per me, che sono di natura un "nostalgico", la scatola dei ricordi è un tuffo nel passato nell'eterno crogiolarsi di quello che è stato e ci sembra più bello perchè non è più.
Anche io spesso, e forse a torto, rimpiango; non perchè il precedente sia per forza migliore del successivo ma per il solo fatto che, tornando indietro, li vivrei entrambi: godendo del passato quando mi è sembrato migliore e sapendo invece di avere almeno un altra chance quando - rispetto al presente - così non era.
Poi il ricordo degli attimi, dei luoghi, delle persone care molte delle quali talvolta non ci sono più o non sono più così come allora o, magari, come allora forse idealizzavo.
E' un mondo che è stato reale ma ora è surreale, perchè spesso sopravvive solo dentro noi. Anche le esperienze simili degli altri, dei nostri coetanei, di chi viveva situazioni analoghe non sono mai perfettamente aderenti alle nostre, magari per un particolare, una persona, un giorno diverso in cui pioveva o c'era il sole, per una sfumatura.
Qualche mese fa, di domenica, mi trovavo occasionalmente sulla Nomentana e, precisamente, all'incrocio con i casali di S.Basilio (chi è di Roma sa di cosa parlo); avevo finito di fare quello che mi ero prefisso e non mi andava ancora di tornare a casa; come per un raptus ho avuto l'impulso di dirigermi per via di Casal Boccone dove, secondo il mio ingenuo ricordo, avrei dovuto rivedere un'immensa distesa di verde lungo la quale avevo corso una delle campestri che più mi erano rimaste impresse, sotto un diluvio torrenziale.
L'unico problema era che il mio ricordo risaliva al novembre del '79, quando non ancora diciassettenne partecipai ad un'edizione a tappe della "Corri per il Verde" dell'UISP, vincendone quell'anno la classifica juniores.
Come potevo solo illudermi (dico adesso razionalmente) di trovare ancora qualcosa in una metropoli come Roma, quasi 30 anni dopo? Solo che in quel momento - forse perchè non ero più passato di lì - ne ero assolutamente convinto (potenza dei ricordi e del loro vivere nel presente).
Infatti, come un Celentano nel ragazzo della via Gluck, percorro l'intera strada (in discesa) e trovo ai lati solo comprensori residenziali, un'intero quartire costruito, vialetti che tornano su loro stessi, asfalto, cemento e palazzine signorili
Nessuna traccia della collina verde, del ponticello di legno che - nella foto in biancoenero rimastami - percorro capellone col fango sui polpacci e la canottiera fradicia della Zauli Lazio.
Deluso e incazzato faccio 3 o 4 volte la strada avanti e indietro nella patetica speranza di essermi sbagliato, di aver calcolato male qualche svolta, di non ricordarmi bene dei particolari dietro i quali , come per incanto, avrei trovato celato un pezzo di quel verde, di quel ruscelletto, di quella gara, di quel giorno del quale adesso mi sentivo defraudato.
Poi, persa ogni speranza, quasi per rabbia, torno sui miei passi e proseguo sulla Nomentana: dentro la mia testa mi vorrei quasi rifare e così imbocco, in prossimità del raccordo, la strada dalla parte opposta.
Dopo un turbinio di svolte, come per incanto, mi ritrovo su quella che scopro essere la Marcigliana: la via, con i prati attorno, le zone coltivate e le distese a fango e verde, i Circoli Sportivi con maneggio, molto esclusivi, e - di contro - la boscaglia incolta.
Non è uguale a Casal Boccone dei miei ricordi (e come potrebbe?), non è più bella o più brutta, semplicemente diversa ma c'è! Un altro polmone verde nelle infinite risorse della Capitale, caotica e metropolitana eppure - al tempo stesso - ancora bucolica e antica.
E mi consolo, perchè penso: vedi Gio', quello che volevi tu non c'è più, è vero, ma sicuramente 30 anni fa la Marcigliana non l'avresti potuta percorrere come ora...quindi non è cambiato niente: il ragazzo di oggi la campestre non la farà a casal Boccone ma la farà quì. Certo, è ogni volta sempre un po' più distante, ma almeno c'è e tu - Giovanni - hai fatto un'altra scoperta, hai una nuova sensazione, puoi essere comunque soddisfatto.
Poi, però.... ripenso che fra qualche anno distruggeranno pure questa e allora.....e allora dove sarà l'altra frontiera bucolica.......
E allora, basta! bando alle malinconie, w lo sport, l'agonismo e la FIPL!!
Ciao a tutti e grazie Ivo per aver aperto la scatola![]()





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