Il quadro completo
Credo che nessuno possa dissentire su quanto scritto sopra. Perciò, ecco uno schemino che dovrebbe contenere gli elementi per minimizzare (non azzerare) i rischi e massimizzare i guadagni.
Lo so che a vederlo così sembra che voglia fare le cose spaziali, pallose, ipercomplicate. Chi è avvezzo all’uso della roba dirà che è tutto molto semplice, e che sto facendo terrorismo psicologico, come anche chi vuol provare. Chi invece è contrario agli steroidi dirà “visto, l’avevo detto, troppo casino”.
Ma, se osservate bene, è una rappresentazione universale di quasiasi attività umana. Togliete “steroidi” e mettere “preparare l’anatra all’arancio” o “disegnare un graffito sulla fiancata di un treno”. Lo schema si adatta alla perfezione.
Ognuna di queste fasi è assolutamente cruciale per il risultato finale, e fa parte dell’”uso” dei prodotti. Più si toppa uno solo di questi elementi, più l’”uso” diventa un “abuso”. Facciamo un esperimento: voglio farmi un ciclo, vediamo che mi serve.
Conoscenza dell’argomento
Il problema dell’uso di questa roba è che implica una conoscenza, ferrata (e non è uno scherzo) di concetti di endocrinologia. Non potete scappare da questo, perciò o avete uno che ci capisce e voi eseguite gli ordini, oppure dovrete per prima cosa costruirvi la vostra cultura di base.
Qua si parla di ormoni. Avete idea di cosa siano gli ormoni, le molecole, gli atomi? “Ma io mi documento e imparo!”. Il problema è che esiste un livello di conoscenza di base che è IMPOSSIBILE da raggiungere leggendo documenti specifici per quello che vi interessa. Non si può leggere il Codice Da Vinci se non sapete leggere, e per imparare a leggere non si usa il Codice Da Vinci, ma il sussidiario delle elementari.
Non è sufficiente sapere che “un ormone è un messaggero che viaggia nel corpo e fa fare cose alle cellule”, quella è la spiegazione di Quark, un modello estremamente semplificato che permette di fare un po’ causa-effetto di quello che accade, ma assolutamente insufficiente per gestire al meglio un ciclo di steroidi.
Credo che gran parte di quelli che però parlano non sappiano veramente un ***** e che sia tutta scena. Un po’ come quelli che sono esperti di computer e ti dicono “64 bit sono meglio di 32”, ma se gli chiedi perché non lo sanno, né sanno cosa sono quei 64 bit di preciso, cosa indirizzano, dove scorrono. 64 è più di 32, perciò non può che “essere meglio” di 32.
Pianificare un ciclo
Questo è facile: sai le cose? Ok, metti insieme quello che pensi sia ragionevole, leggendo, ascoltando, imparando.
Oppure: si prende qualcosa di già fatto su Internet, di sicuro, di testato. Questa situazione è pari pari come per l’allenamento, si raccatta qualcosa che è già scodellato e si inizia a pompare. Come per l’allenamento, incredibilmente, certe cose funzionano per alcuni si, per altri no. C’è chi regredisce addirittura. Per alcuni andrà da Dio, per altri meno, alcuni dopo il ciclo manterranno la massa, altri diventeranno delle bombe di lardo. Questa eventualità non è per niente remota, perché un ciclo prestampato è qualcosa di medio che va contestualizzato.
Sono convinto che in questa fase compaia, magicamente, un “amico che sa tutto”. E’ la stessa cosa: chi è lui?
Reperimento di prodotti di qualità
Qui Rea è chiaro: usate roba di qualità, medici, certificati. Ogni variazione da questa regola aumenta la dose di rischio. Dal dottore non ci posso andare, perciò devo avere qualcuno di cui fidarmi, oppure mi rivolgo ad internet grazie al solito passaparola sui siti “seri”.
Incredibile, come ogni donna ha almeno una amica ***** che gli mette in testa strane idee sugli uomini (ah, qua ci sarebbe da parlare per nottate intere…), ogni uomo ha un amico che commercia in steroidi, o che conosce un amico che commercia in steroidi.
Grande! Però il problema è fittiziamente risolto: mi fido dell’amico, non del prodotto dell’amico, perché difficilmente ho modo di capire se la roba è buona, a meno di non provarla o se proprio la confezione è scritta a penna.
Compro su Internet? Ok, i siti sono tutti superprofessionali, le marche dei prodotti sono tutte certificate e colossi internazionali, meglio di così…
Però una volta lessi sull’Espresso un articolo sul nuovo commercio dei farmaci su Internet. L’articolo iniziava con la storia di un tizio, chiamiamolo Joe, che aveva un disturbo di non so che tipo, e per risparmiare comprò delle medicine su Intenet. Prende le sue pillole, esce, si mette in macchina, si sveglia dopo 3 settimane in ospedale con un danno neurologico al cervello causato dalle pasticche, una commozione cerebrale e qualche osso rotto perché era svenuto in macchina e si era fracassato contro qualcosa. Le pillole avevano un dosaggio di svariate volte la dose del ricettario certificato. Nell’articolo si spiegava come tonnellate di prodotti di base sono comprate in paesi tipo la Russia e assemblate in altri paesi tipo quelli dell’Africa centrale, mescolando la roba in betoniere, all’aperto. Saranno sterili quelle betoniere?
Internet ripulisce tutto con un sito con le animazioni in Flash. Boh… che vi devo dire… occhio non vede, cuore non duole. Mi affido ad un amico dell’ultima ora, sicuramente consigliato da qualche altro amico, non so che il mio nuovo amico compra su Internet, mi butto. Mi arriva la roba. Magari c’è un bel portachiavi in omaggio…
Monitoraggio del proprio stato di salute
Qua, mi spiace, ma casca l’asino e si rompe 3 gambe. Alla fine è più facile comprare 4 casse di steroidi di stagione che farsi le analisi, e poi scoccia spendere in analisi quando si pensa di stare bene, è umano.
Tutti comprano la scheda grafica da paura, ma il monitor è il solito cesso catodico a 60Hz, anche se gli occhi si stancano per il monitor, non per la scheda grafica. E tutti lesinano sulle analisi perché costano, perché “tanto sto bene e vado alla grande”. Non mentite…
Farsi le analisi è poi complicato, perché non è che potete andare dal dottore e farvi segnare questa roba ogni 2 o 4 settimane, perciò dovete pagare per conto vostro in un centro privato, uscire dal lavoro, il tutto due volte perché le analisi vanno ritirate e non possono spedirvele a casa perché altrimenti i vostri genitori o la moglie attaccano con pipponi assurdi. Pallosi, vero?
Poi dovete saperle leggere, e non basta fare il confrontino con la scala accanto, perché se i valori sono fuori poi… che fate?
Ricordatevi che il monitoraggio è la chiave del successo, sempre, in qualsiasi attività. Perché vi permette di capire quello che sta succedendo, e di vedere dove va la barca. Come vi muovete in mezzo al mare con acqua ovunque intorno a voi fino all’orizzonte? Bussola, sestante, GPS.
Monitoraggio, puro e semplice.
Rea consiglia analisi prima, durante e dopo. Meno analisi farete, più il vostro ciclo sarà insicuro. Ma… io che faccio? Ok, dài… sono un donatore, faccio un prelievo prima almeno ho i controlli routinari. Per il dopo ciclo, spero che bruci all’Inferno per l’Eternità colui che dona nuovamente per gli esami.
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