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Anche se non mi alleno più da tempo (ma presto ricomincerò) vorrei dire la mia su un argomento interessantissimo, sperando che mi perdoniate le imprecisioni.
Per prima cosa bisogna, secondo me, capire perchè ci si allena in monofrequenza e perchè in multifrequenza.
Monofrequenza: è preferita, in genere, da chi vuole colpire i muscoli, senza trascurarne nessuno, con molte serie (spesso a cedimento) e molti esercizi. E' chiaro che con questo approccio bisogna splittare ed è molto difficile che si riescano ad allenare gruppi muscolari molto grossi insieme, perciò in genere si finisce, ad esempio, per allenare i muscoli di spinta un giorno, quelli di trazione un altro e le gambe un altro ancora, per un totale di minimo 3 allenamenti a settimana. Se si volessero colpire più volte a settimana, con le stesse serie per allenamento, gli stessi muscoli si finirebbe per allenarsi 6 giorni a settimana e ciò risulta problematico sia perché difficilmente si trova il tempo e sia perché tanti allenamenti con tante serie potrebbero lasciare poco spazio al recupero. Questo è il motivo per il quale, secondo me, chi ha questo “filosofia” di allenamento si allena in monofrequenza.
Multifrequenza: è preferita da chi ricerca l’aumento abbastanza costante dei carichi sugli esercizi base, perché riconosce che un ottimo modo per progredire è sicuramente quello di aggiungere dischi sul bilanciere. Chi si allena in multifrequenza ritiene che la prima cosa da fare per mettere massa sia sollevare carichi del 70-85% del massimale, per un numero sufficiente di serie, per il massimo di volte a settimana che riesce a recuperare. Chi segue questa filosofia riterrà poco utile o “secondario” eseguire tante serie e tanti esercizi per gruppo muscolare, per il semplice fatto che se i carichi ne soffrono troppo (<60% del massimale) diventano non allenanti per la parte contrattile del muscolo. Quindi, per farla semplice, meglio la frequenza che il volume e meglio il volume del cedimento a tutti i costi.
Fatta questa premessa, che sicuramente contiene un mare di inesattezze ma che rende l’idea, dico la mia: per il principiante e l’intermedio è meglio allenarsi con meno volume ma in multifrequenza perché:
1) Deve attaccare carne sulle ossa prima di tutto e non gli interessa ancora il dettaglio, deve concentrarsi nel diventare grosso.
2) Deve sviluppare come prima cosa la parte contrattile del muscolo e per fare questo deve sollevare tanto molto spesso, quindi deve essere forte e la forza va allenata spesso.
3) Se abusa di serie lattacide la forza ne risente negativamente, quindi troppe serie di troppe ripetizioni con carchi ridicoli non gli servono ancora.
La monofrequenza, così come l’ho presentata, è utile per l’atleta già forte che ha bisogno di molti esercizi di rifinitura e che vuole curare anche la parte non contrattile del muscolo a scapito dell’aumento dei carichi. In ogni caso la monofrequenza la userei solo “al termine” di un ciclo di massa ed immediatamente prima di un mesociclo di forza. Insomma, se i carichi non salgono non si cresce e la monofrequenza i carichi li fa salire molto poco.
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