ieri Uber é venuto a casa mia, finalmente abbiamo potuto fare questa gym session insieme.
Peccato che Matteo aveva un impegno, e le date non si sono potute incastrare, peccato che stiamo tutti lontani, peccato che non siamo dei ricchi ereditieri e dobbiamo lavorare, peccato un sacco di cose... ma... è così sob sob
Uber è un po' pazzo, devo dire: sciropparsi quasi 3 ore di macchina per venire e quasi 3 per andare, solo per fare 2 ore di pesi è da matti...
... e Uber è troppo simpatico, un ragazzo che sta in Norvegia con l'accento pisano è micidiale! Tutti i non toscani pensano che i toscani siano tutti "icchettuffai" o "la hohahola halda hon la hannuccia", ma queste cose le dicono a Firenze, e per uno di Arezzo sentire "dèh" come dicono a Pisa è troppo forte (e il "dèh" è chiuso, e non aperto come dicono a Livorno).
Ma probabilmente per uno di Arezzo quelli del Lazio sono tutti "de Roma" (sacrilegio, credo...). E uno che sta in Norvegia è come se stesse in Svezia o in Finlandia, sempre Nord è.
Infatti, fra me, il mio suocero e il suo amico Uber è stato assegnato a tutti i paesi scandinavi ah ah ah
Vabbè... non c'entra niente... Insomma, Uber è simpatico, ascolta quando parli, non ti copre con quello che vuole dire lui, sta bene con gli orecchini e con l'anello al pollice. Parole di mia moglie. "E se me li mettessi io gli orecchini?". "Tu sembreresti un povero idiota". Anche queste, parole di mia moglie.
Abbiamo provato la panca con la maglia, la mia Fury F6 46, identica a quella che gli arriverà. E' una taglia che gli calza a pennello, non è stretta e credo che come prima maglia possa andare, nel tempo Uber dovrà passare sicuramente ad una 44, perchè la 46 sono riuscito a mettergliela io, ed è tutto dire.
Uber ha un massimale di 110 fatto molti mesi fa, diciamo che adesso vale un po' meno, 105, dài... si è scaldato fino a 90Kg, poi abbiamo messo la maglia, 100Kg di board alta, 110Kg di board bassa.
Poi i 120 completi. Devo dire che ero un po' emozionato, perchè io con la maglia a momenti mi decapito e so che se uno sbaglia "male" uno spotter solo e anche un rack possono non bastare. Comunque Uber riesce a gestire la maglia, tocca il petto e spinge in assetto, anche se compie l'errore tipico di tutti noi principianti con l'attrezzatura: la soddisfazione di spingere via il bilanciere senza sforzo frena la spinta in chiusura, quando il peso è tutto sulle spalle dell'atleta e l'assistenza finisce.
Ok, poco male, Uber riprova i 120 e quel minimo di spiegazione che gli dò gli permette di sparare su i 120 come un razzo.
Proviamo i 130, e vanno su da Dio. Poi li riproviamo con il press e qua Uber mi sorprende: il press, la partenza con comando, implicano che l'atleta rimanga in posizione nel punto più difficile, con la maglia in tirare, senza perdere di compostezza. "Press!" e i 130 volano di nuovo. Belli, puliti.
A questo punto i 135 sono d'obbligo, non me la sento di dargli il press perchè il terreno è troppo inesplorato. Ma... vanno anche quelli. Probabilmente Uber è pronto per i 140, che con una maglia non stretta come questa sono un ottimo risultato, +30kg circa sul suo massimale, un traguardo nel breve termine.
Si toglie la maglia e, finalmente, anche lui ha le artigliate di Wolverine sotto le ascelle ah ah ah
Poi fa panca, un programma Smolov, mentre io faccio lo stacco. Ho modo di osservarlo e devo dire che Uber ha una ottima panca, molto impostato. Un bel setup, un minimo di arco, va incontro al bilanciere, c'è il leg drive, è compatto. Esteticamente gradevole.
Idem nello squat, che secondo me è valido come profondità: esce deciso dagli appoggi, senza sbavature, schiena tesa, discesa decisa, risalita senza uno-due o, se lo fa minimamente, se ne accorge.
Quello che si vede benissimo è che Uber "ci ha perso tempo". Questo tipo di esecuzione non è "naturale". Una esecuzione "naturale" è ficcarsi sotto il bilanciere nello squat, uscire molleggiato, fare un po' di casino per darsi la carica, scendere più traballanti.
Per fare come fa lui ci si deve allenare, ripetere il gesto centinaia di volte, pensando a quello che si fa. Uber dice un concetto interessante, mentre parliamo di coloro che nascono già forti e si allenano senza riferimento: quelli che nascono forti sono forti senza dover imparare tutte queste cose, perchè sono già forti. E quando devono impararle fanno fatica.
E' proprio così: i risultati di Uber vengono dalle sue doti, ma molto dalla sua tecnica: ha domato la maglia alla prima perchè la sua panca è pulita, compatta, usa l'arco dorsale. Altrimenti si sarebbe dato il bilanciere nei denti.
In sintesi, Uber si è fatto il culo sui dettagli.
Nel bene e nel male, questa è la differenza fra concepire un esercizio come fine e come mezzo. Senza scala di merito, però è così.
Perciò, un bel pomeriggio, possibile solo grazie ad Internet. Ringrazio Uber per la visita che ha fatto piacere a tutti, spero di poter ricambiare in qualche maniera!
Paolo
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