Risultati da 1 a 15 di 115

Discussione: Sconfiggere il doping

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    Data Registrazione
    Nov 2004
    Località
    220-162.5-270 gara completa
    Messaggi
    3,007

    Predefinito

    Il quadro completo


    Credo che nessuno possa dissentire su quanto scritto sopra. Perciò, ecco uno schemino che dovrebbe contenere gli elementi per minimizzare (non azzerare) i rischi e massimizzare i guadagni.

    Lo so che a vederlo così sembra che voglia fare le cose spaziali, pallose, ipercomplicate. Chi è avvezzo all’uso della roba dirà che è tutto molto semplice, e che sto facendo terrorismo psicologico, come anche chi vuol provare. Chi invece è contrario agli steroidi dirà “visto, l’avevo detto, troppo casino”.

    Ma, se osservate bene, è una rappresentazione universale di quasiasi attività umana. Togliete “steroidi” e mettere “preparare l’anatra all’arancio” o “disegnare un graffito sulla fiancata di un treno”. Lo schema si adatta alla perfezione.

    Ognuna di queste fasi è assolutamente cruciale per il risultato finale, e fa parte dell’”uso” dei prodotti. Più si toppa uno solo di questi elementi, più l’”uso” diventa un “abuso”. Facciamo un esperimento: voglio farmi un ciclo, vediamo che mi serve.


    Conoscenza dell’argomento

    Il problema dell’uso di questa roba è che implica una conoscenza, ferrata (e non è uno scherzo) di concetti di endocrinologia. Non potete scappare da questo, perciò o avete uno che ci capisce e voi eseguite gli ordini, oppure dovrete per prima cosa costruirvi la vostra cultura di base.

    Qua si parla di ormoni. Avete idea di cosa siano gli ormoni, le molecole, gli atomi? “Ma io mi documento e imparo!”. Il problema è che esiste un livello di conoscenza di base che è IMPOSSIBILE da raggiungere leggendo documenti specifici per quello che vi interessa. Non si può leggere il Codice Da Vinci se non sapete leggere, e per imparare a leggere non si usa il Codice Da Vinci, ma il sussidiario delle elementari.

    Non è sufficiente sapere che “un ormone è un messaggero che viaggia nel corpo e fa fare cose alle cellule”, quella è la spiegazione di Quark, un modello estremamente semplificato che permette di fare un po’ causa-effetto di quello che accade, ma assolutamente insufficiente per gestire al meglio un ciclo di steroidi.

    Credo che gran parte di quelli che però parlano non sappiano veramente un ***** e che sia tutta scena. Un po’ come quelli che sono esperti di computer e ti dicono “64 bit sono meglio di 32”, ma se gli chiedi perché non lo sanno, né sanno cosa sono quei 64 bit di preciso, cosa indirizzano, dove scorrono. 64 è più di 32, perciò non può che “essere meglio” di 32.

    Pianificare un ciclo

    Questo è facile: sai le cose? Ok, metti insieme quello che pensi sia ragionevole, leggendo, ascoltando, imparando.

    Oppure: si prende qualcosa di già fatto su Internet, di sicuro, di testato. Questa situazione è pari pari come per l’allenamento, si raccatta qualcosa che è già scodellato e si inizia a pompare. Come per l’allenamento, incredibilmente, certe cose funzionano per alcuni si, per altri no. C’è chi regredisce addirittura. Per alcuni andrà da Dio, per altri meno, alcuni dopo il ciclo manterranno la massa, altri diventeranno delle bombe di lardo. Questa eventualità non è per niente remota, perché un ciclo prestampato è qualcosa di medio che va contestualizzato.
    Sono convinto che in questa fase compaia, magicamente, un “amico che sa tutto”. E’ la stessa cosa: chi è lui?

    Reperimento di prodotti di qualità

    Qui Rea è chiaro: usate roba di qualità, medici, certificati. Ogni variazione da questa regola aumenta la dose di rischio. Dal dottore non ci posso andare, perciò devo avere qualcuno di cui fidarmi, oppure mi rivolgo ad internet grazie al solito passaparola sui siti “seri”.

    Incredibile, come ogni donna ha almeno una amica ***** che gli mette in testa strane idee sugli uomini (ah, qua ci sarebbe da parlare per nottate intere…), ogni uomo ha un amico che commercia in steroidi, o che conosce un amico che commercia in steroidi.

    Grande! Però il problema è fittiziamente risolto: mi fido dell’amico, non del prodotto dell’amico, perché difficilmente ho modo di capire se la roba è buona, a meno di non provarla o se proprio la confezione è scritta a penna.

    Compro su Internet? Ok, i siti sono tutti superprofessionali, le marche dei prodotti sono tutte certificate e colossi internazionali, meglio di così…

    Però una volta lessi sull’Espresso un articolo sul nuovo commercio dei farmaci su Internet. L’articolo iniziava con la storia di un tizio, chiamiamolo Joe, che aveva un disturbo di non so che tipo, e per risparmiare comprò delle medicine su Intenet. Prende le sue pillole, esce, si mette in macchina, si sveglia dopo 3 settimane in ospedale con un danno neurologico al cervello causato dalle pasticche, una commozione cerebrale e qualche osso rotto perché era svenuto in macchina e si era fracassato contro qualcosa. Le pillole avevano un dosaggio di svariate volte la dose del ricettario certificato. Nell’articolo si spiegava come tonnellate di prodotti di base sono comprate in paesi tipo la Russia e assemblate in altri paesi tipo quelli dell’Africa centrale, mescolando la roba in betoniere, all’aperto. Saranno sterili quelle betoniere?

    Internet ripulisce tutto con un sito con le animazioni in Flash. Boh… che vi devo dire… occhio non vede, cuore non duole. Mi affido ad un amico dell’ultima ora, sicuramente consigliato da qualche altro amico, non so che il mio nuovo amico compra su Internet, mi butto. Mi arriva la roba. Magari c’è un bel portachiavi in omaggio…

    Monitoraggio del proprio stato di salute

    Qua, mi spiace, ma casca l’asino e si rompe 3 gambe. Alla fine è più facile comprare 4 casse di steroidi di stagione che farsi le analisi, e poi scoccia spendere in analisi quando si pensa di stare bene, è umano.

    Tutti comprano la scheda grafica da paura, ma il monitor è il solito cesso catodico a 60Hz, anche se gli occhi si stancano per il monitor, non per la scheda grafica. E tutti lesinano sulle analisi perché costano, perché “tanto sto bene e vado alla grande”. Non mentite…

    Farsi le analisi è poi complicato, perché non è che potete andare dal dottore e farvi segnare questa roba ogni 2 o 4 settimane, perciò dovete pagare per conto vostro in un centro privato, uscire dal lavoro, il tutto due volte perché le analisi vanno ritirate e non possono spedirvele a casa perché altrimenti i vostri genitori o la moglie attaccano con pipponi assurdi. Pallosi, vero?

    Poi dovete saperle leggere, e non basta fare il confrontino con la scala accanto, perché se i valori sono fuori poi… che fate?

    Ricordatevi che il monitoraggio è la chiave del successo, sempre, in qualsiasi attività. Perché vi permette di capire quello che sta succedendo, e di vedere dove va la barca. Come vi muovete in mezzo al mare con acqua ovunque intorno a voi fino all’orizzonte? Bussola, sestante, GPS.

    Monitoraggio, puro e semplice.

    Rea consiglia analisi prima, durante e dopo. Meno analisi farete, più il vostro ciclo sarà insicuro. Ma… io che faccio? Ok, dài… sono un donatore, faccio un prelievo prima almeno ho i controlli routinari. Per il dopo ciclo, spero che bruci all’Inferno per l’Eternità colui che dona nuovamente per gli esami.

  2. #2
    Data Registrazione
    Nov 2004
    Località
    220-162.5-270 gara completa
    Messaggi
    3,007

    Predefinito

    Capacità di contrastare gli effetti collaterali

    Dovete avere la conoscenza per gestire le variazioni, ed agire con i farmaci giusti. E’ questa l’essenza della “gestione degli effetti collaterali”: snidarli prima che diventino pericolosi o rognosi, e agire. Se agite quando inizia qualche brutto effetto, è peggio.

    Ma… immaginate che un parametrino degli ennemila che Rea consiglia vada di fuori. Ne prendo uno che come maschio quarantenne mi inizia a spaventare, diciamo che il PSA va a 4.7, uno 0.7 sopra la soglia. Ragiono “ma con gli steroidi è normale, gli ormoni hanno toccato un po’ la prostata, smetto e tutto torna come prima, tanto ero a fine ciclo!” oppure mi caco un po’ addosso? Vado dal dottore della mutua che non ci capisce un ***** oppure no? Allora vado da uno specialista, ma magari poi mi fa un sacco di domande…

    Il problema è che ognuno di noi pensa di essere immortale, ma quando vede i numerelli fuori soglia si spaventa. Meglio non farle, le analisi.

    Esperienza di cicli passati

    Abbiamo capito che è così: furbizia per partire piano, gestire gli effetti, capire quali farmaci vanno bene per se. Esperienza, pura e semplice. Alla fine ho capito perché anche qua esistono i cicli beginner e advanced, e questa cosa mi ha molto colpito.

    E’ vero che il corpo umano si adatta e alla fine è necessario salire con le dosi, ma in realtà la cosa è diversa. Proprio perché la “sicurezza” di un ciclo è data dalla gestione degli effetti collaterali, che dipendono dalle dosi, dalla durata e, essenzialmente, dalla risposta delle singole persone.

    Ma non esiste un prontuario. Il modo migliore per capire come ognuno reagisce è… provare. Con poco all’inizio, e a seconda di cosa succede, cambiare/incrementare. Se il ciclo va bene, si aumenta la roba, si introducono nuovi farmaci e così via. Se va male, si corre ai ripari. Ma facendo per gradi, gli effetti collaterali sono gestibili.

    Et voilà, si prova gradatamente. E’ questo che intendono i guru dicendo che “i giovani non hanno rispetto”, perché vogliono tutto e subito, e esagerano. Come per tutto, anche con i farmaci.

    Tu sei un beginner perché non sai come reagisci. Sperimenta e vai avanti. L’esperienza ti aiuterà. Wow… fa spavento questa cosa.

    Dose di fortuna/culo

    Non sottovalutate questo aspetto. C’è gente che non imbroccherà mai un Superenalotto perché la sua dose di culo l’ha esaurita tutta insieme. Più culo avete, meglio è. Amen

    Steroid Temptation

    “Stai facendo un gran casino quando è tutto più semplice del previsto. Provi con poco, vedi come va, se ti piace continui”. Il piccolo Paolino Rosso con il piccolo forcone sulla mia spalla sinistra mi sta tentando…

    “No, sai benissimo che è sbagliato” piange il Paolino Bianco con le alucce sulla mia spalla destra.

    Però, dài… alla fine, dopo aver letto tutto, se dovessi provare, mi fare un cicletto di 4 settimane alla dose dello studio, un prodotto solo, tranquillo. In fondo, posso dire con ragionevole certezza che non userei una dose elevata, e il periodo sarebbe limitato. Non dovrei utilizzare antiestrogeni, mi basterebbe un incremento di 3Kg, massimo 4Kg di muscoli e sono convinto che manterrei tutti i guadagni.

    Perché per il minimo di conoscenze che ho appreso, questi dosaggi sono sicuri. Chiaro, se facessi come quelli che partono a ***** ritto, entusiasti della novità, potrei avere problemi, ma alla fine, così, con una spesa ragionevole, sarebbe fattibile. Le iniezioni me le so fare, sarebbero 4, poche.

    Poi magari sto fermo 3 mesi, e riprovo. Ragazzi, 4 mesi, c’è gente che sta sotto bombe tutto l’anno, io farei 1 mese on e 3 off. Penso che manco le analisi dovrei fare.

    La tentazione è forte e non venitemi a dire che non è così: se decidessi non farei più il PL e la mia morale sarebbe contenta, sono adulto, intelligente, responsabile delle mie azioni.

    Non ci crederete, ma sono convinto di quello che scrivo. Più leggo e più ne sono ragionevolmente convinto. Ma… un momento. Sto parlando degli altri, “the other guys”! Sempre gli altri sono i fessi! Sempre gli altri sono quelli che esagerano, che non leggono…

    I custodi del Campo Scuola dove ci allenavamo una volta tornarono dal Palazzetto dello Sport sconvolti: avevano sentito scricchiolare il tetto, si erano spostati e pochi secondi dopo era venuto giù l’intero, enorme, solaio di 200 metri quadri. Cedimento strutturale dovuto al peso della neve. Il Palazzetto era stato progettato sulla base della massima nevicata degli ultimi 200 anni, ma come sappiamo, i record sono fatti per essere battuti.

    Non esiste la “pericolosità zero”, solo “molto vicina allo zero” e può fare, qualche volta, l’assoluta differenza fra “fiuuuu che culo” o “tiro il calzino”.

    Teoria del complotto

    Steroidi e Borsa

    Alla fine, non essendoci una Scienza del Doping, manca l’approccio sistematico tipico della ricerca. Nella DDR, nell’URSS sicuramente esistevano archivi e protocolli, studi e statistiche e sicuramente qualcuno li ha. Ma non sono disponibili, altrimenti sarebbero reperibili come il manuale delle torture della CIA. Se lo fossero, sarebbero da aggiornare.

    Mancando la ricerca, quello che abbiamo è un patchwork, un puzzle di cui ognuno ha un po’ di pezzi che combaciano, ma nessuno ha il quadro complessivo.

    Probabilmente i dosaggi di un ciclo base, sovra fisiologico, non sono così pesanti rispetto ai dosaggi terapeutici.

    Probabilmente i dottori vedono soli i casi che a loro si rivolgono, quando oramai le persone si sono cagate sotto o sono disperate: hanno una visione catastrofica di acne purulente, palle sgonfie, arterie ostruite da massi di colesterolo, prostate pronte ad esplodere.

    Probabilmente quelli che sbandierano di non avere nulla effettivamente non hanno avuto nulla e mai avranno nulla. Probabilmente è difficile stabilire un nesso fra chi schiatta e l’uso delle bombe o fra un tumore e le pasticche prese 15 anni prima: è impossibile perché non ci sono studi.

    Comunque sia, non vale portare l’esempio dell’amico del cugino che è morto o che sta bene. Perché sono, in campo scientifico, “episodi aneddotici”, racconti. Nel bene e nel male.

    Mancano però molti pezzi di questo enorme puzzle. Poiché si sta facendo qualcosa di illegale, mancano i pezzi di tutti quelli che, silenziosamente, lo prendono in tasca e stanno zitti. Perché fare la figura del bischero non piace a nessuno. Vi ricordate il periodo della bolla speculativa, delle e-company, della borsa facile? Tutti a giocare in borsa e tutti a dire quanto avevano vinto. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma… dove sono finiti quelli che hanno perso?

    Perciò, sono convinto che esiste una maggioranza silenziosa di persone che stanno bene, sono in forma con livelli ormonali da paura a 50 anni, ma anche una composta da persone che hanno un coccolone a leggere le analisi che mesi dopo tornano a posto, oppure che per parecchio non hanno erezioni e sono apatici, ma poi va tutto bene, oppure persone che si beccano un sacco di acne, di irsutismo o che iniziano a perdere i capelli, gente che ha mal di testa, tremiti e così via.

    Questi qua dal dottore non ci vanno, non fanno statistica. Ma ci sono. Le board che parlano di questa roba hanno interessanti racconti di gente che non muore, non è in fin di vita, ma che qualche problemino se lo becca e passano qualche mese con la fifa blu. Ovvio, i fessi, “the other guys”.

    Ed è assolutamente certo che nessuno, veramente nessuno, sa cosa succederà a distanza di 20 anni agli utilizzatori di questa roba. Perché nessuno registrerà decessi o effetti secondari sul lungo termine, nessuno stabilirà nessi fra prima e dopo.

    Ma se nessuno sa veramente un *****, alla fine, come si fa a dire che sia possibile una gestione sicura di questa roba? Nel mondo reale, “altamente improbabile” significa “impossibile”. E’ impossibile una gestione sicura di questa roba.

    Il complotto

    Incredibile, ci vogliono convincere che tutto questo sia invece sicuro. Non “molto difficile”, ma proprio “facile”! Esiste un uso e un abuso, esiste una gestione dei farmaci. Poi ci vengono anche fornite delle spiegazioni sociologiche al loro uso, delle giustificazioni come scelta personale e perciò non condannabile, nel pieno delle Libertà individuali.

    Si passa dal “possibile” al “fattibile” al “sicuro” al “giustificabile” e infine al “lecito”. Perché prima o poi tutto questo rientrerà nei canoni di “normalità” della Società. Ragazzi, stiamo solo anticipando i tempi e sono gli altri che sono troppo lenti!

    Ma… perché vogliono convincerci di tutto questo?

    E’ sempre il solito motivo: domanda, offerta. La voglia di cambiare, di aderire ai canoni socialmente in è insita nella natura umana. Certe pulsioni vengono dall’interno e tutti le hanno. Per alcuni si estrinsecano nel modo di cui stiamo parlando. La domanda è latente.

    Chi è veramente convinto dell’uso di questa roba non si fermerà davanti a nulla. Il problema è che ci sono potenziali utilizzatori che si trovano di fronte a barriere d’ingresso troppo elevate: condanna morale, difficoltà di reperimento, paura di farsi male.

    Ecco, l’offerta provvede a facilitare le cose. Così la domanda può svilupparsi a pieno.

    Se si deve strisciare virtualmente una carta di credito su Internet, nell’anonimato, anche il più pigro o pauroso o moralmente combattuto lo farà. Se si ha paura, si può leggere di gente che dice che sia possibile fare le cosine per benino. Se c’è una condanna sociale, si fa vedere come ci vogliano limitare nelle nostre Libertà e nelle nostre scelte.

    Se servono prodotti nuovi, questi verranno inventati. Differenziazione, segmentazione. Mica tutti vogliono diventare grossi, c’è chi si vuole solo tirare per l’estate, chi vuole averlo duro per ore per una sera.

    Riesco a spiegarmi? Tutto questo costrutto socio-scientifico sull’uso/abuso serve a far credere facile una cosa assolutamente difficile, non per amore della Scienza o della Verità ma solo per il profitto di qualcuno. Più gente ci crede, più potenziali utilizzatori pagheranno, almeno una volta, per questa roba.

    Domanda e offerta, con l’offerta che pompa la domanda, benzina che alimenta però una combustione spontanea, autoinnescante. Per questo non saranno leggi, limiti, pene, condanne a fermare il fenomeno.

    Chi vuol usare questa roba è bene che si renda conto che è usato, spremuto dei propri soldi per alimentare il business. Per quanto questa roba possa piacere, usarla alimenta un meccanismo che non sa nemmeno che voi siete un suo ingranaggio. Questo meccanismo prevede che sia possibile una differenza fra uso ed abuso, a giustificazione scientifica del tutto, ma che gratta gratta è sempre la solita differenza fra “the smart people e the other guys”.

    Qua stiamo assistendo a quello che accade con scambio di MP3: per molti si sta diffondendo la sensazione di assenza del pericolo del “che male c’è?”, della “normalità”. Ma non stiamo scambiando MP3.

    Ragazzi, ci stanno prendendo per il culo.

    Volete farlo? Ok, tanto, chi vi conosce… però non offendete la vostra intelligenza, sappiate che state facendo qualcosa di molto pericoloso e che chi vi dice il contrario non permetterebbe di sicuro ai loro figli di giocare con le siringhe e con le pasticche.

    La soluzione?

    La soluzione… non esiste. Non speriate che qualcuno risolva questo problema. Per come la vedo io, è impossibile arginare il fenomeno degli steroidi. Impossibile. Perché è una estremizzazione di comportamenti e attitudini profondamente cablati nella mente umana o quanto meno, nella mente di una parte della popolazione.

    Come sempre accade, quando i problemi diventano complicatissimi, le soluzioni sono molte volte semplici. Se non è possibile che il Sistema cambi il Sistema, sono i singoli che devono agire su se stessi.

    La Società dei Business si basa sul creare dei modelli irraggiungibili in modo da alimentare le insoddisfazioni dei suoi componenti. Sono le insoddisfazioni che fanno girare l’Economia, non solo quella degli steroidi.

    Per coloro che amano giocare ai Liberi Combattenti Contro Il Sistema (detesto questi tipi, solitamente rivoluzionari con il babbo dirigente di banca), questo è il Sistema: qualcosa che fa spendere i vostri soldi grazie alle vostre insoddisfazioni. Prima creano delle insoddisfazioni, poi vi dicono che sia possibile soddisfarle, perché tutto è semplice. Così voi spendete e il Sistema si autoalimenta.

    Il granellino che blocca gli ingranaggi è qualcosa di raro e prezioso, difficile da coltivare: l’accettazione di se stessi. Accettatevi per quello che siete, per la vostra condizione fisica, e sarete liberi da tutto questo.

    Questa non è una sconfitta, ma una grande vittoria. Accettazione, non resa. L’accettazione passa per la serenità interiore e per una forte capacità di autoanalisi. E’ la capacità di dire “mi basta così”, “mi va bene così”, “posso arrivare a questo anche se è difficile, ma più è impossibile”.

    Accettate il vostro corpo, spezzerete la catena. E’ semplice. Attenzione: è semplice nella formulazione, difficilissimo nell’attuazione.

    Se voi siete dei brocchi, le bombe faranno di voi dei brocchi dopati. Questo non piace sentirselo dire, ma è la triste verità.

    Non chiedetemi, però, come accettarsi, mica sono un fottuto psicologo. Ma è l’unica soluzione: quando il problema è irrisolvibile dall’esterno, va risolto all’interno.

    Io mi ritengo molto fortunato: ho risolto da molto tempo certi conflitti interiori e sono così sereno da accettare il mio corpo per quello che è, sapendo che tante cose non potrò ottenerle perché non sono fatto per ottenerle. Le bombe non farebbero di me un atleta così forte da giustificarne l’uso, né mi renderebbero più interessante di faccia o meno impacciato e timido di quanto non sia.

    Questa consapevolezza mi permette di capire su cosa posso puntare e godere del cammino che mi porterà, forse, a ottenere quello che potenzialmente posso avere.

    Spendo in questo modo la mia dose di culo: sono fortunato ad accontentarmi, e vivo bene così, senza HPTA da rimettere in moto o altri cazzi di ansie perché un numerino su un foglio è superiore ad un altro numerino

Discussioni Simili

  1. E' doping....o forse no.....
    Di Sajan nel forum Problema Doping
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 29-09-2003, 04:20 PM
  2. doping naturale!!!!!!!!!!!
    Di chr69nc nel forum Problema Doping
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 10-09-2003, 10:43 PM
  3. il doping legale di Ultimate Italia
    Di bbhomepage nel forum Integratori Alimentari
    Risposte: 29
    Ultimo Messaggio: 24-06-2003, 11:22 PM
  4. POSSIBILE ? ALLA FACCIA KE è DOPING EHHHH ...
    Di ninja nel forum Problema Doping
    Risposte: 28
    Ultimo Messaggio: 18-02-2003, 12:35 AM
  5. Test Anti-doping
    Di Homer nel forum Problema Doping
    Risposte: 42
    Ultimo Messaggio: 17-12-2002, 04:51 PM

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Due parole . . .
Siamo nati nel 1999 sul Freeweb. Abbiamo avuto alti e bassi, ma come recita il motto No Pain, No Gain, ci siamo sempre rialzati. Abbiamo collaborato con quella che al tempo era superEva del gruppo Dada Spa con le nostre Guide al Bodybuilding e al Fitness, abbiamo avuto collaborazioni internazionali, ad esempio con la reginetta dell’Olympia Monica Brant, siamo stati uno dei primi forum italiani dedicati al bodybuilding , abbiamo inaugurato la fiera èFitness con gli amici Luigi Colbax e Vania Villa e molto altro . . . parafrasando un celebre motto . . . di ghisa sotto i ponti ne è passata! ma siamo ancora qui e ci resteremo per molto tempo ancora. Grazie per aver scelto BBHomePage.com
Unisciti a noi !
BBHomePage
Visita BBHomePage.com

Home