3. Ripartizione del Volume di lavoro
Ogni PL che si rispetti conosce senz'altro la tabella di Prilepin.
Chi era?
Semplicemente era un russo (com'è volgare dirlo così) che guardando il modo di allenarsi dei vari atleti nell'ex URSS ha fatto una statistica su come deve essere ripartito il volume totale di lavoro con le relative % di carico.
Questa è una rappresentazione del grafico della statistica che fece Prilepin:
http://www.dangerousfitness.fituncen...AOS_001(2).jpg
Notate come nella "torta" l'intervallo dal 70 al'85% è praticamente la metà e successivamente è suddiviso ancora a metà.
Poi avremo una piccola fetta al 90% per non disabituare il corpo a gestire grossi carichi e stimolare per bene la componente neurale. Il resto invece con carichi tra il 55 e 65%.
Avremo poi un'altra tabella, dato che questa servirà invece a decidere il volume di una sola seduta.
http://www.dangerousfitness.fituncen...ge/AOS_002.JPG
Capite dunque vedendo questi grafici quali sono i range ottimali.
Non esistono serie fisse e % fisse, esistono solo range in cui abbiamo noi la scelta di decidere a quanto e come lavorare, la cosa sicura è che bisogna caricare e spingere senza storie.
E' importantissima soprattutto quella piccola fetta di lavoro oltre il 90%, a vederla così sembra messa un pò in disparte ma vi assicuro che un buon volume di lavoro con carichi sub massimali sono indispensabili e ne vedrete le conseguenze sui vostri carichi.
Quindi allacciandoci alle 2 scuole di pensiero prima descritte capite bene che tutte e 2 sono fatte con testa nel senso che entrambe rientrano nei valori della tabella di Prilepin.
Ringrazio IronPaolo per avermi permesso di usare i suoi link dal suo sito, grazie![]()



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