Il risultato dell’elaborazione del neurone presinaptico è una “scossetta elettrica” che viaggia sull’assone, detta potenziale d’azione. Arrivata alla sinapsi questa elettricità provoca il rilascio di una serie di sostanze che fluiscono nell’altro neurone provocando l’innesco di una nuova “scossettina” dentro il nucleo.

Le sostanze rilasciate sono dette neurotrasmettitori, una delle quali è l’acetilcolina, ACh indicata nel disegno. Coloro che ancora non dormono e sono particolarmente intelligenti (io no, l’ho letta questa cosa che vi sto per dire) si chiederanno perché l’assone non può ficcarsi direttamente dentro il nucleo del neurone ricevente senza neurotrasmettitori e compagnia bella. Se così fosse, l’impulso che parte dal nucleo sull’assone potrebbe andarsene anche indietro sugli assoni dei neuroni presinaptici e questo non sarebbe bello. Il neurotrasmettitore garantisce il passaggio dell’impulso in un verso solo. L’Architetto vi direbbe “’cca nisciuno è fesso…”


Perciò, questo è ciò che fa un neurone: elabora informazioni di altri neuroni e le invia ad altri ancora. Un singolo neurone può ricevere informazioni da migliaia di neuroni e fornirle ad altre migliaia. Si capisce fin da questa prima descrizione che le potenzialità siano veramente immense!


Ok ok ok, non ce l’ho fatta, passatemela per favore… Il nostro neurone riceve dei segnali da altri neuroni che possono essere assimilati a degli “uno”: presenza del segnale, “uno”, assenza, “zero”. Questa è proprio la definizione di bit, binary digit, numero binario cioè a due stati. Il risultato dell’elaborazione è a sua volta un “uno” o nulla, cioè “zero”, un altro bit.

L’elaborazione consiste in questo: se la somma di tutti gli ingressi è superiore ad una certa soglia, spara l’uno sull’assone, altrimenti non fare nulla.Questo è il senso del demenziale programma scritto a destra che è del tutto inventato ma che in due balletti potrebbe funzionare come modello di neurone. Perciò, un neurone elabora sommando gli impulsi di ingresso: somma, cioè integra, mette insieme.

Un neurone reale è solo un po’ più complicato di questo presentato: la Natura ha scelto per le nostre funzionalità più evolute quali l’Amore, la Coscienza, l’Intelligenza proprio una unità elementare che più elementare non si può. Se il mattoncino di base è molto semplice, mettendo insieme i mattoncini la complessità aumenta di brutto.


In questo caso, un neurone elabora tanti segnali in ingresso per restituire la sua elaborazione a tanti neuroni in uscita. Ok. L’avevamo già visto.

Mettiamo insieme più neuroni che ricevono segnali e inviano segnali e creiamo un bel raggruppamento in cui tanti neuroni sono collegati fra di loro. Questo raggruppamento, chiamato nucleo, di neuroni che concorrono allo stesso scopo riceverà in ingresso i segnali di altri raggruppamenti per inviare in uscita i segnali elaborati ad altri raggruppamenti. L’integrazione avviene a livello più aggregato.


L’insieme di tanti raggruppamenti costituisce una funzione complessa del cervello, il linguaggio, la vista, il controllo di un arto. L’integrazione avviene a livelli di complessità ancora più elevati.


L’insieme di tutte le funzionalità complesse forma l’intero cervello: questo integra le informazioni che gli arrivano dal “mondo”, cioè dall’ambiente in cui è immerso, per generare dei comportamenti. Il Sistema Nervoso è perciò caratterizzato dall’elaborazione delle informazioni in un sistema multilivello a complessità crescente: è la sua immensa potenza.