
Originariamente Scritto da
Boromir
La nicotina e' nemica di tutto l'organismo in quanto provoca:
- Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare, con possibilità di infiammazioni ed infezioni).
- Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo sulle infezioni.
- Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può concludere in enfisema.
- Aumento dell'attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche.
- Invecchiamento precoce del sistema polmonare.
- Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.
- Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito all'immissione in circolo delle catecolamine causata dalla nicotina.
- Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di corbossiemoglobina; policitemia dovuta al monossido di carbonio.
- Aumento dell'aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue quale azione diretta della nicotina.
- Aumento dell'immissione di noradrenalina con conseguenti scariche adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di vulnerabilità ventricolare, possono portare a morte improvvisa.
Inoltre, gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull'esofago. Quindi, il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell'esofago e, non ultimi, tumori maligni.
Il fumo diventa causa concatenante dell'eziologia dell'ulcera peptica, anche se in concomitanza con altri fattori.
Il fumo facilita l'insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.
- Aumento dei livelli ematici di catecolamine degli ormoni della crescita, ACTH, cortisolo, prolattina e betaendorfine.
- Menopausa precoce nelle donne, con frequenza di osteoporosi più elevata.
- Peso corporeo dei fumatori mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non fumatori
Il monossido di carbonio contenuto nel fumo, legandosi con l'emoglobina forma la carbossiemoglobina; quindi, in presenza di anche bassi valori di monossido di carbonio nell'aria, si determinano nell'organismo valori misurabili di carbossiemoglobina (inutile ai fini del trasporto dell'ossigeno).
Il midollo osseo può essere iperstimolato con conseguente policitemia.
La pelle assume un colo grigiastro, perde di elasticità, è avvizzita ed invecchiata.
[cit. da
http://www.smettere-di-fumare.it/danni-del-fumo.shtml]
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