Vi stilo un breve resoconto della mia prima esperienza in una competizione di powerlifting: come premessa è doverosissimo un sentito GRAZIE di vero cuore a tutti i ragazzi che mi hanno supportato sia virtualmente che fisicamente sul posto: Claudio (Somoja) e Paolino (IronPaolo) che più di tutti si sono prodigati nel gestire la mia iscrizione, le regolazioni, il riscaldamento, il carico e scarico pesi nel riscaldamento (vi giuro mi sentivo in colpa a far sfacchinare gli altri per me!) ma soprattutto la concentrazione e l'incoraggiamento, il supporto morale e l'indirizzamento verso l'ottica di gara. Inutile dire che senza loro due avrei reso mooolto meno (dicano quello che vogliano
) ma proprio perché sarei stato meno confidente in me stesso. Grazie poi ad Ado Gruzza, a Giovanni (Tony Musante) a Milo per i video, a Grispa72, Gianlu..., Cicco277, Irene e tutti gli altri ragazzi e ragazze che ho conosciuto e non vogliatemene, ma sono rincoglionito ed i nomi mi entrano ed escono dalle orecchie, ma non dimentico nessuno vi giuro! Quindi se non siete citati non preoccupatevi, è solo la memoria a colabrodo, non per cattiveria
La giornata inizia alle 11:30, dopo 2 ore di macchina con fidanzata, sorella e amico come supporters dagli spalti. Appena arrivato Giovanni mi avvia alle procedure: in primis con Claudio andiamo a prendere le altezze a cui settare i rack per squat e panca, fatto ciò procedo con la registrazione dove mi tesserano e mi pesano: 86,8Kg. Mi fanno rileggere il foglietto e vedo scritto "76,8" al che glielo faccio correggeresarebbe stato felice il mio Wilks ma 10 Kg sono decisamente troppi! Dichiaro le entrate, dopo rapida ponderazione: 200-125-225. Lo so, avevo detto che sarei entrato con 200-130-230 ma la paura di soffrire la tensione mi ha fatto fare un passo indietro... Mi tesserano e mi danno una maglietta dell'evento in omaggio. Scendo e mi presento dall'arbitro federale per il controllo attrezzatura, passa tutto fuorché la maglietta dei Manowar, mi dice sorridendo "Questa...mmmh, magari meglio di no eh?" Io sorrido e la metto da parte, ne avevo portato due apposta
Da lì mi faccio fuori un pasto rapido alle 12:30; un frullato di frutta e proteine, senza latte; avendo paura che si appesantisse la digestione ho preferito restar leggero, pure troppo. La gara vera e propria inizia alle 13:30, ma essendo così tanti (20 atleti) si fanno due gruppi da 10; io cado nel secondo.
Inizio il riscaldamento, seguito da Paolo e Claudio: qualche ripetizione orrenda di warmup e poi doppie e singole a 120-140-160Kg... non ricordo più se abbiamo provato anche i 180! Ma mi parerebbe di no...
Dopo la prova degli altri del mio gruppo tocca a me (l'ultimo): stranamente ero tranquillo, ma mi sembrava di essere inebetito: non mi rendevo conto forse? Arrivo in pedana e saluto gli spotter, ma quando la mano si posa sul bilanciere tutto cambia...sono io e il ferro. E' il momento di vedere se il lavoro svolto finora è valso la pena o se ho sprecato tempo e non ho la testa per queste cose... ed in un attimo anche questo pensiero si annulla. La mente è vuota, una sorta di automatismo meccanico impresso a fuoco nei nervi e nei neuroni mi porta in posizione quasi senza volontà mia:stacco il bilanciere e faccio due passi indietro, mi aggiusto per bene i piedi e attendo il comando.
"Squat!" il capo pedana comanda, un respiro...giù...su! Sento le urla dei miei amici del backstage che mi ricordano "Fermo!!" e rimango inchiodato, nell'insicurezza ci rimango finché sento Russo che mi dice "appoggia, appoggia" e mi porta il bilanciere al rack.
E' andata! 200Kg di squat sono universalmente ufficiali! La mia prima alzata valida! 3 luci bianche! Mi sento come liberato!
Appena tornato sul retro valutiamo il da farsi: 210 dovrebbero esserci tranquillamente. Le parole di Paolo mi incoraggiano e mi caricano, mentre gli altri ragazzi eseguono le loro prove splendidamente io cerco di mantenermi saldo: mi invitano a sedermi, ma non son abituato a questa tensione e me ne resto in piedi come un'anima in pena
Tempo della seconda prova, 210...un bel respiro ed in pedana...
"Squat!", giù...vai, vai....su! Pesavano, parecchio accidenti, ma son riuscito a mentenere una buona traiettoria in discesa e se tengo quella il più è fatto, salgono! 210 e 3 bianchi!
Ora è il momento del botto: nonostante non sia qui per astruse tecniche di gara, so che nella panca sarò deficitario e nello stacco se non è giornata o se soffro la stanchezza (non ho idea di come ci arriverò) non farò grandissime cose, quindi per recuperare i punti che potrei perdere "per strada" devo osare nello squat. Tutti concordano nel dire che ne ho ancora, ed i replay che Milo gentilmente si è preso la briga (ogni volta) di registrare e portarmi nel backstage per mostrarmeli dicono lo stesso. A me sembrava non salissero mai, in realtà sembrerebbero rapidi... Ok, o la va o la spacca: 220Kg sul foglietto presentato alla pedana. Mai provati, e non sono nemmeno nel mio ambiente di casa...ma mal che vada ho 3 spotter (tra cui Russo!) e la sicurezza è garantita.
Termina il ragazzo davanti a me: scioccamente, mi viene da cantarmi mentalmente "Sonne" dei Rammstein! E solo in questa prova. Nelle altre ero stranamente tranquillo, forse perché sapevo che erano pesi già provati. Qui è territorio oscuro invece, 10 Kg di salto oltre i 200 non sono ininfluenti... Paolo continua a caricarmi "Li sentirai pesantissimi, ma sono alla tua portata: non perdere la testa, e li porti su! Dai!"
Piazzo la cintura sull'ultimo buco, stringe a morte e per un attimo mi chiedo se non sia una pessima idea. Stavolta entro in pedana in una sorta di trance agonistica: Nello slancio di piazzamento credo di aver dato una testata alla pancia di Russo (non che l'abbia sofferta, credo) li stacco e mi sistemo, stavolta è più difficile piazzare i piedi, tanti piccoli passetti per sentirmi adattato e mi sfiora il pensiero che mi diano nullo per l'instabilità..."Squat!". Ora è il momento. Mi abbasso, ora (come ha detto Paolo) devo dare GAS! Mi parte un grido di sfogo e liberazione, mentre sento che dopo essere entrato nella buca senza perdere il setup guadagno centimetri...sento il peso rallentare, cosa a cui non sono abituato, ma tengo botta. Mi torna in mente la frase prima di entrare in pedana, detta a Paolo: "Devo pensare che il Russo non ci sia....o alzo, o crepo" e così la interpreto. DEVE andare su, a qualunque costo!! Quando non ho più aria nei polmoni sento le ginocchia serrarsi, è fatta! Ora non freghiamoci, fermo........"Rack!" appoggio, non vedo né sento più nessuno intorno a me,sono come inebetito e l'unica cosa che mi viene è di guardare il tabellone, in quell'attimo l'unica fonte di Verità interpretabile dalla mia coscienza rovesciata. Vedo tutte luci bianche-> l'alzata è unanimemente valida! Ce l'ho fatta!! Nuovo record personale, non ci credo! Riprendo coscienza e mi fiondo dai miei supporters, che mi festeggiano come mai avevo provato prima! Cosa ancora più sconvolgente, mi si avvicina il presidente FIPL Rossi per porgermi la mano e congratularsi personalmente con me! Oddio, non speravo certo in tanto onore...! Anche altre figure arbitrali verranno da me più tardi, rimango sbigottito...senza contare che dagli spalti arrivano mia sorella il mio amico e la mia ragazza ad abbracciarmi come se avessi salvato il pianeta!Mi fa un effetto stranissimo, ma è più una contentezza velata da quel pizzico di amaro che mi fa pensare: se ce l'ho fatta vuol dire che POSSO, quindi finora mi sono allenato al di sotto di quanto posso dare. Ho visto ragazzi lottare come draghi contro un bilanciere, sfidando un peso al limite delle loro possibilità. Ma non il limite, il loro LIMITE. Questo mi fa quasi sentire in colpa nei loro confronti, perché alla fine sono più "fortunato" ma non necessariamente più forte; mentre loro sfruttano il 99% del loro potenziale, io magari mi fermo al 97% (numeri a caso) ma è in quel 2% che si coglie la differenza tra un campione e una mezza sega: e questo mi è stato enormemente di lezione, molto più che l'aver superato il mio "limitato limite". E' di questo che devo far tesoro...che ci sono Guerrieri là fuori, e da ognuno di essi c'è da imparare.
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