Ancora una volta: "sono poche le persone che hanno un senso critico sufficientemente sviluppato da percepire la propria posizione rispetto agli altri e sviluppare una soluzione che segue un percorso mentale non contraddittorio". Ovviamente tale senso critico si sviluppa ritornando al discorso di paolo. Chi ne è carente è incapace di comparazioni o astrazioni di un certo livello e che toccano aspetti ramificati in campi differenti. Lasciamo stare che ci sono anche diversi studi approposito, il succo è: senso critico = capacità di percezione, se l'uno è basso lo è anche l'altro.
Però mi dispiace un sacco vedere tante persone potenzialmente intelligienti, che si chiudono nel proprio guscio staccando il cavo col mondo esterno. La ragione x cui sono portati a farlo mi è oscura, tuttavia potrebbe essere spiegabile in termini naturali; la mente come il corpo tende all'equilibrio e cerca di compensare gli stimoli esterni. Perciò essere "aperti" di mente significa poter recepire nuovi stimoli, essere "chiusi" significa essere in sovrallenamento. La chiave è capire xkè la mente si "chiude". Forse quando uno arriva ad un certo punto nella vita, ricerca stabilità invece di nuovi stimoli, per questo respinge tutto ciò che può indurre un cambiamento psico-fisico.
Segnalibri