
Originariamente Scritto da
Wintel
Prima ho parlato di ipertrofia miofibrillare e ipertrofia sarcoplasmatica e tu eri in disaccordo.

Comunque sulla qualità ne parlai ampiamente tempo fa con MarcoPL, il quale disse:
"La qualità è data da una bassa bf e da un tono muscolare molto elevato. Il tono è dato dalla quantita di miofibrille (i filamenti contrattili) rispetto alla massa totale dell'intero muscolo. Le miofibrille essendo sempre in leggera contrazione involontaria anche a riposo (il tono), danno la durezza, che si amplifica poi durante le pose. La presenza di acqua sia intra che extracellulare e di vascolarizzazione, riduce la durezza perché queste componenti essendo meno dense delle miofibrille ricucono la durezza complessiva della muscolatura. Sicuramente un muscolo con molte fibre ad elevata soglia di attivazione è un muscolo molto compatto che risponende bene ai carichi pesanti. Al contrario un muscolo con meno fibre ad elevata soglia di attivazione è muscolo morbido che risponde bene al volume a carichi più leggeri.
Un allenamento con caricichi elevati porta un notevole tono muscolare che è legato oltre che al numenro di miofibrille anche alla forza. Infatti maggiore è la forza maggiore è l'attività elettrica a riposo. Quindi i classici schemi di forza che mirano a carichi elevati o a carichi leggeri ma spinti espolosivamente cercando di evitare la produzione di acido lattico fanno molto per la qualità muscolare ma danno relativamente poca ipertrofia.
Al contrario allenamenti con carichi leggeri dove si ricerca il pompaggio danno meno qualità, ma molta più massa. D'altra parte basta vedere come perde dettaglio il braccio dopo le serie di pompaggio: è più grosso ma i capi del tricipite diventano confusi e le forme del bicipite si arrotondano."
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