prima del workout uno stretching completo e prolungato, al fine di evitare un eccessivo allungamento del muscolo in contrasto con l'accorciamento forzato cui sarà sottoposto dopo ma, piuttosto, di eseguire un simil stretching, ovvero dei movimenti dolci e graduali analoghi o simili a quelli tipici della fase eccentrica dell'esercizio da affrontare e quindi replicabili a breve con il carico (come quelli che puoi intuire dalla foto postata) e di svolgere pure il warm up con lo stesso esercizio a carichi modesti e progressivi, salvo particolari ragioni climatiche o di temperatura o personali che richiedano un riscaldamento cardiocircolatorio apposito.
Inoltre di non eseguire lo stretching durante l'esercizio o tra una serie e l'altro, salvo qualche movimento decontratturante che si dovesse rendere necessario e che non annovero tra le posizioni di stretching.
Di effettuare viceversa lo stretching durante le fasi successive all'esercizio ma dopo aver fatto trascorrere un certo lasso di tempo (20'/30') durante i quali i muscoli della catena cinetica interessata abbiano già avuto modo di decontrarsi naturalmente, così da non costringerli a posizioni di allungamento di immediato ed improvviso contrasto all'azione concentrica precedentemente conclusa.
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