in passato ho praticato braccio di ferro agonistico.
in quell'ambiente la dimensione delle dita, della mano e del polso erano argomenti molto dibattuti poichè ricoprono un ruolo principale nelle dinamiche in gioco.
nonstante le leggende di allenamenti particolari (tramandate dai 'vecchi'; senza fondamento scientifico nè risultati documentati) raccolsi il consenso unanime tra i praticanti della disciplina che la dimensione del polso è determinata geneticamente e che nessuno riscontrava aumenti di dimensione succesivi alla normale crescita ossea.
ovviamente le esperienze sono di soggetti con background diversi: lavoratori manuali, culturisti e quant'altro.
per quanto riguarda le tibie sono sicuro che le ossa dell'apparato locomotore reagiscano diversamente e sensibilmente (in relazione alle sollecitazioni che ricevono. vedi sedentario e non) in rapporto alla loro densità. il 'condizionamento' delle tibie nella muay thai mira a ottenere delle calcificazioni delle microfratture.
riguardo ai pugili so per certo che evitano questi traumi come la peste: fasciature, bendaggi e guantoni molto spessi sono un must sopratutto in allenamento. non vorrei esagerare... ma ricordano i pianisti![]()
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