Primo è evidente che mutuare una dieta da bodybuilder che è a basso impatto aerobico per uno sport ad alto contenuto aerobico come il basket crea dei problemi.
La dieta del builder non ha come obiettivo "stare in forma", termine abbastana vago, ma piuttosto una pesante modifica in senso ipertrofico della struttura fisica, non è una dieta di mantenimento ma una dieta che stimola il corpo a NON stare in forma, ovvero a cambiare. Non esiste la dieta da bodybuilder poi, esiste la dieta che segue la fase, massa/definizione, con regole ed equilibri radicalmente diversi.
Detto questo il delta tra la dieta da atleta e del builder è proprio l'attività aerobica che è coperta dai carbo. Quindi è normale che una dieta per il basket abbia molti carbo, e questi carbo non hanno l'effetto dannoso che potrebbero avere in un fisico che ricerca l'ipetrofia e non fa attività aerobica (sostenuta).
L'idea del grasso=grasso corporeo è ormai da paleontologia della dieta, alcune delle diete utilizzate per il taglio del grasso corporeo sono regimi con introiti di grassi pari al 60/65% delle calorie totali.
In ogni caso discutere di quanti ne servano è fuorviante, non è il problema di dare un numero ma capire quali siano gli obiettivi. Usualmente le diete "sportive" che vanno bene un po' per tutto, come la zona ad esempio, considerano aliquote del 30% delle calorie totali, e questo dato è più o meno stabile, con qualche discesa a 25% se l'attività è particolarmente intensa (ma non è il quantitativo complessivo di grassi a calare, ma i carbo ad aumentare variando così la percentuale sul totale).
Dunque senza dati di partenza e senza un obiettivo non esiste risposta
Segnalibri