Mi sembra di capire che tutti siamo d'accordo sul fatto che il numero chiuso per certe facoltà sia necessario, quindi riassumendo: secondo voi come dovrebbe essere fatta la selezione? Come dovrebbero essere divisi i punteggi? Come dovrebbe essere fatta la parte teorica e la parte psicologica del test?
Secondo me il test dovrebbe essere:
-alla portata di tutti,indipendentemente dalla scuola che hanno fatto
-valutato alla stessa maniera,senza punteggi maggiori per medie alte e diplomi (che ormani lo sappiamo tutti che i 100 si regalano)
-meno nozionistico
-senza quote riservate
Allora:
-la biologia ci sta.Alla fine è un test per una facoltà medica
-un base di chimica ci sta per lo stesso motivo (magari la base e non cose assurde)
-logica e comprensione di testi anche.Alla fine un medico deve saper ragionare.
-un minimo (MINIMO) di conoscenze di cultura su eventi di rilevanza nazionale o internazionale
-fisica e matematica le ridurrei a pochissime domande (tipo unità di misura principali,ecc.)
Il tutto per un 50-60 domande al massimo.
Insieme a questo non sarebbe male un test attitudinale per vedere se si è psicologicamente preparati (non IDONEI che è diverso).
Questo anche per le altre lauree dell'area medico-sanitaria.
Poi a voi altri commenti.
No Pain,No Gain
Si, la tua idea è sicuramente valida!
effettivamente la parte di chimica è molto ampia, e si perdono su cavolate come le differenze di nomenclatura o altro solamente mnemonico e da automatizzare, cosa impossibile per chi la vede solo l'estate prima del test.
Anche per fisica sono d'accordo.
Per matematica penso che vada abbastanza bene così, tutti arrivano al livello che richiedono.
Resto sempre dubbioso sul test psicologico per i soliti motivi.
Però ti contraddici su un punto: se deve essere alla portata di un qualsiasi studente appena "maturato" già con basi di biologia e chimica non rientrano molte scuole dove non si fa proprio niente di biologia e chimica.
Ultima modifica di marcoevfurn; 13-09-2008 alle 10:09 AM
Non posso resistere senza rispondere.
Ho appena fatto architettura e non sono passato per poco. Devo dire che il test era davvero deludente, ma avrei detto così anche se fossi passato.
La parte grafica era presa dalla settimana enigmistica, bisognava cercare la figura differente da quella indicata, ed ognuna differiva per un piccolo particolare; mentre di cose più indirizzate alla materia ce n'erano due o tre.
Poi cultura generale credo abbia la funzione di scegliere tra chi è "sano" e chi fuori dal mondo (anche se conosco professori che non avrebbero fatto un gran che) però mi avrebbe dato quei punticini in più.
Matematica facile e la storia non mi è mai piaciuta, quindi nulla da dire, fatta male.
Il problema è che il colloquio non si trasformi nella sagra delle conoscenze...se capisci cosa intendo.
No Pain,No Gain
Ragazzi, io personalmente non ho fatto alcun test d'ingresso essendo in ingegneria, ma ho parlato con ragazzi che studiano a medicina (nella mia città c'è una buona facoltà) e per quanto ne so, ci si può anche lamentare di questi tests perchè tutte le cose in fondo sono migliorabili, sempre. Poi per quanto riguarda chi entra ed esce, posso dire che se uno è bravo a superarli è bravo e basta, e ha quindi tutto il diritto di essere ammesso ad una facoltà; è, a parer mio, inutile lamentarsi, a dire "è un'ingiustizia", le ingiustizie alla fine nella vita sono tante, se non si è capaci di superare un ostacolo, ci si impegna di più e si ritenta.
Poi, per quanto sapevo delle quote, so che ce ne sono di riservate, ma ai comunitari o extracomunitari ma con cittadinanza italiana, confermate?
Poi ragazzi, se vogliamo dirla tutta, pensate che prima c'erano le quote riservate ai sordi nelle aziende pubbliche e private (erano dell'1% sul totale dei dipendenti, anche chi ha perso l'udito dovrebbe aver bisogno di lavorare in qualche modo), ora sordi e invalidi civili sono stati equiparati e la loro quota totale è del 7% sul totale di tutti i dipendenti, e dov'è l'inghippo? E' che molto spesso se le aziende devono scegliere tra 2 sordi e un invalido civile, a parità di preparazione, scelgono l'invalido perchè per la gente comune c'è il pregiudizio che un sordo possa avere problemi mentali mentre l'invalido no, dà più sicurezza. Questa la considero un'ingiustizia, e voi che praticamente siete belli sani e non dovete fare troppi sacrifici rispetto a sordi o altri classificati "diversamente abili" o "handicappati" (molto spesso in modo dispregiativo sia da medici o persone comuni), che per sopperire certe carenze devono farsi il doppio del culo, vi lamentate pure?![]()
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