Uncle Tattoos, ho dato un'occhiata al tuo post.
E' la verità assoluta, e non sono lusinghe.
Quando ero bambino, pieni anni 80, bisognava assolutamente fare nuoto perché è lo sport più completo. Io avrei voluto giocare a calcio come gli amichetti, ma non si poteva, perché ci si faceva male ed era un brutto ambiente.
A distanza di anni, posso dire che la mia società di nuoto (e poi pallanuoto) faceva pena dal punto di vista tanto tecnico quanto psicologico. Le spalle le ho massacrata con la pallanuoto... l'ambiente era pessimo, dico, si è mai visto un presidente picchiare un proprio atleta? Ok, stavo facendo lo scemo (stavo tentando di "decapitare" un compagno di squadra chiudendogli la testa in una porta, ovviamente mai avrei pensato di stringere visto che stavamo semplicemente facendo gli scemi negli spogliatoi), ma un presidente che arriva e ti prende a pugni sulla spalla che messaggio passa? Che ti ritrovi costretto a reagire tirandogli un pugno in faccia, lasciandolo più basito per la reazione che dolorante per il pugno? E che ogni volta che nsce una lite in spogliatoio gli istruttori stessi contribuiscono ad alimentare un'atomosfera da combattimento fra galli... io sono pacifico, ho usato le mani solo durante gli anni della pallanuoto, contro miei compagni perché si teneva una pressione enorme e si era in tensione e alla minima scintilla erano botte. e chi avrebbe dovuto tenerci a bada, alimentava il fuoco perché con un'atmosfera così carica nelle loro menti malate ci sarebbe stata più grinta... si grinta a prendersi a pugni fra compagni e a odiarsi piuttosto che a cementare il gruppo.
Incredibile, altro che dimensione ludica... ovviamente per la palestra il discorso è diverso.
Però è estremamente facile, direi sottinteso, cadere nelle brutte abitudini. Che non significa necessariamente steroidi, ma alimentazione sbagliata, allenamenti sbagliati, tecnica sbagliata, integrazione come fosse una magia... insomma, molto male.
Ma in quante palestre ci sono trainer che sanno seguire un adolescente? E' più facile che questi cerchino rifugio nei consigli dei soliti grossi, che in queste circostanze hanno un'erezione del proprio ego e si mettono a dispensare consigli che è meglio evitare.
Il mio primo trainer, ex dopato, almeno mi dava dritte alimentari logiche, niente diete da ossessione, niente polveri magiche... poi le schede erano quelle che erano, però ricordo che puntava tanto sugli esercizi di base: ricordo poco o nullo l'isolamento, macchine si ma con raziocinio (una sorta di lounge squat molto arcaica ma efficace, lat machine, pulley, vertical row, leg press inclinata...), certo erano 12 10 8 6 per la parte superiore 15 12 10 8 per la parte inferiore, però era già meglio di niente.
Credo che da qui si possa lanciare un messaggio utile ai ragazzi algi esordi del ferro.
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