grazie a tutti voi, ragazzi, per l'attenzione e gli interventi.
Approfitto anche dell'occasione per specificare ulteriormente alcuni concetti, che ritenevo si evincessero dal contenuto del post - ad ogni buon fine ora riportato sotto in sintesi - ma che pare abbiano suscitato all'esterno curiosità in taluno, forse poco avvezzo a quelle che sono le peculiarità di allenamento di chi persegue lo sport dei pesi come una disciplina atletica, quale peraltro sarebbe per genesi e non come una qualunque attività ludica e goliardica da svolgere in palestra per scaricare tensioni, compiacersi della propria frivolezza o trascorrere del tempo altrimenti desolatamente vuoto .![]()
E' chiaro che Dario non ha iniziato il programma che lo ha condotto al test del video partendo da un bilanciere scarico, per il semplice motivo che trattavasi di un atleta agonista proveniente da una disciplina atletica imperniata in buona parte sulla forza fisica.
Nei tempi recenti tutte le squadre di rugby e football americano di una certa levatura svolgono un adeguato piano di potenziamento generale fondato sull'allenamento con i sovraccarichi.
Dunque anche il nostro ragazzone si era cimentato con squat, distensioni in piedi e su panca, stacchi e rematori che, in quanto esercizi multiarticolari, non a caso costituiscono la base per una seria preparazione propedeutica off season di tante discipline atletiche.
Questo tuttavia era stato scritto in premessa,come pure avevo scritto che il nostro aspirante Pl era stato sottoposto ad un test generale per stabilire le basi di partenza del primo planning, onde scegliere l'assetto più idoneo, stabilire le giuste percentuali ed incrementare i carichi in corso d'opera.
allo stesso modo, però, era stato appunto posto in evidenza come essersi allenato con squat e stacchi al fine di un potenziamento generale per altra attività sportiva non poteva coincidere con il set up, la tipologia di esecuzione dell'esercizio e la scelta dei carichi da affrontare nel momento in cui ci si fosse trovati di fronte alla necessità di trasformare quelle pur ottime esercitazioni in alzate principali.
Chi esegue un'accosciata o uno stacco per potenziare la muscolatura (e non come lift di gara) può ovviamente ben essere forte, se dotato da madre natura di una favorevole struttura e se costante nell'impegno ma, chiaramente, non si pone il problema se quell'alzata possa essere valida in pedana, ergonomicamente efficace nel risultato e favorire auspicabili incrementi del carico: potrei optare per lo stacco alla rumena o a gambe semi flesse, effettuare 3 serie da 12 reps., non affondare in accosciata e non fare il fermo al petto nella panca senza che tutto ciò - richiesto in ambito specifico di powerlifting - infici minimamente il piano di preparazione atletica del mio sport di squadra.
Se stacco in 5x5 o in 4x8, potrei non conoscere il mio 1PR, non essere interessato a verificarlo e non allenarmi affinchè sia determinante; se invece, tempo dopo, mi inserisco in un team di pl cambiano le esigenze e le prospettive, vengo corretto e mi adeguo, perseguo un protocollo differente di preparazione.
Nella fattispecie in esame, a Dario è stata richiesta un'esecuzione diversa dello stacco da quello per lui abituale, è stato parzialmente reimpostato e messo alla prova con un primo test d'ingresso, nel quale ha sollevato 210 kg. in maniera un po' sporca (cioè sbilanciandosi) e quindi non particolarmente meritevole di ripresa video.
Il carico ora citato, che sembrerebbe notevole per un uomo in buona forma fisica o un giovane di media corporatura che frequenti con profitto una palestra, non era altrettanto segnalabile in un atleta di 110kg. e oltre l'1,90 già agonista in sport di prestanza fisica ed allenato a sufficienza.
Ben più rimarchevole appare - a mio avviso - la capacità del ragazzo di incrementare il personale di 40chili in 6 settimane, nonostante il tetto di partenza extra PL fosse più che discreto e l'atleta non del tutto neofita nell'allenamento con i pesi.
Il fatto che ragazzi ed adulti di buona genetica, con un tenore di vita regolare e ordinato, in costante allenamento benchè in settori sportivi vari, entusiasti e motivati possano ottenere incrementi e risultati importanti in breve tempo - sempre se disposti a curare la tecnica esecutiva ed a correggere gli inevitabili difetti - non deve stupire più di tanto gli estranei al mondo agonistico ed alla pratica metodica di uno sport.
Il caso postato fa effetto in quanto, data la mole del soggetto,il risultato delle 6 settimane ha condotto ad un'alzata di 250kg.; tuttavia, con soggetti di corporatura media e basi appena discrete, mi è capitato, anche recentemente, di registrare progressi pure maggiori in analogo limitato decorso di tempo.
In proposito e per un più preciso riferimento conto di postarvi al più presto sul presente 3d, senza aprirne inutilmente uno nuovo, un esempio concreto ed attuale di quanto raccontato.
Un caro saluto ad abacus, Tets., Wild e dark![]()




, per il semplice motivo che trattavasi di un atleta agonista proveniente da una disciplina atletica imperniata in buona parte sulla forza fisica.
come pure avevo scritto che il nostro aspirante Pl era stato sottoposto ad un test generale per stabilire le basi di partenza del primo planning, onde scegliere l'assetto più idoneo, stabilire le giuste percentuali ed incrementare i carichi in corso d'opera. 
il risultato delle 6 settimane ha condotto ad un'alzata di 250kg.; tuttavia, con soggetti di corporatura media e basi appena discrete, mi è capitato, anche recentemente, di registrare progressi pure maggiori in analogo limitato decorso di tempo.
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