Il problema direi che è schematizzabile così:
1- i test fatti dalle ditte che commercializzano non hanno imho un vero valore scientifico
2- i test della ditta che produce il prodotto X si limitano a valutare la eventuale tossicità di X, ma non contemplano i casi di X assunto in concomitanzia con 5 altri prodotti diversi (magari tutti stimolanti, vaso dilatatori, ecc.) shackerati allegramente nel bibitone
Sul punto 2 faccio un esempio fresco. Dovendomi fare delle capsule ceramiche, mi sto documentando su quelle in zirconio ceramica che sembrano essere la migliore soluzione tecnica del momento, sia come estetica che come biocompatibilità del materiale: ci sono numerosi test infatti che dimostrano come l'ossido di zirconio oltre ad essere di colore bianco, sia anche ottimo dal punto di vista della biocompatilità. Peccato che, indagando un pò più a fondo, emerge che tutti questi studi si sono limitati a studiare il materiale in sè, ma nessuno ha preso in considerazione come si comporta l'ossido di zirconio in presenza di altre otturazioni di tipo metallico preesistenti: si parla di correnti galvaniche, di rilascio di ossidi, di tossicità. Ma alla ditta che produce l'ossido di zirconio questo non interessa, importa solo avere un certificato da esibire che dice che il suo prodotto è sicuro. Che poi la sicurezza sia del tutto relativa e dipenda dal contesto poco importa. D'altronde loro vendono capsule in zirconio, al resto ci deve pensare (e rispondere) il dentista. Quindi dico...ma se persino in ambito dentistico medicale c'è una tale incertezza, davvero mi volete far credere che una ditta di integratori, per quanto seria possa essere, si prende il maldipancia e la spesa di testare il suo prodotto con tutti i possibili accoppiamente che il ragazzino palestrato può infilare nello shacker? Io dico di no, e difatti per questo scrivono di utilizzare sotto consiglio del medico (cioè per pararsi il qlo).