Non è questione di credere, è chimica del corpo, fatti che possono essere confutati.
Il discorso proteine lente - veloci è una bella trovata commerciale, non è che le proteine "lente" non fanno in tempo ad arrivare nei muscoli e quindi sei destinato al catabolismo o c'è una tempista terminata la quale chissà dove vanno a finire queste proteine ingerite....la velocità di assorbimento degli alimenti dipende da una molteplicità di fattori, la masticazione spesso non considerata e sicuramente la composizione del pasto. Ad esempio, la presenza di fibra alimentare proveniente dalla verdura e dalla frutta rallenta l'assorbimento degli zuccheri, contenendo così il picco glicemico post-prandiale.
Le interferenza nella velcità di assimilazione sono diverse:
La natura dello zucchero di un alimento:
La composizione chimica e la struttura dei carboidrati ne determina la rapidità di digestioneiù i carboidrati sono semplici, maggiore è la rapidità di digestione, quindi di assorbimento; alcuni carboidrati, tuttavia, non vengono digeriti (quindi assimilati) e non danno aumenti di glicemia (è il caso dell'amido resistente di tipo I, che non è accessibile e di tipo II, non gelatinizzato, ovvero la fibra solubile)
Alcuni carboidrati invece vengono assorbiti, ma sono costituiti da zuccheri che diventano glucosio molto lentamente, non dando significativo aumento di glicemia (come il fruttosio). E' il caso anche dello zucchero da tavola (saccarosio) che essendo costituito per metà da glucosio e per metà da fruttosio ha un indice glicemico che è la metà di quello del pane bianco, costituito invece da solo glucosio.
La trasformazione e la cottura : Durante la cottura l'amido gelatinizza, assorbendo acqua e diventando particolarmente digeribile, ma con il raffreddamento parte di quest'amido subisce un processo di retrogradazione e non viene attaccato dagli enzimi digestivi come avviene al punto 1.b (amido resistente di tipo III). Se l'alimento è consumato crudo e l'amido non ha subito gelatinizzazione è meno digeribile, quindi meno assorbibile.
Le interazioni con gli altri nutrienti
La presenza di grassi rallenta lo svuotamento gastrico e di conseguenza la velocità di digestione e di assorbimento dei carboidrati. Ad esempio il latte intero ha un IG inferiore a quello del latte scremato.
La presenza di fibra, sia solubile che insolubile produce una diminuzione della velocità di transito intestinale e dell'assorbimento dei carboidrati, interferendo con l'IG
Altri fattori sono legati all'individuo, la Velocità di svuotamento gastrico, la Velocità di assorbimento intestinale e la Secrezione di insulina e/o resistenza periferica alla sua azione
Inoltre va considerato il concetto di indice dinamico specifico o A.D.S. che è il dispendio metabolico( o “spesa energetica”) legato alla trasformazione dell'alimento. L'A.D.S. per le proteine è stimato pari al 15% (contro il 6% per i glicidi e il 2% per i lipidi). L'A.D.S. di una razione alimentare mista viene calcolato tra il 6% e 10%. Le proteine hanno un indice dinamico specifico più alto rispetto a grassi (che quindi diminuiscono I'ADS delle proteine) e carboidrati, ciò significa che una grossa parte delle calorie introdotte con le proteine deve venire impiegata per utilizzare e digerire la proteina stessa.



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