Tutto il testo che segue è citato da diverse fonti...(fonte principale: FAO)
Alle isole Svalbard si custodisce un vero e proprio tesoro naturale con lo scopo di conservare le caratteristiche specifiche delle coltivazioni sparse per tutto il mondo. Un modo per garantire alle generazioni future l'accesso alle specie a rischio di estinzione. Oggi sono tanti i rischi che corrono le specie viventi: mutamenti climatici, cataclismi naturali, disastri ambientali causati dalle spregiudicate attività umane, non ultima la paura incombente di un conflitto atomico. E proprio per il futuro dell'umanità, la FAO, sta portando avanti un progetto per salvaguardare tutte le piante del mondo. Infatti, decine di depositi in ogni parte del mondo custodiscono i semi delle più diverse piante (solo piante utili all'alimentazione). L'ultimo di questi depositi, il più grande e sicuro, è la banca artica dei semi costruita nelle lontane isole Svalbard.
I campioni (sementi) vengono inseriti in contenitori ("scatole nere") spediti a Svalbard. Potranno essere (ri)aperti solamente in caso che non sia più reperibile a livello locale o planetario, perchè distrutto o estinto, nessun altro seme di quella determinata specie.
Schema di massima dell'interno scavato nella roccia:
Infondo si notano 2 "stanze giganti" che sono cresciute a 3,
a metà il tunnel d'acciaio rotondeggiante lungo 120m, infine
l'entrata blindata con porte antibomba.
Svalbard/Norvegia, 25 febbraio 2008 - La creazione di una banca mondiale di semi (la Global Seed Vault) per ospitare duplicati di varietà uniche delle colture mondiali più importanti “è una delle imprese più innovative e straordinarie al servizio dell’umanità”, ha dichiarato oggi Jacques Diouf intervenendo ad una conferenza a Svalbard organizzata in occasione dell’inaugurazione della Banca mondiale di sementi.
“La ricchezza che viene salvaguardata a Svalbard sarà una garanzia a livello mondiale per affrontare le sfide future”, ha aggiunto.
Conservati nel permafrost
Questa banca genetica è costruita all’interno di una montagna ghiacciata nei pressi del villaggio di Longyearbyen, nelle isole Svalbard, un arcipelago a circa mille chilometri nord dalle coste norvegesi e a circa 1120 chilometri dal Polo Nord. Il permafrost e la roccia faranno sì che anche senza elettricità il materiale genetico conservato nel caveau rimarrà congelato e protetto.
La costruzione di questo deposito mondiale è stata finanziata dal governo norvegese. Secondo il Fondo mondiale per la diversità delle coltivazioni* la banca è una componente essenziale di un sistema globale razionale e sicuro per conservare la diversità di tutte le coltivazioni. Il Fondo assiste i paesi in via di sviluppo a preparare, imballare e trasportare le loro sementi al caveau artico.
La banca genetica di Svalbard riceverà, nell’ambito dell’accordo del Trattato sulla Biodiversità, circa 200.000 sementi, ma la sua capacità complessiva è di 4.5 milioni di campioni, equivalenti a circa 2 miliardi di semi.
Al riparo da minacce e sconvolgimenti
"Il pool genetico mondiale contenuto nei semi è essenziale per incrementare la produttività delle colture, mitigare gli stress ambientali come il cambiamento climatico, la diffusione di malattie e parassiti, ed assicurare una base di risorse genetiche per il futuro. La diversità della produzione, contenuta nella ricchezza delle sementi a livello mondiale è però costantemente minacciata dai disastri naturali e da quelli causati dall’uomo” ha affermato Diouf.
È stato il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura - un accordo giuridico internazionale per la salvaguardia e l’accesso alla diversità delle colture adottato dai Paesi membri della FAO - che ha promosso l’ istituzione della Banca Mondiale delle Sementi. Il Trattato è stato ratificato da 116 paesi per aprire la strada alla conservazione e all’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche con una giusta ed equa condivisione dei benefici.
“Le sementi sono veicoli di vita” ha dichiarato Diouf. Questa Banca mondiale assicurerà che sia disponibile la necessaria diversificazione genetica per affrontare le future sfide dell’agricoltura. Solo nei prossimi 25 anni la produzione di cereali dovrà aumentare di almeno un 50 per cento, ma questo incremento dovrà provenire dalla terra, dall'acqua e dalle altre risorse naturali già in uso.
Il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico avrà un impatto profondo sull’agricoltura. “Un probabile aumento della temperatura media globale provocherà una riduzione importante della diversità biologica, inclusa la perdita delle risorse genetiche disponibili per la produzione agricola”, ha affermato il Direttore Generale della FAO.
“Una maggiore frequenza di siccità da una parte e di alluvioni dall’altra inciderà molto negativamente sulla produzione locale, con un prevedibile calo della resa delle colture perfino con piccoli aumenti della temperatura globale, specialmente nelle regioni aride del sud del mondo che sono anche importanti centri di biodiversità. Potrebbe anche portare ad una riduzione delle terre agricole ed alla deforestazione. Si stima che nei paesi in via di sviluppo la deforestazione già oggi sia responsabile del 20 per cento delle emissioni di gas serra. Il cambiamento climatico in un prossimo futuro influirà in modo significativo sugli ecosistemi agricoli e sulle popolazioni che da esse dipendono”, ha aggiunto Diouf.
*Organizzazione fondata nel 1992 da FAO, Biodiversity International e CGIAR per la conservazione e disponibilità della diversità delle colture per la sicurezza alimentare mondiale.
[FAO]
Una moltitudine di piante, tra cui molte conosciute e familiari sono a rischio o sotto osservazione: la palma da cocco, l'albero del pane, la cicerchia, la carota, la cassava, il banano, la melanzana, il sorgo, 80 specie da foraggio, il girasole, la patata dolce (patata rossa), la segale, il riso, il grano...
[ndr. Questa è la parte finale più bella]
Questa banca mondiale assicurerà che sia disponibile la necessaria diversificazione genetica per affrontare le future sfide dell'agricoltura. Solo per quanto riguarda i cereali nei prossimi anni la produzione dovrà aumentare del 50% e per poter soddisfare questa crescita del fabbisogno mondiale servirà tanta energia, terra, acqua...e una grande varietà di sementi.
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